Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Dami, te lo dico con una parabola. Un uomo viene rapito da un terrorista, che minaccia di ucciderlo se non vengono soddisfatte le sue richieste; arriva un poliziotto che si offre al posto dell'ostaggio, sapendo di essere ucciso, e viene ucciso. Questo è il senso di morire per qualcuno.
Visto che noi siamo figli di Dio, in quanto uomini, e che Dio non ci ha dato la vita perché morissimo mangiati dai vermi, questo "problemino" in cui ci siamo cacciati in virtù della disobbedienza di Adamo deve essere risolto. Non lo può risolvere Dio, perché siamo noi a dover riscattare noi stessi. Yeshùa lo risolve offrendo se stesso al posto di tutto il genere umano. Resuscitato da Dio, dimostra che Dio è riconciliato con l'uomo; chi impara e mette in pratica l'amore e la fede riceve la stessa sorte. Dunque, l'uomo è figlio di Dio, come lo fu Adamo quando fu creato (prima del peccato).
Visto che noi siamo figli di Dio, in quanto uomini, e che Dio non ci ha dato la vita perché morissimo mangiati dai vermi, questo "problemino" in cui ci siamo cacciati in virtù della disobbedienza di Adamo deve essere risolto. Non lo può risolvere Dio, perché siamo noi a dover riscattare noi stessi. Yeshùa lo risolve offrendo se stesso al posto di tutto il genere umano. Resuscitato da Dio, dimostra che Dio è riconciliato con l'uomo; chi impara e mette in pratica l'amore e la fede riceve la stessa sorte. Dunque, l'uomo è figlio di Dio, come lo fu Adamo quando fu creato (prima del peccato).
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Caro Antonio se un giorno comparissi davanti a Dio la tua coscienza come risulterebbe?Antonio LT ha scritto:"Se Yeshùa fosse vissuto, che ne so, 100 anni e avesse predicato ed insegnato a gente di tutte le nazionalità, oltre che agli ebrei, non sarebbe stato molto più edificante nel concreto? "
Queste sono il genere di domande che mi pongo da tanto tempo,queste sono le domande che si fa chi è privo di fideismo!
Prova a percorrere tutta la tua vita a ritroso e vedi quanto male hai fatto, sia volontariamente sia involontariamente, quante volte sei andato contro la legge di Dio.
Davanti alla Sua presenza credo che non avresti l'ardore di sentirti "pulito".
Il peccato va espiato. La colpa deve essere espiata. Saremmo morti per sempre se non fosse stato predisposto l'atto di Grazia.
Questa Grazia è il sacrificio che Gesù ha espiato al posto tuo.
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Vi chiedo di non entrare in speculazioni che ci porterebbero fuori tema, altrimenti Besasea si stufa e se ne va (a ragione)
La discussione deve restare sul testo, seguendo i temi proposti. Nessuno può convincere alcuno a credere in Yeshùa e nei Vangeli, e nessuno può togliere la fede a chi ce l'ha. Dunque, restiamo sui testi, altrimenti poi sono costretto a eliminare commenti.

La discussione deve restare sul testo, seguendo i temi proposti. Nessuno può convincere alcuno a credere in Yeshùa e nei Vangeli, e nessuno può togliere la fede a chi ce l'ha. Dunque, restiamo sui testi, altrimenti poi sono costretto a eliminare commenti.
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- Iscritto il: giovedì 30 marzo 2017, 11:53
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Bgaluppi approfitto di quanto da te esposto per farti e farvi una domanda...Visto che noi siamo figli di Dio, in quanto uomini, e che Dio non ci ha dato la vita perché morissimo mangiati dai vermi, questo "problemino" in cui ci siamo cacciati in virtù della disobbedienza di Adamo deve essere risolto. Non lo può risolvere Dio, perché siamo noi a dover riscattare noi stessi. Yeshùa lo risolve offrendo se stesso al posto di tutto il genere umano. Resuscitato da Dio, dimostra che Dio è riconciliato con l'uomo; chi impara e mette in pratica l'amore e la fede riceve la stessa sorte. Dunque, l'uomo è figlio di Dio, come lo fu Adamo quando fu creato (prima del peccato)
Ma Adamo non era forse un uomo come me e te?
Da dove deduci che a prescindere dal peccato non sarebbe stato comunque mangiato dai vermi?
Il corpo umano come fa a vivere per sempre se soggetto al tempo ed è fatto di materia?
Una mia idea è che Adamo avesse la condizione che avranno i risorti di cui parla il N.T.....o era nella condizione in cui risorse Gesù...può essere?
Saluti
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Logico.Besàseà ha scritto:
In questa discussione poco importa l'identità di haelohim, ma è chiaro che non può essere HaShem perché il culto di HaShem non ha mai previsto sacrifici umani, anzi li condanna[/b]
Ho letto la spiegazione che hai dato è mi ritengo soddisfatto.
Ti ringrazio, Besàseà.
Shalom.
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Adamo aveva accesso all'albero della vita e fu creato da Dio, dunque non discendeva da uomini, nel senso che non nacque da ventre di donna né da rapporto sessuale. Questa è una bella differenza. Verità o simbolismo? Comunque siano le cose, era molto diverso da noi per quanto riguarda la purezza, perché originante direttamente da Dio (Dio non può creare qualcosa di impuro, è Adamo che si rende impuro).
