Riflessioni Bibliche

chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 12:37
Io sostengo che Dio crea attraverso se stesso che è Yeshua glorificato che è sempre lo stesso. E in Ebrei 1,10-12 Dio si rivolge a se stesso che è il Figlio glorificato. Dio può essere al tempo stesso fonte, scopo e mezzo della creazione
Hai mai letto qualcosa sulla filosofia dell'uno, sullo gnosticismo che poi portò al cristianesimo ed anche il vangelo di Filippo (II-III secolo) dove Cristo diventa Padre? A parte di parlare di Eoni e di Arconti?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
Messaggi: 1056
Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 12:45
animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 12:37
Io sostengo che Dio crea attraverso se stesso che è Yeshua glorificato che è sempre lo stesso. E in Ebrei 1,10-12 Dio si rivolge a se stesso che è il Figlio glorificato. Dio può essere al tempo stesso fonte, scopo e mezzo della creazione
Hai mai letto qualcosa sulla filosofia dell'uno, sullo gnosticismo che poi portò al cristianesimo ed anche il vangelo di Filippo (II-III secolo) dove Cristo diventa Padre? A parte di parlare di Eoni e di Arconti?
No perché queste sono cose extra bibliche. Noi dobbiamo ragionare sugli elementi biblici. Non sulle filosofie e sui vangeli apocrifi. Dio ci ha dato la scrittura e quella ci basta e su quella dobbiamo ragionare. La scrittura sostiene che Dio è immutabile e Dio è uno. Una creatura non può essere sempre la stessa perché è soggetta al mutamento e quindi alla temporalità.
Janira
Messaggi: 1794
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Tiger ha scritto:
"Quel che è peggio, è che le religioni hanno cercato e cercano di piegare l'ego di tutti i popoli, a un unico ego, e cioè al pensiero-spirito di Abramo, Isacco, e Giacobbe. Ma questo non sarà possibile, perché non rispecchia il pensiero=spirito dell'infinito, ma il pensiero-spirito individuale."

