Un'ora con un prete.

[noiman]

137

[Gianni]

Caro Marco, si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica, al n. 397: “L'uomo, tentato dal diavolo, ha lasciato spegnere nel suo cuore la fiducia nei confronti del suo Creatore e, abusando della propria libertà, ha disobbedito al comandamento di Dio. In ciò è consistito il primo peccato dell'uomo” (il corsivo è presente nel testo).
Ora la domanda è: dove mai a studiato quel prete? Se in un seminario cattolico, forse era stato bocciato? In ogni caso è lui che non ha studiato e, di certo, non ha studiato il Catechismo ufficiale della sua stessa chiesa.

[francesco.ragazzi]

Caro Noiman,
...ma se quella goccia proviene dall'oceano...il tutto rimane immutato...e le goccioline credono di fare la propria vita ...

[francesco.ragazzi]

Caro Gianni,
forse quel prete crede che la storia di Adamo ed Eva sia tutta un'allegoria creata per giustificare le incongruenze della vita ...

[noiman]

137

[francesco.ragazzi]

...noi siamo numeri (sottratti) dal (tutto) ma che prima o poi ritorneranno ad esso pur con il proprio bagaglio di esperienze e conflitti...e forse il tutto si evolverà anch'esso ?

Fù detto che nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma (nel nostro sistema spazio-temporale), ma forse il nostro sistema è una piccola parentesi inclusa nel tutto ed alla fine il tutto resta immutabile .-

[noiman]

137

[Gianni]

Il bello è che i numeri sono infiniti. Ne puoi togliere quanti ne vuoi e rimarranno infiniti. Ne puoi aggiungere quanti altri ne vuoi, e sempre infiniti saranno. Ma chi ha mai visto un numero? Della loro esistenza non possiamo essere così certi. Eppure … :o

[marco]

Vi spiego chi era e cosa è successo. Questa mia uscita dalla chiesa cattolica, ha impensierito mia madre, soprattutto perchè ho abbandonato la messa domenicale e di conseguenza l'eucarestia.
Sono diventato il cruccio di mia madre. Dopo moltissime insistenze da parte sua, ho acconsentito a farmi "vedere" da questo prete.
La mia insistenza era dovuta all'esperienza che avevo già con i preti, dato che ero io ad andare da loro per spiegazioni. Ma a nulla serviva. Devo dire che sono stati sempre molto gentili e in fondo, in alcuni di loro, leggevo nei loro occhi che tifavano per me, ma non potevano dirmelo apertamente, soprattutto uno, molto intelligente e preparato. L'unico che spiegava veramente, durante la messa, il Vangelo. Faceva un esegesi, non predica o politica. Nelle messe, durante il periodo di maggio, si pregava la madonna, e lui mi guardava sorridendo, forse in cuor suo sapeva che avevo ragione.
Torniamo a due giorni fà, questo prete, quello che mi disse di andare a studiare, è un carismatico, mariano, esorcista, tipo strano, comunque. Anzi, a detta di molti, incute timore, per via del suo potere.
Un qualcosa, comunque, di vero c'è.
Ovvio che, nè io nè lui, abbiamo ceduto di un passo. Le solite scuse per declassare i due comandamenti, Yeshùa abolitore, Paolo promotore della nuova religione, Pietro su questa pietra ecc.
Arriviamo alla fine e la discussione cade sull'immortalità dell'uomo. Su questa cosa non ha più riso. Anzi vi dico che si è arrabbiato molto, gridava. Secondo lui noi siamo immortali. Dio non poteva crearci mortali. Sembrava che avesse bisogno lui di un esorcista. Vi devo dire che veramente sembrava posseduto. Sorrideva anche quando gli dissi che non credevo alla trinità, ma sull'immotalità gridava.
Pensate che al ritorno, in macchina, con mia madre non una sola parola dell'accaduto. Minimo minimo doveva dirmi: hai visto.. è così è colì. Niente tutt'altro discorso.

Quindi cari amici (Francesco, Fabio, Noiman, Armando, Gianni e Lucia), se voi tutti affermate che il peccato è stato la disubbidienza, la sua non risposta devo intenderla come un atto di superbia.

[marco]

Aggiungo una cosa sul discorso dell'immortalità. Volevo, ma non ho avuto il tempo, spiegargli che se fossimo stati immortali, perchè in Ap è detto: beati coloro che lavano le loro vesti, così da poter mangiare dall'albero della vita ed entrare attraverso le porte nella città?
Quest'albero viene tolto all'uomo in Eden, infatti muore, e ridato nella Gerusalemme celeste, per vivere l'eternità.
Quindi, se ridato solo a questa categoria di persone, le altre, senza possibilità di mangiare dell'albero, di conseguenza sono morte.
Altrimenti non ha senso scrivere dell'albero.
Che ne dite?