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Ma haelohim non comanda di sacrificare Isacco, comanda di portarlo sul monte per un olocausto: "portalo su". Visto che Isacco chiede "dov'è la vittima per l'olocausto?", Abraamo risponde che "Dio stesso si provvederà l'agnello per l'olocausto". Si parla di agnello, e Abraamo è certo che non si tratterà di Isacco, ma Dio provvederà. Non avrebbe mai potuto essere Isacco la vittima, altrimenti la promessa della discendenza (già fatta) non avrebbe mai avuto luogo.In questa discussione poco importa l'identità di haelohim, ma è chiaro che non può essere HaShem perché il culto di HaShem non ha mai previsto sacrifici umani, anzi li condanna
- Alen.chorbah
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Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Grazie Besasea hai risposto a un concetto che non avevo ancora capito a fondo. Infatti sempre leggendo Giuseppe Flavio sul peccato di Adamo mi erano sorti dei dubbi. Il passo era questo:
Libro I:46 Visto che lui non diceva nulla, perché consapevole di avere violato il
divino precetto, Dio disse: "Era mio proposito che voi aveste una vita felice e
lontana da qualsiasi male, con l'animo sgombro da ogni preoccupazione, avrei
provvisto Io solo senza alcuna vostra cura e preoccupazione a ogni cosa che
contribuisce alla vostra felicità e al vostro piacere: benedetta con questi doni, la
vecchiaia avrebbe ritardato e la vostra vita sarebbe stata più lunga.
La spiegazione che hai dato in effetti è in armonia con ciò che a Sto punto erano le credenze nel primo secolo.
Mi domando però adesso la risurrezione nel nuovo mondo porterà di nuovo il risuscitato alla morte? La differenza sarà quindi che godrà appieno della vita come non ha potuto fare prima?
Libro I:46 Visto che lui non diceva nulla, perché consapevole di avere violato il
divino precetto, Dio disse: "Era mio proposito che voi aveste una vita felice e
lontana da qualsiasi male, con l'animo sgombro da ogni preoccupazione, avrei
provvisto Io solo senza alcuna vostra cura e preoccupazione a ogni cosa che
contribuisce alla vostra felicità e al vostro piacere: benedetta con questi doni, la
vecchiaia avrebbe ritardato e la vostra vita sarebbe stata più lunga.
La spiegazione che hai dato in effetti è in armonia con ciò che a Sto punto erano le credenze nel primo secolo.
Mi domando però adesso la risurrezione nel nuovo mondo porterà di nuovo il risuscitato alla morte? La differenza sarà quindi che godrà appieno della vita come non ha potuto fare prima?
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Besasea Gesù vi ha liberato dalla maledizione di Mosè. Hai letto mai Deuteronomio dove Mosè vi ha praticamente inchiodati uno ad uno?Besàseà ha scritto:Ne abbiamo già parlato. Certo che non è biblico. Gli scrittori del NT, non essendo ebrei, pensavano che i sacrifici che si offrivano nel Tempio di Gerusalemme avessero la funzione effettiva di redimere i peccati; quando invece i sacrifici sono solo dei simboli cultuali.Armageddon ha scritto:Besasea se non erro non è biblico anche il fatto che il sacrificio di un uomo possa redimere l intera umanità dal peccato?
“L’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo” (Giovanni 1:29)
Nelle varie ricadute idolatriche, che ha avuto il popolo di Israel, non mancarono mai i profeti a ribadire più volte, che i sacrifici sono solo simboli e che Dio non gradisce lo spargimento di sangue di animali senza che vi sia un vero pentimento. L'unica espiazione si ottiene attraverso il pentimento, poi pagando il prezzo dell'animale si santificava questa azione con un sacrificio. Si gioiva con dei banchetti mangiando la carne dei sacrifici e così facendo ci si avvicinava a Dio. Il termine ebraico per sacrificio è Korban, che deriva dalla radice קרב, qarav, avvicinare.
La mentalità idolatrica degli scrittori neotestamentari attribuì una forza materiale, effettiva, ai sacrifici.
I sacrifici sono solo simboli e non hanno la forza di espiare i peccati. Se Dio, per mezzo dei profeti, diceva (e dice tutt'ora) che non ama lo spargimento di sangue di animali, figuriamoci quello degli umani. Il sacrificio di Gesù non era affatto necessario.
Ecco che, Gesù quello che odiate, è salito al posto vostro.
Nessuno uomo può rispettare tutta la legge in maniera perfetta.
L'Agnello di Dio, sì.
Re: Scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica
Cerchiamo di evitare i fronti contrapposti del noi e voi, davvero antipatici e dannosi per la discussione biblica. Evitiamo anche le interpretazioni forzose al fine di dimostrare di aver ragione o di imporre la propria visione basata sulla fede; ciò può essere fatto solo argomentando in modo serio e preciso con il testo scritturale, non attaccando personalmente un utente o una categoria. Restiamo su un'analisi oggettiva, come stavamo facendo con Besasea. La critica è sacrosanta, ma solo se è fatta con un'argomentazione scritturale solida e oggettiva.