il libro dell' APOCALISSE
- Maryam Bat Hagar
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Re: il libro dell' APOCALISSE
grazie Rosanna
da quel che ho capito,si rapportano gli avvenimenti descritti da Ap con gli avvenimenti contemporanei?
interessante il nesso con il sionismo
da quel che ho capito,si rapportano gli avvenimenti descritti da Ap con gli avvenimenti contemporanei?
interessante il nesso con il sionismo
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza
Ali ibn Abi Talib(599- 661)
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Re: il libro dell' APOCALISSE
Poiché l'Apocalisse è caratterizzata da una prospettiva globale e proprio ora la globalizzazione si sta realizzando in modo quasi completo, a mio parere con effetti devastanti, ritengo che siano questi i tempi catastrofici ai quali è dedicata tanta parte dell'Apocalisse. Per questo motivo cerco di mettere in luce collegamenti tra il testo biblico e gli avvenimenti mondiali attuali.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
Re: il libro dell' APOCALISSE
Cara Rosanna, dal mio punto di vista ti sbagli, se intendi le visioni di Ap alla maniera di Nostradamus.Rosanna ha scritto:Per questo motivo cerco di mettere in luce collegamenti tra il testo biblico e gli avvenimenti mondiali attuali.
Non bisogna trovare l'attualizzazione di Ap con quello che accade oggi, ma piuttosto con quello che accadde nella storia biblica.
Quando trovi questo collegamento, ti sarà possibile attualizzare Ap.
Un esempio su tutti il famosissimo marchio della bestia.
Si adoperava..... fosse impresso sulla mano destra o sulla fronte un marchio.. Ap 13,16
Giovanni (che conosce sicuramente l'importanza dei Tefillin) ci avverte che se togliamo dalla nostra mente il segno di Dio (sarà per voi un segno... Es 13,9; 13,16; Dt 6,8; 11,18) automaticamente prendiamo il marchio della bestia.
Ora se siamo concordi con questa interpretazione, dobbiamo ammettere che non c'è un tempo preciso per questo, ma sarà sempre così per tutti gli uomini di tutti i tempi.
Quindi non c'è mai stato un Governo che abbia imposto una tale decisione e mai ci sarà.
Sta a noi decidere se seguire Dio o mammona.
Sta a noi decidere tra il segno o il marchio.
- Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE
Al di là dell'interpretazione del testo, ciò che Rosanna fa si chiama attualizzazione. Si tratta di un procedimento del tutto corretto, che parte dell'applicazione biblica che ciascuno di noi dovrebbe sempre fare leggendo la Scrittura. Essa risponde alla domanda: Che cosa significa questo testo biblico per noi e per me oggi?
Re: il libro dell' APOCALISSE
In nessun caso mi sono proposta come una "studiosa" della Bibbia e dell'Apocalisse ma anzi ho precisato che le mie interpretazioni non le considero "vere" ma "possibili". Pertanto rivendico semplicemente il diritto di avere anch'io un'opinione personale al riguardo. Nessuno è tenuto a condividerla.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
- Gianni
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Re: il libro dell' APOCALISSE
Forse, Rosanna, si tratta di fare una distinzione tra interpretazione ed attualizzazione. Credo tu faccia quest'ultima, che è del tutto condivisibile.
Re: il libro dell' APOCALISSE
Grazie! Terrò conto del suggerimento.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi»
Re: il libro dell' APOCALISSE
Ancora oggi non riesco a capacitarmi come Giovanni, nelle sue lettere e nel suo Vangelo, indichi come male assoluto il non riconoscere Yeshùa come figlio di Dio; invece in Ap. stravolgendo completamente il lettore, ci presenta Roma come il male assoluto.
Roma fece ciò che Dio aveva previsto.
Yeshùa disse: la vostra casa sarà abbandonata; non resterà pietra su pietra (riguardo al tempio).
La conferma della distruzione del tempio da parte di Yeshùa questa volta ha una valenza diversa da quella preannunciata tempo prima dai profeti.
Per i profeti l'auspicio era la ricostruzione del tempio in alleanza con il Signore, per Cristo l'auspicio è il tempio risorto in tre giorni in perfetta alleanza con il Padre.
Per questi motivi dubito che la Babilonia di Ap sia assimilabile a Roma.
Però potrebbe darsi che Roma anche se ha espletato, come Babilonia nel 587 a.c, il volere Divino, sia punita per la troppa crudeltà?
Roma fece ciò che Dio aveva previsto.
Yeshùa disse: la vostra casa sarà abbandonata; non resterà pietra su pietra (riguardo al tempio).
La conferma della distruzione del tempio da parte di Yeshùa questa volta ha una valenza diversa da quella preannunciata tempo prima dai profeti.
Per i profeti l'auspicio era la ricostruzione del tempio in alleanza con il Signore, per Cristo l'auspicio è il tempio risorto in tre giorni in perfetta alleanza con il Padre.
Per questi motivi dubito che la Babilonia di Ap sia assimilabile a Roma.
Però potrebbe darsi che Roma anche se ha espletato, come Babilonia nel 587 a.c, il volere Divino, sia punita per la troppa crudeltà?
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Re: il libro dell' APOCALISSE
Dio agisce sicuramente come giudice giusto. Può permettere che i romani distruggono Gerusalemme per la disubbidienza, ma cmq non lascia impunite le cattive azioni dei romani. Se i romani volevano distruggere Gerusalemme, ma Dio non voleva, allora i romani non ci sarebbero mai riusciti. Se ci sono riusciti è perchè Dio lo ha permesso per punire gli ebrei per i propri errori. Cmq il romano che ha ucciso l'ebreo cmq ha ucciso e quel romano dovrà rispondere delle sue azioni.