Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

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bgaluppi
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

“era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna”

“il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo”

Il fatto che sia stato il salmista a ricevere, storicamente, tale disprezzo da parte del suo popolo, non ha valore; ciò che conta è il valore profetico simboleggiato dagli accadimenti storici, non la storia in sè. Per cui, il "servo" di Dio di Is 53 può benissimo essere Israele, e non il Messia (come sosteneva Besasea); ma gli accadimenti storici relativi ad Israele possono essere letti alla luce del valore profetico che contengono riguardo al "servo di Dio". Israele, Davide, il Messia, sono tutti servi di Dio. Il fatto, poi, che Is 53 calzi a pennello con l'esperienza vissuta realmente da Yeshùa, mette in evidenza il valore profetico delle parole di Isaia, anche se si riferissero ad Israele (ma non mi sembra il caso). Questo è quello che vedo io.
Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Nazza scusami ... sei sicuro di non avere discendenti un po' più a nord diciamo mmm tedeschi?

Tu dici :"salmo 22 obbiettivamente parla di un uomo in balia alla morte che prega Dio. "io sono un verme e non un uomo" lo dice il salmista , non Yeshùa. Ora un ebreo che leggeva quel salmo prima di Yeshùa non ci capiva nulla di chi si stava parlando? Non credo. "


Proprio da un ebreo ,una splendida risposta lo trovata. E di Abramo ,ebreo amministratore di "Forum Bibblico Ebraico"
Non sapendo per rispetto se posso estrapolare un suo commento ,beccatevi tutta la discussione . In
http://forumbiblico.forumfree.it/?t=4927454" onclick="window.open(this.href);return false;

Dove se leggete la discussione dopo un po egli sposta l'attenzione con mia sorpresa al verso 1 del capitolo 22 a queste precise ed originali parole :"ailelet hashachar."

Ma non voglio e non posso dire di più vi rovinerei la suspense

Ciao
Metà di un proverbio arabo...
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità."
chelaveritàtrionfi
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Antonio. Bravissimo. Nel caso di Isaia e Matteo conta il segno. Ecco perchè ho fatto questo riferimento. Non è la vicenda in se. Quindi sto dicendo che il salmista nel salmo 22 racconta una vicenda accaduta. Poi ho scritto che Yeshùa citando il salmo lo fa suo..come hai detto tu si immedesima perchè stavolta è lui portato in balia della morte dagli uomini che lo attorniano ecc.. c'è una similitudine. Che il salmo 22 si riferisca "anche" profeticamente a Yeshùa (come scrive Armando, io ho aggiunto anche) lo crediamo noi credenti in Yeshùa.. infatti egli si immedesima. Ma letteralmente a parte una similitudine di alcune parole che anche tu riporti non possiamo dire che sia una profezia. Sto cercando di capire questo da questa discussione. Il letterale ed il metaforico, profetico chiamiamolo come volete. NEl secondo caso però non abbiamo una prova ma un significato dettato da una credenza. A differenza di altre parti invece dove risulta chiaro che si parli del Messia. Ovvio anche qui che chi crede in Yeshùa legge che il Messia sia Yeshùa ed altri no. Ma è diverso in questo caso perchè il riferimento è proprio il Messia.. cambia solo credere che le scritture greche siano al pari delle altre o meno e quindi credere che il Messia sia davvero Yeshùa.

Caro Armando se leggi in alcuni post precedenti ho riportato una spiegazione sul significato del verbo ebraico del forare , avvolgere ecc.. e l ho presa proprio dal link che tu hai riportato. Però ti invito a leggere meglio perchè l autore scrive :
QUOTE
Ho appena finito di leggere la spiegazione che danno degli ebrei su un sito che è una sorta di controparte di Jews for Jesus (per il giudaismo anziché per il cristianesimo).
Obiettivo del documento era proprio smontare l'idea che il salmo 22 facesse in alcun modo riferimento alla crocifissione...

Infatti non c'è nessun riferimento alla crocifissione, è un'interpretazione molto fantasiosa.

QUOTE
Scrivono, in sostanza, che i "cani" e il "leone" sono rappresentazioni metaforiche dei nemici che attorniano il soggetto del salmo 22. Al verso 17 (del testo ebraico) il testo andrebbe così interpretato: "Come un leone [essi mordono/tormentano] le mie mani e i miei piedi" (il documento è in inglese, usano il verbo gnaw che ho tentato di tradurre alla meno peggio con mordono/tormentano).


Infatti! Te l'ho già scritto prima il testo ebraico dice semplicemente : "mi hanno avvolto come un leone le mani e i piedi" lascia sfogo alla libera interpretazione.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ho aperto questa discussione perchè ho letto da qualche parte che il salmo 22 è messianico nel senso che quella vicenda era solo una profezia su Yeshùa quindi un ebreo non avrebbe capito nulla. Tolto il "forare mani e piedi" il testo è più chiaro. Io invece sto dicendo che non è vero che un ebreo non capiva nulla ma ci vedeva letteralmente un uomo in balia della morte (il salmista) che recita quel salmo.
Ora, che Yeshùa citi il salmo e si immedesima in quell'uomo ha due elementi 1. reale perchè lo cita 2. in questo senso lo rispecchia

