Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
- Gianni
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Caro Marco, tu dici che "il vizio del gioco, del sesso, del denaro sono indubbiamente malattie mentali dell'uomo. Possiamo anche chiamarle debolezze. Ma questo non nega che alcune siano indotte o peggio portate alle estreme conseguenze da influenze demoniache".
Eppure, Marco, chi ne è affetto non va dell'esorcista ma dallo psicologo.
Comunque, non credo sia il caso di continuare a discutere. Ciascuno può rimanere della propria idea.
Eppure, Marco, chi ne è affetto non va dell'esorcista ma dallo psicologo.
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Caro France, se esamini bene le tentazioni vedrai che la descrizione è del tutto irreale e, soprattutto, impossibile nella realtà. Le tentazioni avvennero quindi nella mente di Yeshùa. Si trattò di vere e proprie suggestioni. Causate da cosa e da chi?
Per gli evangelisti dal maligno, perché gli ebrei attribuivano il male al maligno.
Personalmente penso di no, perché dovremmo ammettere che un presunto maligno possa entrare nella mente umana e manipolarla. Io vi vedo una lotta interiore di Yeshùa: realizzare il Regno di Dio in maniera facile oppure soffrire? La sua scelta la sappiamo. Ma questo è il mio personale pensiero.
Per gli evangelisti dal maligno, perché gli ebrei attribuivano il male al maligno.
Personalmente penso di no, perché dovremmo ammettere che un presunto maligno possa entrare nella mente umana e manipolarla. Io vi vedo una lotta interiore di Yeshùa: realizzare il Regno di Dio in maniera facile oppure soffrire? La sua scelta la sappiamo. Ma questo è il mio personale pensiero.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Ok Gianni anche io all’inizio ho pensato che tutto sia avvenuto nella mente di Yeshua, pero’ come si spiega il fatto avra’ tutti i regni della terra? Bisognerebbe ammettere che Yeshua sia consapevole che sia un essere superiore e che anche ribellandosi alla volonta’ di D.o potrebbe ottenere cio’?
Come potrebbe ottenere tutti i regni della terra se fosse un semplice uomo?
Come potrebbe ottenere tutti i regni della terra se fosse un semplice uomo?
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Con i grandi poteri che aveva.
Alessandro il Grande conquistò mezzo mondo in poco tempo e chissà che altro avrebbe fatto se non fosse morto giovane.
Alessandro il Grande conquistò mezzo mondo in poco tempo e chissà che altro avrebbe fatto se non fosse morto giovane.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Invece penso che ci sono pochi dubbi sul fatto che dal loro punto di vista i demòni fossero degli esseri soprannaturali. Tant'è vero che vengono chiamati anche "spiriti impuri". Ora che cos'è uno spirito se non un essere spirituale o soprannaturale?bgaluppi ha scritto:Trizzi, non c'era bisogno di smascherare nulla. Il fatto che i giudei fossero influenzati da credenze pagane su angeli e demoni nel I secolo non significa che credessero che fossero creature. Forse gli angeli, ma non certo i demòni.
"Le religioni sono sistemi di guarigioni per i mali della psiche, dal che deriva il naturale corollario che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni."
Carl Gustav Jung
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Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Non spiriti impuri, perché lo spirito nella Bibbia non è mai impuro. Semmai "spiriti di demòni impuri". Trizzi, lo spirito nella Bibbia può essere anche uno stato emotivo. È ovvio che questo non è il caso. Però ricorda che non è Yeshùa a chiamarli così, ma lo scrittore biblico. E qui si potrebbe aprire una parentesi infinitamente lunga e complessa.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Antonio, se non erro era un cinchiale, e ciò è ininfluente circa il racconto ben dettagliato, il quale è storia e non certo una storiella ,o parabola da interpretare, come resta che Yoshua , dichiara che l'uomo "in esame" era un indemoniato "non malato di una falsa convinzione che aveva" da LUI liberato.Sai qual'era il simbolo della legione che occupava quella zona? Leggila, solo per curiosità.
E' scritto l'esatto contrario; infatti quando una persona era malata, cieca, paralitica, lebbrosa....,LUI operava guarigione, mentre quando trovava una persona che era indemoniata, LUI operava una liberazione, come il Gadareno e i Ghergheseni..; si veda anche la donna che da 18 anni era legata...da Satana , e il Signore non dice certo che guarisce, ma libera o slega da quel legame ,messo in opera di Satana...Da come Yeshùa parla e opera, non mi pare proprio credesse all'esistenza dei demòni
Luca 13, 10-14"
Gianni, vanno dallo psichiatra, poichè non sanno , quanto è più serio il loro problema, poichè non a caso è scritto , che tutto il mondo giace sotto il potere del Maligno , il quale opera una forte influenza sulle persone ,tenendole assuefatte , schiave ..."e quì , certo non sono annoverati i figliuoli di Dio, i quali Lo hanno vinto a cagion del Nome del Figlio di Dio e della fede nel Suo Nome"; e è altresì scritto, che lui il Maligno, non lasciava mai andare i suoi prigionieri....Caro Marco, tu dici che "il vizio del gioco, del sesso, del denaro sono indubbiamente malattie mentali dell'uomo. Possiamo anche chiamarle debolezze. Ma questo non nega che alcune siano indotte o peggio portate alle estreme conseguenze da influenze demoniache".
Eppure, Marco, chi ne è affetto non va dell'esorcista ma dallo psicologo.
