Il Sabato

Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

La WTS fa un pippone enorme sulla storia dell'articolo mancante nel prologo di Gv 1:1 traducendo "un dio". Mi pare evidente che tu stia applicando lo stesso concetto in Att. 20:7.
Comunque sia tu che la WTS vi sbagliate, infatta la ricerca l'avevo fatta prima citanto proprio 1 Corinti 11 in riferimento alla Cena del Signore: non c'è l'articolo davanti alla parola pane, per cui dobbiamo desumere la stessa cosa per Att. 20:7 dove manca ugualmente l'articolo.
Quindi caro Gianni fattene una raginone, spesso i primi cristiani si riunivano la Domenica per celebrare la Cena del Signore e questo lo dice la Bibbia prima che la chiesa Cattolica :d
Aldo
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Re: Il Sabato

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No Giovanni, era la sera del Sabato, che in termini "tecnici" semitici, come dice Gianni, erà già Domenica, dato che la giornata si conteggia dalla sera del giorno prima.
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Appunto, non vedi che la Domenica comincia dalle ore 19?
Quindi Si riunirono per questo orario per celebrare l'Eucarestia. Poi si spostarono nella sala di sopra per conversare e cenare (verso la mezzanotte). Nel primo spezzare il pane (versetto 7) non c'è l'articolo e viene quindi indicata la Cena del Signore. Dopo la caduta del ragazzo, Paolo risale e spezza il pane e prende il cibo (questa volta compare l'articolo nel testo greco) e quindi qui possiamo dire che stavano cenando in senso letterale.
Quindi Lella ha ragione, i primi cristiani erano soliti riunirsi per celebrare la Cena del Signore prima e poi per banchettare tutti assieme in sengno di convivialità fraterna :d .
Le Scritture sono molto chiare, ma purtroppo non c'è più sordo di chi non vuol sentire [-X
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Si certo, vediamo di fare chiarezza
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Era la sera del Sabato e quindi era Domenica per gli Ebrei
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Quando Gesù celebrò l'ultima cena era anche la festa degli azzimi e da qui il pane azzimo. Ma la Pasqua era un'altra festa e loro (Gesù e gli apostoli) stavano ricordando la Pasqua e quindi nel ricordare l'ultima Cena del Signore non serve per forza il pane azzimo.
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Il testo non lo specifica, ma questa omissione non può certo essere la prova che non bevvero vino.
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I sacerdoti oggi rappresentano gli apostoli,Paolo sicuranemente è stato uno dei primi sacerdoti.
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Da nessuna parte c'è scritto che bisogna celebrare l'Eucarestia per forza una chiesa. Io per esempio ho partecipato a questa celebrazione in campeggio (all'aperto nel bosco) e in una casa vacanze al mare.
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Gianni
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Re: Il Sabato

Messaggio da Gianni »

Aldo, come detto, la Watchtower non ha biblisti. Su Gv 1:1 sbaglia, mostrando di conoscere poco il greco o ignorandolo si proposito. Il testo afferma che il logos era Dio, e così è.
In 1Cor 11 è detto che durante l’ultima cena Yeshùa prese un pane, uno qualsiasi di quelli che erano in tavola. Da allora, il pane della Cena del Signore divenne il pane.
Infatti, in 1Cor 11:27, in cui parla certamente della Cena del Signore, è detto “il pane”, con l’articolo.
In At 2:46, dove invece si parla di pregare e pranzare insieme, è detto alla maniera ebraica: “Spezzanti del pane”, κλῶντές ... ἄρτον (klòntes ... àrton), senza articolo.
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Caro Giovanni, sei un birbantello tu, tendi a capire il contrario di quello che voglio dire :-(
Va bene, la Domenica, primo giorno della settimana come dice Atti 20, era un giorno pagano per gli Ebrei e quindi non si doveva festeggiare nulla. I primi cristiani invece si riunivano in questo giorno e anche negli altri per celebrare l'Ecurastia. Adesso va meglio?
Giovanni guarda che sfondi una porta aperta.Come dici tu sicuramente Paolo in questa occasione celebrò l'Ecuresta con pane normale, ma resta comunque il fatto che Gesù istituità l'Eucarestia con pane azzimo dato che quando gli Apostoli chiesero a Gesù di celebrare la Pasqua era il primo giorno degli azzimi (e non la preparazione). Durante questi giorni (sette in tutto) si mangiava solo pane senza lievito (Esodo 12:15) e quindi questo fece Gesù durante l'ultima cena anche perchè mangiò la Pasqua e in quanto tole non poteva che mangiare pane azzimo. Per questo motivo la chiesa Cattolica da tradizione si è attenuta sempre all'uso di pane azzimo, ma se in mancanza di questo si dovesse utilizzare pane con lievito non succede mica nulla, la celebrazione Ecuraristica resta sempre valida come è stato sancito nel secondo concilio di Lione (1274). Quindi non capisco dove vuoi andare a parare con la tua polemica.
Comunque Gesù durante l'ultima cena mangiò pane azzimo come detto prima, quindi se vuoi puoi tornare cattolico, io e Vittorio ti accoglieremo a braccia aperte :YMHUG:
Guarda che diverse volte ho fatto la comunione nelle due specie, è chiaro che Dio non è così formale da registrare come mancanza grave l'assenza del vino, in fin dei conti l'ostia è un simbolo dal significato solo spirituale, è chiaro a tutti che nessuno pensa di mangiare il corpo di Gesù in senso materiale. Sull'acqua aggiunta prova a chiederti perchè dal costato di Gesù uscì sanque ed acqua!!! :-) .
Certo che ogni cristiano vero può essere re e sacerdote, però come è chiaro a tutti che non si diventa re in senso letterale, alla stessa maniera non si diventa sacerdoti in senso letterale, si tratta solo di titoli onorifici che prescindono dal significato letterale dei due termini.
Sul perchè non tutti possiamo essere sacerdoti per quello che è il significato di oggi, prova a rispondere a questa domanda: perchè Gesù parlando ai suoi Apostoli dice che giudicheranno le dodici tribù di Israele assieme a lui? (Mt 19:28). Sai chi sono le dodici tribù? :-)
In ogni caso dalla lettura del NT risulta chiaro come le prime comunità cristiane fossero suddivise secondo una scala gerarchica che vedeva prima i Vescovi, poi i diaconi e quindi tutta la comunità di fedeli, ti cito i passi?
Giovanni, ma se ti ho detto che ho partecipato alla celebrazione Eucaristica in un bosco perchè insisti sulla storia dell'edificio detto "chiesa", con le immagini e le statue? Perchè non leggi quello che dico?
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Re: Il Sabato