In base a quello che sto studiando, quello che hanno cercato di insegnare i kabbalisti da Abramo in poi, è correggere l'intenzione di ricevere per se stessi, cioè l'Ego inteso come egoismo. Correggere come? Con l'intenzione di dare, che corrisponde alle qualità di quello che tu definisci spirito dell'Infinito. Quello che noi possiamo percepire dell' Ein Sof infatti sono solo le qualità dell'amore assoluto e della dazione.
I libri kabbalistici, dalla Torah alla Mishna, dal Talmud allo Zohar, descrivono in vari linguaggi il metodo di questa correzione.
Infine aggiungo una mia opinione: sono gli autori ad essere ispirati, non le opere. Per poter raggiungere la vera comprensione di questi testi, è necessario elevarsi allo stesso livello spirituale dell'autore. Al nostro livello possiamo solo usare questi testi con l'intenzione di attirare la Luce che Riforma.
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 13:07
chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 12:45
Hai mai letto qualcosa sulla filosofia dell'uno, sullo gnosticismo che poi portò al cristianesimo ed anche il vangelo di Filippo (II-III secolo) dove Cristo diventa Padre? A parte di parlare di Eoni e di Arconti?
No perché queste sono cose extra bibliche. Noi dobbiamo ragionare sugli elementi biblici. Non sulle filosofie e sui vangeli apocrifi. Dio ci ha dato la scrittura e quella ci basta e su quella dobbiamo ragionare. La scrittura sostiene che Dio è immutabile e Dio è uno. Una creatura non può essere sempre la stessa perché è soggetta al mutamento e quindi alla temporalità.
Si ma il punto è che siamo nati immersi nelle dottrine religiose che derivano anche dalla filosofia greca e da ciò che ti ho citato. Tu credi che i ragionamenti che facciamo sono così liberi? Certe spiegazioni, anche teologiche, rispecchiano questi intendimenti antichi. Qui si cerca di spiegare e commentare. Ma la domanda è: cosa dicono queste scritture?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 13:07
No perché queste sono cose extra bibliche. Noi dobbiamo ragionare sugli elementi biblici. Non sulle filosofie e sui vangeli apocrifi. Dio ci ha dato la scrittura e quella ci basta e su quella dobbiamo ragionare. La scrittura sostiene che Dio è immutabile e Dio è uno. Una creatura non può essere sempre la stessa perché è soggetta al mutamento e quindi alla temporalità.
Non possiamo chiudere gli occhi nè verso argomenti storici nè verso concetti e generi letterari solo perchè riportati in testi extra biblici. A parte l'esegesi e l'analisi dei termini, se non si studia la mistica, la simbologia e almeno leggere altri scritti di ogni periodo di riferimento, credo che possiamo parlare fino alla fine dei giorni. Non è prettamente la mistica, nel contesto di Ebrei, ma ci sono varie questioni da risolvere appunto legati all'interpretazione che se ne dà. Su questi argomenti, infatti, si discute da 2000 anni ed uno dei motivi è questo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira ha scritto: Infine aggiungo una mia opinione: sono gli autori ad essere ispirati, non le opere. Per poter raggiungere la vera comprensione di questi testi, è necessario elevarsi allo stesso livello spirituale dell'autore. Al nostro livello possiamo solo usare questi testi con l'intenzione di attirare la Luce che Riforma.
Cara Janira e dimmi, :-) chi sono questi autori? Dici che le opere non sono ispirate e che lo sono gli autori. Certamente, ma gli autori sono ignoti ( non tutti) e ció che possiamo ricostruire di loro è attraverso le opere. Tra l altro l’autore di Ebrei pare che ebreo non era. Conosceva benissimo il greco e se non era ebreo era un gentile che ha abbracciato una nuova via, quindi che è stato istruito. Alcuni di questi autori non sono stati istruiti direttamente da Yeshùa, che ebreo era e quindi nella sua lingua, ma tramite la conoscenza ricevuta da altri, dai testi e attraverso un’intuito particolare che chiamiamo ispirazione. Egli riporta i concetti a cui è pervenuto ma usando la terminologia greca, in mezzo ad un ambiente dove giravano altri insegnamenti.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
Messaggi: 1056
Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 13:31
animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 13:07
No perché queste sono cose extra bibliche. Noi dobbiamo ragionare sugli elementi biblici. Non sulle filosofie e sui vangeli apocrifi. Dio ci ha dato la scrittura e quella ci basta e su quella dobbiamo ragionare. La scrittura sostiene che Dio è immutabile e Dio è uno. Una creatura non può essere sempre la stessa perché è soggetta al mutamento e quindi alla temporalità.
Non possiamo chiudere gli occhi nè verso argomenti storici nè verso concetti e generi letterari solo perchè riportati in testi extra biblici. A parte l'esegesi e l'analisi dei termini, se non si studia la mistica, la simbologia e almeno leggere altri scritti di ogni periodo di riferimento, credo che possiamo parlare fino alla fine dei giorni. Non è prettamente la mistica, nel contesto di Ebrei, ma ci sono varie questioni da risolvere appunto legati all'interpretazione che se ne dà. Su questi argomenti, infatti, si discute da 2000 anni ed uno dei motivi è questo.
Ma non è la scrittura che dice anche di stare in guardia dai ragionamenti filosofici?

Guardando alle scritture ebraiche Dio è uno solo e nessuno è come lui. Questo vale per sempre, dall'inizio fino alla fine dei tempi.

Se nessuno è come lui vuol dire che solo lui è l'immutabile, sempre lo stesso.

Poi però accade che nella lettera agli ebrei l'omileta ci dice che Yeshua glorificato è sempre lo stesso (Ebrei 1,12) e che Gesù Cristo è sempre lo stesso ieri, oggi è per sempre.

Come è possibile?

Una cosa creata è soggetta al cambiamento e quindi alla temporalità. Come fa una creatura ad essere sempre la stessa proprio come il creatore?

