Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiviso

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bgaluppi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da bgaluppi »

Vittorio, i semplici non sono solo gli ignoranti, ossia coloro che non posseggono saggezza, ma anche le persone umili. Inoltre, qui non si ambisce alla ricerca della sapienza, solo si cerca di imparare dal testo biblico, che ci e' stato trasmesso proprio per questo scopo. Voler sapere cio' che non ci e' dato sapere e' una cosa, voler comprendere cio' che ci e' stato rivelato un'altra.

Beato chi riconosce leggendo e beati quelli che comprendono le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino! Ap 1:3, traduzione dal greco.

Riconoscere e' "rivivere, apprezzare di nuovo" cio' che fu compreso e vissuto dall'autore. Prova a capire l'Apocalisse di Giovanni senza conoscere profondamente la simbologia delle immagini e dei termini in essa contenuti, affidandoti solo alla fede. Se sei un profeta di Dio, forse ci riesci; senno', e' meglio che prima studi e poi utilizzi l'ermeneutica. Giovanni era un profeta.

L'Apocalisse e' interpretata da pastori e sacerdoti di tutte le religioni, ognuno dei quali se ne esce con esegesi fantasiose e persino fantastiche. Non sono forse uomini di fede? E allora come mai lo spirito rivela loro verita' contrastanti?
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bgaluppi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da bgaluppi »

teofagìa s. f. [comp. di teo- e -fagia]. – Termine di raro uso (coniato sul modello di antropofagia) con cui si indica la consumazione rituale di un cibo ritenuto divino per effetto di una sua identificazione simbolica con la divinità. [...] La t. si ritrova in molte religioni. In alcune società aborigene dell’Australia, in deroga all’interdizione alimentare riguardante l’animale, o pianta totem, il clan totemico, una volta l’anno, procedeva alla comunione sacramentale con il proprio totem. Nel Messico precolombiano certe forme di cannibalismo rituale in cui l’uomo sacrificato e successivamente mangiato viene identificato con una divinità, sembrerebbero definibili in termini di teofagia. Infine, nel rito cristiano della comunione vi è una forma di t. simbolica.

transustanziazione Nel linguaggio dei teologi cattolici, la totale conversione della sostanza del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo in forza delle parole della consacrazione pronunziate dal sacerdote nella Messa. [...] Oggi la dottrina cattolica, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, sostiene che: «Mediante la consacrazione si opera la t. del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo. Sotto le specie consacrate del pane e del vino, Cristo stesso, vivente e glorioso, è presente in maniera vera, reale e sostanziale, il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua anima e la sua divinità». 

Purtroppo, vista l'interpretazione distorta e antiscritturale che la dottrina ecclesiastica propone e l'ignoranza della gente, sono tante le interpretazioni che sorgono, per confondere ancora di piu' e rendere assurdo e strano cio' che invece e' semplicissimo e bellissimo.

Marcello Craveri, afferma che la descrizione dell'Ultima Cena fatta dagli evangelisti, anziché ricordare un antico rito egiziano, sarebbe assimilabile a un «rito misterico, con l'offerta di Gesù del proprio corpo e del proprio sangue...l'idea del pasto antropofago cristiano è di san Paolo, che ha stabilito un confronto tra Gesù dopo la morte con l'agnello pasquale... la metamorfosi del corpo e del sangue in pane e vino era un concetto assolutamente estraneo alla mentalità giudaica». (Wikipedia)

Come siamo messi male...
Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Cari tutti, leggendo i vari commenti, ho doverse domande da porvi:
1) Perchè Gesù nell'ultima cena dice di spezzare il pane e bere il vino in memoria di lui? Voi fate mai questo?
2) Perchè Paolo arriva a dire che chi mangia il corpo di Gesù indegnamente mangia e beve la sua condanna?
Parliamo di Bibbia prima di rispondere solo sulla base del pregiudizio.
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Nutrirsi di Yeshùa
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La Cena del Signore – Il simbolo
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La Cena del Signore – La comprensione dei discepoli
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La Cena del Signore – Simbolo, non transustanziazione
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La Cena del Signore – Quando celebrarla?
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La Cena del Signore nel secondo secolo
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La Cena del Signore – La questione del lievito

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La Cena del Signore come preludio del convito finale
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Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni, se il mangiere è una metafora della fede nell'uomo Gesù, se i primi cristiani si riunivano per mangiare e banchettare in spirito di fraternità, perchè Paolo in 1Cor. 11:22 li invita a mangare e bere nelle loro case?
Questa non è la dimostrazione che realmente i seguaci del Messia si riunivano per fare alla lettera quello che aveva comandato Gesù?
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Leggi bene il constesto, riflettici, ragionaci e lo capirai.
Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni ti ho fatto una domanda precisa, perchè non rispondi piuttosto che ribaltare su di me la domanda che ho fatto a te?
Perchè nel capitolo 11 di 1 Corinti Paolo invita i fratelli a mangiare a casa prima di andare alla cena del Signore?
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Gianni
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Gianni »

Stessa risposta, Aldo. Prova. Se non riuscirai a comprenderlo te lo spiegherò volentieri. Ma prima provaci tu usando il ragionamento.
Aldo
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da Aldo »

Caro Gianni, il mio ragionamento logioco l'ho gia esposto:
I primi cristiani si riunivano durante la cena del Signore non per mangiare un pasto, ma per celebrare l'Eucarestia come oggi. Non era un patto simbolico, ma letterale dato che materialmente prendevano il pane e il vino alla stessa maniera di come oggi i cattolici prendono l'eucarestia nelle due specie.
chelaveritàtrionfi
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Re: Interpretare la Bibbia, alla ricerca di un metodo condiv

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

La santa cena non è un pasto. La prima volta venne celebrata dal maestro e simboleggiava ciò che doveva avvenire. Il sacrificio con il suo corpo e sangue cioé se stesso . Egli dice di fare ciò in ricordo non che il pane ed il vino diventano corpo e sangue letteralmente come non lo diventarono la prima volta perchè egli ancora vivo nella prima condizione. I discepoli celebravano la santa cena in ricordo avendo fede che davvero il sacrificio del maestro era per la salvezza. Piccolo dettaglio. La santa cena veniva celebrata in casa e si spezzava il pane e si beveva il vino. Vorrei capire invece perchè prendere alla lettera un simbolismo avente profondo significato e sorvolare sulle modalità appunto spezzare il pane e bere il vino. Questo gesto commemorativo noi ,il noi non è inteso tutti quelli del forum, lo facciamo. Stando a quanto scrive Vittorio io dovrei incontrare il risorto che mi spiega le scritture. Posso buttare tutti i vocabolari e tutti gli studi. Dopo la risurrezione yeshua si presenta ai discepoli in altra condizione,come ben descrive Vittorio. Ma quell evento letteralmente è accaduto a quei discepoli in quel tempo, poi egli è asceso al cielo. Oggi invece percepiamo la presenza spirituale
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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