Re: Approfondimenti su Pesach
Inviato: sabato 14 gennaio 2017, 20:14
Ciao a tutti, una osservazione sulle parole di Paolo.
(Rm 11:13-21) - Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, 14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15 Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?
16 Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. [la radice sono gli Ebrei , i rami innestati noi Gentili] 17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice [la radice è Israele], ma è la radice che porta te.
19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! 20 Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! 21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! - CEI
Paolo sottolinea che sì i gentili verranno graziati per la fede in Gesù, ma è la radice (cioè Israele) che porta noi Gentili . Non il contrario. E' illogico quindi insuperbirsi nei confronti di chi non crede in Gesù (anche se alcune comunità messianiche in Israele lo hanno accettato va detto)
dato che per essi che vivono già secondo la Legge sarà un "attimo" accettare Gesù quando ritornerà. Mentre per noi ci sarà una doverosa istruzione , anzi direi "insegnamento".
Torah significa anche e più correttamente l'arte di insegnare e non tanto legge punitiva.
Saluti
(Rm 11:13-21) - Pertanto, ecco che cosa dico a voi, Gentili: come apostolo dei Gentili, io faccio onore al mio ministero, 14 nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. 15 Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione, se non una risurrezione dai morti?
16 Se le primizie sono sante, lo sarà anche tutta la pasta; se è santa la radice, lo saranno anche i rami. [la radice sono gli Ebrei , i rami innestati noi Gentili] 17 Se però alcuni rami sono stati tagliati e tu, essendo oleastro, sei stato innestato al loro posto, diventando così partecipe della radice e della linfa dell'olivo, 18 non menar tanto vanto contro i rami! Se ti vuoi proprio vantare, sappi che non sei tu che porti la radice [la radice è Israele], ma è la radice che porta te.
19 Dirai certamente: Ma i rami sono stati tagliati perché vi fossi innestato io! 20 Bene; essi però sono stati tagliati a causa dell'infedeltà, mentre tu resti lì in ragione della fede. Non montare dunque in superbia, ma temi! 21 Se infatti Dio non ha risparmiato quelli che erano rami naturali, tanto meno risparmierà te! - CEI
Paolo sottolinea che sì i gentili verranno graziati per la fede in Gesù, ma è la radice (cioè Israele) che porta noi Gentili . Non il contrario. E' illogico quindi insuperbirsi nei confronti di chi non crede in Gesù (anche se alcune comunità messianiche in Israele lo hanno accettato va detto)
dato che per essi che vivono già secondo la Legge sarà un "attimo" accettare Gesù quando ritornerà. Mentre per noi ci sarà una doverosa istruzione , anzi direi "insegnamento".
Torah significa anche e più correttamente l'arte di insegnare e non tanto legge punitiva.
Saluti