Ci possono essere due esseri distinti che sono entrambi immutabili? Se si allora Dio non è l'unico. Ma se Yeshua glorificato è immutabile ed è proprio quel Dio immutabile presentato dal salmista (inconsapevolmente) allora il monoteismo non è toccato. Il salmista del Tanakh e quello della LXX erano consapevoli che si stavano rivolgendo a Dio ed è vero, ma al tempo stesso sono anche inconsapevoli che quel Dio era il Messia glorificato che avendo conseguito l'immutabilita era già li fin dal principio.
chelaveritàtrionfi
Messaggi: 4130
Iscritto il: venerdì 11 aprile 2014, 23:31
Località: Italia

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 15:15
Ma non è la scrittura che dice anche di stare in guardia dai ragionamenti filosofici?
Se ti riferisci a Colossesi 2:8 non si condanna tutta la filosofia. Perchè alcuni scritti su che ragionamenti si basano? Sulla Teologia? Quindi la filosofia no e la teologia si?

La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza" o "saggezza", ossia "amore per la sapienza") - WIKI

Qui credo si faccia riferimento a non farsi ingannare dalla filosofia che certi utilizzavano per sviare la chiesa di Colosse, una delle città di incontro tra diverse culture. Quella filosofia vuota e ingannevole basata su tradizioni ed indottrinamenti umani (in riferimento anche a certe pratiche), ma di seguire ciò che insegnavano loro (di chi scrive la lettera).


Tornando al discorso, le tue domande sono lecite. Ma la soluzione che proponi è proprio in linea con ciò che tu stesso contesti. Quindi o l'omielita sta rilevando qualcosa di diverso fino a quel momento nelle scritture, oppure la soluzione è ben altra
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
animasalvata
Messaggi: 1056
Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 16:21
animasalvata ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 15:15
Ma non è la scrittura che dice anche di stare in guardia dai ragionamenti filosofici?
Se ti riferisci a Colossesi 2:8 non si condanna tutta la filosofia. Perchè alcuni scritti su che ragionamenti si basano? Sulla Teologia? Quindi la filosofia no e la teologia si?

La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza" o "saggezza", ossia "amore per la sapienza") - WIKI

Qui credo si faccia riferimento a non farsi ingannare dalla filosofia che certi utilizzavano per sviare la chiesa di Colosse, una delle città di incontro tra diverse culture. Quella filosofia vuota e ingannevole basata su tradizioni ed indottrinamenti umani (in riferimento anche a certe pratiche), ma di seguire ciò che insegnavano loro (di chi scrive la lettera).


Tornando al discorso, le tue domande sono lecite. Ma la soluzione che proponi è proprio in linea con ciò che tu stesso contesti. Quindi o l'omielita sta rilevando qualcosa di diverso fino a quel momento nelle scritture, oppure la soluzione è ben altra
Ma la l'omielita benché scriveva in greco doveva pensare all'ebraica.

Dici che o l'omielita sta rilevando qualcosa di diverso fino a quel momento nelle scrittore oppure la soluzione è ben altra. La mia opinione corrisponde alla prima. Quello che dico io è come può una creatura essere sempre la stessa se l'essere sempre lo stesso è una qualità del creatore che non cambia mai? Gli angeli sono sempre gli stessi? Gli uomini sono sempre gli stessi? L'omielita conosceva Malachia 3,6?
animasalvata
Messaggi: 1056
Iscritto il: lunedì 15 luglio 2019, 15:45

Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da animasalvata »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 18 gennaio 2023, 7:39
la spiegazione che tu dai, qui sopra e nei post precedenti, cozza con tutta la scrittura e semplicemente con la parte introduttiva che secondo me è un punto chiave
:
1)Dio ha parlato per mezzo del figlio.
Ma il fatto che Dio parla per mezzo del Figlio vuol dire necessariamente che sono due esseri distinti?
Vediamo questo passo:

Zaccaria 7,12
Resero il loro cuore duro come il diamante, per non ascoltare la legge e le parole che Yhwh degli eserciti rivolgeva loro per mezzo del suo Spirito, per mezzo dei profeti del passato; perciò ci fu grande indignazione da parte di Yhwh degli eserciti.