Chi ha orecchio da udire oda
ciao
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Trizzi, LC 4:33:
καὶ ἐν τῇ συναγωγῇ ἦν ἄνθρωπος ἔχων πνεῦμα δαιμονίου ἀκαθάρτου
e nella sinagoga c'era un uomo avente spirito di demonio impuro
È il demonio ad essere impuro e l'uomo aveva uno spirito di demonio impuro. Infatti, presso i popoli pagani, erano gli spiriti delle divinità - puri o impuri, buoni o cattivi - ad interagire con gli uomini. Prova a tradurre daimònion col suo vero senso, e non con la traslitterazione "demonio".
καὶ ἐν τῇ συναγωγῇ ἦν ἄνθρωπος ἔχων πνεῦμα δαιμονίου ἀκαθάρτου
e nella sinagoga c'era un uomo avente spirito di demonio impuro
È il demonio ad essere impuro e l'uomo aveva uno spirito di demonio impuro. Infatti, presso i popoli pagani, erano gli spiriti delle divinità - puri o impuri, buoni o cattivi - ad interagire con gli uomini. Prova a tradurre daimònion col suo vero senso, e non con la traslitterazione "demonio".
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
La tesi che Gesù lasciasse credere agli apostoli l’esistenza dei demoni solo perchè era usanza del tempo non credo sia corretta.
Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».
Ignoranza.
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
Spiegazione di Gesù che stravolge completamente il pensiero del tempo.
Certo non descrive loro i meccanismi che portano alla cecità. Però non lascia i suoi con un’idea errata. Lo stesso vale per i demoni. In questo caso conferma ciò che si sapeva, ma non va oltre. Perché tra loro e noi c’è una “inimicizia”(Genesi) che deve essere rispetta.
Passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?».
Ignoranza.
Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.
Spiegazione di Gesù che stravolge completamente il pensiero del tempo.
Certo non descrive loro i meccanismi che portano alla cecità. Però non lascia i suoi con un’idea errata. Lo stesso vale per i demoni. In questo caso conferma ciò che si sapeva, ma non va oltre. Perché tra loro e noi c’è una “inimicizia”(Genesi) che deve essere rispetta.
Re: Satana nelle Scritture Ebraiche e Greche
Trizzi, ripropongo a te certe mie considerazioni fatte prima, visto che sei uno dei pochi che sulle cose ci ragiona con pensiero critico.
Come ho messo in evidenza alcune pagine addietro, sulla LXX il termine daimònion non fa mai riferimento al "demonio", ma sempre a deità pagane, che nella Bibbia sono idoli senza valore. Il senso che diamo al daimònion dei Vangeli, oltretutto, traducendolo con "demonio", non esiste proprio, perché "demonio" non significa nulla, esattamente come "angelo" non significa nulla. Sarebbe come traslitterare dall'inglese "to take a shower", per cui avremmo "teiccare una doccia". Sono traslitterazioni. Il significato del termine greco daimònion non è mai "demonio" nella LXX. Solo nel NT assume questo senso, ma soltanto perché glielo danno i traduttori che traslitterano e i teologi religiosi che usano la traslitterazione.
Prova a pensare a questo. Se la LXX, con i termini dàimon e daimònion, fa sempre riferimento a deità pagane, Yeshùa e gli apostoli, che la conoscevano, erano forse stupidi o ignoranti da non sapere qual era il senso giusto? Sicuramente loro, che parlavano ebraico, aramaico e greco, non intendevano "daimònion" con una traslitterazione, questo lo facciamo noi. Loro intendevano il senso del vocabolo per quello che era il suo vero senso. Oltretutto, è necessario capire a cosa corrisponde il termine daimònion nella lingua ebraica, perché se noi leggiamo i vangeli in italiano tradotto dal greco, quelli tra loro parlavano ebraico e aramaico. Bisogna quindi chiedersi: ogni volta che sui vangeli compare il termine daimònion, che termine ebraico o aramaico traduce?
Come ho messo in evidenza alcune pagine addietro, sulla LXX il termine daimònion non fa mai riferimento al "demonio", ma sempre a deità pagane, che nella Bibbia sono idoli senza valore. Il senso che diamo al daimònion dei Vangeli, oltretutto, traducendolo con "demonio", non esiste proprio, perché "demonio" non significa nulla, esattamente come "angelo" non significa nulla. Sarebbe come traslitterare dall'inglese "to take a shower", per cui avremmo "teiccare una doccia". Sono traslitterazioni. Il significato del termine greco daimònion non è mai "demonio" nella LXX. Solo nel NT assume questo senso, ma soltanto perché glielo danno i traduttori che traslitterano e i teologi religiosi che usano la traslitterazione.
Prova a pensare a questo. Se la LXX, con i termini dàimon e daimònion, fa sempre riferimento a deità pagane, Yeshùa e gli apostoli, che la conoscevano, erano forse stupidi o ignoranti da non sapere qual era il senso giusto? Sicuramente loro, che parlavano ebraico, aramaico e greco, non intendevano "daimònion" con una traslitterazione, questo lo facciamo noi. Loro intendevano il senso del vocabolo per quello che era il suo vero senso. Oltretutto, è necessario capire a cosa corrisponde il termine daimònion nella lingua ebraica, perché se noi leggiamo i vangeli in italiano tradotto dal greco, quelli tra loro parlavano ebraico e aramaico. Bisogna quindi chiedersi: ogni volta che sui vangeli compare il termine daimònion, che termine ebraico o aramaico traduce?