Messaggio da Gianni »

No, Aldo, l'ultima cena non avvenne nel primo giorno degli Azzimi, ma all'inizio (notte) del 14 nissàn, giorno in cui Yeshùa fu ucciso. Era era la Parasceve, giorno della preparazione. Il pane che usò nella sua ultima cena era pane comune.

Mi rendo conto che per ricostruire l'esatta cronologia di quei giorni occorre una profonda conoscenza dei testi evangelici e anche del greco koinè, ma così è.
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Cari Gianni e Giovanni, guardate che le vostre parole sono musica per le mie orecchie. Che i sinottici non facciano scopa con il Vangelo di Giovanni lo so benissimo e anche che ci siano incongruenze dentro i sinottici stessi.
Infatti che era il primo giorno degli azzimi non l'ho certo inventato, lo dice Mt 26:17. Voi che giustificazione vi date a queste parole?
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Giusto, ma l'incongruenza c'è. Quindi intanto registra il fatto che la Bibbia non è attendibile dal punto di vista storico, ma ci sono delle incongruenze come in questo caso.
Poi non posso che confermare la tua tesi e quella di Gianni, veramente Gesù in realtà non mangiò pane azzimo e di fatto non potè mai celebrare la Pasqua, nè il primo giorno degli azzimi dato che questo cominciava proprio il giorno dopo la Pasqua.
Torno quindi a ripetere la domanda: come è possibile che i sinottici sono discordanti con il Vangelo di Giovanni? Che risposta vi date?
Aldo
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Re: Il Sabato

Messaggio da Aldo »

Giovanni, ripeto, che la Bibbia non sia un libro di storia lo affermo da sempre. Vedo che a te non piace affrontare i problemi e le questioni complicate e ti piace far finta di niente, ma ti ricordo che sei tu quello che afferma che in quanto Parola di Dio la Bibbia non sbaglia mai.
Quindi te ne esci dicendo che i tre Vangeli sinottici sono stati tutti e tre taroccati dagli apostati cattolici? Hai le prove per sostenere questo? Questo lo dici tu, non io. Giovanni Z.
Io credo invece che per dirimere la complicata matassa della discordanza tra i sinottici e il Vangelo di Giovanni bisogna partire solo da un presupposto: la Bibbia come detto prima non è un libro di storia e gli avvenimenti vengono descritti con la sola finilità di far passare un messaggio teologico che chiaramente primeggia rispetto alla realtà storica che talune volte viene sacrificata e manipolata dall'agiografo stesso.
Cosa voglio dire quindi. Voglio dire che l'epilogo della vita terrena di Gesù è stato inquadrato dai sinottici anche per rimarcare l'istituzione dell'Eucarestia e quindi bisognava focalizzare l'attenzione sull'ultima cena di Gesù e questo "nuovo banchetto" non poteva che essere associato al festeggiamento della Pasqua ebraica.
Il Vangelo di Giovanni che, guarda caso non parla dell'ultima cena, si focalizza invece su sulla figura di Gesù come Agnello di Dio che si sacrifica per tutti noi. Ecco che quindi l'agiografo mette in luce questo aspetto citanto proprio il giorno della Parasceve che come ben sai era un giorno di preparazione alla Pasqua nel senso che gli ebrei erano soliti immolare gli agnelli al tempio ed ecco che quindi quel giorno alla stessa maniera Gesù si immolava per l'umanità intera.
Quindi per concludere, gli eventi vengono narrati in funzione del significato teologico che si vuol far emergere sacrificando quindi l'esatta cronologia storica se questo si dovesse rendere necessario.
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