Dovrei pertanto concludere che Dio e il suo Spirito sono due entità distinte per il fatto che viene detto che Dio parla per mezzo del suo Spirito?

In Ebrei 1,1-2 sta scritto:
1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i mondi.

Alla luce di ciò chi è che parla in questo versetto?

Giovanni 8,58:
Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: prima che Abraamo fosse nato io sono».

Mi sta bene anche la traduzione che fa la TNM (Io ero), oppure "io sono stato" oppure "io sono (il Cristo)"

Chi parla? Yeshua viene definito come profeta e in Giovanni viene detto che ogni parola che Yeshua dice la dice il Padre. Alla luce di ciò e di Ebrei 1,2 chi è che parla in Giovanni 8,58? Chi è che dice "io sono" o "io ero" o "io sono stato" oppure "io sono il Cristo"?
2) Dio ha costituito erede il figlio, prima non lo era?
Il figlio è stato costituito erede vuol dire che prima non lo era e quindi non può essere Dio. Questa è la tua tesi.

Ma della vita di Yeshua bisogna distinguere due fasi:

1) Quella in cui nacque, crebbe e morì. In questa fase era un uomo e cambiava e ancora doveva essere costituito primogenito/erede della creazione.

2) Quella in cui è risorto e asceso al cielo dove esisteva da sempre "presso" Dio. E in questo stato è da sempre capo/primogenito della creazione.

Il Gesù terreno che operò sulla terra prima di morire non era ancora il primogenito/erede/capo della creazione. Doveva ancora aspettare di morire, risorgere e salire al cielo per essere costituito capo/erede/primogenito. Ho sostenuto che da sempre Yeshua glorificato era in cielo anche quando Yeshua era sulla terra. Il Yeshua celeste era già erede da sempre perché era da sempre presso Dio. Il Gesù terreno ha dovuto aspettare per essere costituito erede/capo. Egli non era erede quando era ancora sulla terra.
3) mediante il quale ha creato i mondi.
Il fatto che Dio ha creato i mondi attraverso il figlio implica che sono due esseri distinti? Ammesso che in questo caso il termine greco che sta per "mondi" si riferisce ai mondi finali, il fatto che Dio ha creato i mondi finali attraverso il figlio ciò non implica necessariamente che si tratta di due esseri distinti. Dio può fare qualcosa attraverso egli stesso.
In Romani 11,36 viene detto anche che tutto esiste per mezzo di lui. Lui chi? Si sta parlando del Signore Dio in quel versetto e questo si capisce dal contesto. Ci sono quindi due esseri distinti perché è detto che tutto è stato fatto per mezzo o attraverso di lui?
4) Egli (il figlio) è lo splendore della gloria (del Padre). In Col 1, il termine "immagine" è riferito al riflesso come in uno specchio,
Yeshua glorificato non è uno splendore parziale della gloria del padre perché in lui sono nascosti tutti i tesori della conoscenza (Colossesi 2,2-3). Yeshua glorificato conosce ogni cosa (Giovanni 21,17), ha ogni potere in cielo e in terra. È un riflesso pieno del padre. Quale creatura può avere in se l'infinita conoscenza di Dio?
ed in ogni caso vi è il fatto che il figlio, divenuto concretamente Yeshùa, poi si siede alla destra di sua Maestà. Ciò vuol dire che prima non era seduto qui ed il figlio non può essere identificato con Dio stesso.
Quindi c'è stato un tempo in cui Dio non aveva con se l'unigenito e un tempo in cui Dio ha con se l'unigenito? Così ci sarebbe un cambiamento presso Dio perché ci sarebbe un T1 (tempo 1) dove Dio non aveva con se l'unigenito e non era padre dell'unigenito e un T2 (tempo 2) dove Dio ha con se l'unigenito e diventa Padre dell'unigenito.

Se Dio è padre dell'unigenito lo è da sempre padre dell'unigenito. Quindi l'unigenito deve essere da sempre perché Dio sempre è padre dell'unigenito.
Rispondi