appunto come il segno e non la vicenda del bambino di Isaia
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bgaluppi
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Armando... La Stella del Mattino! Interessante anche vedere come Abramo praticamente non risponde e parla di Lucifero, che è un nome che non esiste nella Bibbia. L'epiteto di stella del mattino spetta al Messia.
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bgaluppi
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Naza, sul "forare" ci sono altre cose da dire. Hai letto lo studio di Gianni in proposito?
chelaveritàtrionfi
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Si Antonio. E riporto la spiegazione del versetto 20:
20 “M’hanno forato”. TNM ha invece: “Come un leone”. Alquanto diverso, no? Cerchiamo di
capire. Vediamo le tre versioni antiche. Testo masoretico: ריֲאָכּ) ִ kaarì)y, “come il leone”.
LXX: ὤρυξαν (òrücsan), “hanno forato”. Vulgata: foderunt, “forarono”.
Dire “come il leone mani di me e piedi di me” (traduzione letterale dell’attuale Testo
Masoretico) non ha davvero senso. TNM, per attenersi al testo ebraico, è costretta ad
aggiungere alcune parole (messe tra quadre): “Come un leone [essi sono alle] mie mani e
[ai] miei piedi”. Ma è solo un aggiustamento che mal si spiega: perché mai un leone
dovrebbe attaccare (ovviamente per sbranare) iniziando dalle mani e dai piedi? Non ha
senso. Qualche studioso vi vede il fatto che il salmista, fatto prigioniero, ha le unghie dei
piedi come artigli di leone. Ma le mani? Sinceramente, ci sembra una gran sciocchezza.
Dobbiamo, invece, ancora una volta, rammentare che il testo è mal conservato. Così,
6
proviamo a capire cosa possa essere successo, dato che il copista ha già dato prova di
scarsa accuratezza. Osserviamo bene la parola ebraica: ריֲאָכּ . ִ Si noti l’ultima lettera: י .È
facile confondere questa lettera con quella simile ו :י) lettera yod), “y” - ו) lettera vav), “u/o”.
Ora, se si mette la vav (ו (al posto della yòd (י ,(si ottiene: כארו) kaarù), che deriva dal
verbo karàh, “bucare”. Si veda Sl 40:6: “Apristi questi miei orecchi” (TNM), in cui il verbo
tradotto “apristi” è nell’ebraico ָריתָכּ) ִkarìta): “forasti” (la lingua ebraica, sempre concreta, ha
l’immagine del forare gli orecchi per intendere il nostro “aprire”). Si tratta proprio del verbo
karàh, “bucare”. Sembra quindi un errore di copiatura. Però … un sospetto viene. Forse non
si tratta di un errore, ma di un’intenzionale manomissione del copista ebreo per eliminare il
verbo karàh (“forare”) in cui i discepoli di Yeshùa trovarono una profezia riferita alle mani e
ai piedi del messia. È solo un sospetto.
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciò che mi ha spinto ad aprire la discussione l ho scritto. ho chiesto anche come mai Yeshùa citasse il salmo. Citando solo i primi versi, a chi lo conosce ovviamente viene in mente tutto il salmo 22 e di cosa parla. Parla di un uomo in balia della morte attorniato da nemici. Ok?

Ora ho chiesto anche che se quell'uomo è realmente vissuto e se quelle vicende sono realmente accadute al soggetto del salmo (vissuto a suo tempo). PAre di si.

Il versetto 20, di cui ho riportato la spiegazione di Gianni, è da chiarire se il "forare " è corretto oppure si tratta semplicemente di "come un leone". C'è quindi il dubbio. Lo stesso Gianni nel corso della discussione ha scritto che il testo masoretico riporta "come un leone". Nel suo studio commenta "come un leone mani e piedi " non ha senso .

Ed io commento "perchè non ha senso"? I cacciatori di leoni (con i cani) legavano le zampe ad i leoni. Può essere che il salmista era legato mani e piedi come un leone? Boh...
In ogni caso abbiamo il dubbio su quella parola ... testo mal conservato, manomissione del copista o altro...
Ora , i discepoli ci vedevano una profezia sul messia scrive Gianni.

In realtà anche se fosse corretto "mi hanno forato mani e piedi" ciò nn toglie che quella vicenda sia accaduta realmente al soggetto del salmo.
E come ho scritto più volte ci sta che quella vicenda prefiguri qualche avvenimento futuro .... in questo caso Yeshùa. Una prova può essere he Yeshùa cita il salmo 22... ma non può averlo citato prorpiamente come preghiera rivolta a Dio immedesimandosi in quell'uomo soggetto del salmo?

Il titolo del salmo è "salmo di Davide". Il titolo dello studio di Gianni è "Le sofferenze del Messia". Questo titolo già da l'interpretazione del salmo. Ma è davvero una profezia oppure sono i discepoli che ci vedono una profezia?
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da bgaluppi »

Secondo me c'è da chiedersi: il salmista era cosciente di profetizzare? Il profeta certamente lo era quando inizia ad annunciare disgrazie o benedizioni ad Israele dicendo, ad esempio, "cosí parla il Signore". Ma non è detto che l'autore del Sl 22 lo fosse; e se non lo era, ciò non significa che le sue parole non fossero profetiche.
Armando
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Re: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Messaggio da Armando »

Si Antonio , ... La Stella del Mattino! Forte no?
Personalmente ho avuto come una accelerazione cardiaca quando ho letto di quella cosa .
Hai per caso appurato anche tu che sei così preciso se esiste un altro salmo che inizia con quelle parole ? "ailelet hashachar."

Anche i sospetti di Gianni nel suo studio non scherzano .Restano comunque informazioni di un certo impatto ,almeno per me .

Ciao
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