YESHIVA

Sandra
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YESHIVA

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Gianni
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Re: YESHIVA

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Ciao, suor Sandra. Forse qualcosa la trovi qui:

https://www.hakeillah.com/Links.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

http://www.asfer.it/risorse/link/72-siti-ebraici" onclick="window.open(this.href);return false;

https://educazione.chiesacattolica.it/r ... n-pillole/" onclick="window.open(this.href);return false;
Sandra
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Re: YESHIVA

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Sandra
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Gianni
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Re: YESHIVA

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Ciao, suor Sandra. Ho visitato il sito che hai indicato e ho letto la parashàh della settimana, ovvero la pericope della Toràh per lo shabbàt di domani.
Mi chiedi le mie impressioni. Te le dico volentieri, precisando che sono mie personali. È sempre molto affascinante leggere i commenti ebraici. C’è da perderci la testa, ma arricchiscono. Mi viene in mente una volta che, visitando a Gerusalemme quello che è ritenuto il cenacolo, passai dal percorso obbligato della sinagoga per raggiungere la scala che porta al piano superiore. Ebbene, c’erano quattro ebrei ortodossi che discutevano tra loro leggendo un libretto. Ne fui affascinato e, ripassando diverso tempo dopo, notai che erano fermi alla stessa pagina. Credo che vivisezionassero ogni parola.
Ricchi di fascino e di suggestione, questi commenti offrono molti spunti di riflessione e approfondimento. Detto ciò, per mia caratteristica tendo sempre ad essere in più aderente possibile alla Scrittura (giudica tu se è un limite).
Venendo alla parashàh che ho letto, mi pare che la figura del suocero di Mosè, Yetro, sia troppo ingrandita. In fondo era un capo arabo e il fatto che fosse “il sacerdote di Madian” non indica con sicurezza che adorasse Yhvh. Di certo aveva grande rispetto per per il Dio di Mosè e di Israele, come indica Esodo 18:10-12. Considera anche le sue parole in Es 18:11: “Ora riconosco che il Signore è più grande di tutti gli dèi”. Che Dio aspettasse, per donare la Toràh a Israele, che questo arabo lo lodasse mi pare esagerato. Ma, come detto, è una mia opinione.

Se sei affascinata tu pure dalle parashòt, puoi chiederne l’invio a Shavei Israel Italia: https://shavei.org/" onclick="window.open(this.href);return false; .
Sandra
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Cara suor Sandra, è vero. Come tu dici, “Dio ha creato tutto prima della Torah, perché prima viene il Creatore e il Creato e poi viene l'Umanità; la Torah è stata data all'umanità per far conoscere il datore di ogni dono”. Tuttavia, – precisando che la Toràh è stata data ad Israele - va detto che nella visione ebraica la Toràh era preesistente in cielo presso Dio. Il che ci offre un ottimo spunto per riflettere sul vero concetto di preesistenza secondo la Bibbia.

Mi unisco a te senza riserve nel sostenere che “attraverso la cultura, se usata in modo onesto, si possa lodare Dio, senza distinzione”. E c’è anche una base biblica: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene” (1Ts 5:21). Con “ogni cosa” Paolo intende tutto ciò che non è Bibbia, perché nella Bibbia tutto è bene e non occorre selezionare. Personalmente amo leggere tutto ciò che può arricchirmi: filosofi, vite di santi, opere buddiste e simili.

Condivido la tua riflessione: “La Torah è ispirata da Dio, ma ha anche contenuti umani, fatti di tradizione...non tutto ciò che è nella Torah, però è strettamente 'religioso'. Intendo dire che, insieme alla Legge divina, ci sono anche racconti umani, fatti di errori”. Basti qui citare ad esempio le guerre di sterminio. Occorre distinguere ciò che viene da Dio da ciò che a Dio è attribuito (cfr. Mt 19:8). Dici bene, Sandra: “Bisogna saper discernere tra ciò che è da Dio e ciò che è dagli uomini”.

Concordo anche perfettamente con te nel ritenere “che l'errore fondamentale nel quale si può incorrere, sia prendere tutto e solo quello che sta scritto, alla lettera”.

È anche vero, come ci ricordi, che Israele sta ancora aspettando il Messia. Per noi il Messia è già venuto. Io però faccio questa riflessione: se quando il Messia verrà si rivelerà essere Yeshùa di Nazaret, quale ebreo potrà rifiutarlo?

Infine scrivi: “Nessuno di noi, nemmeno il più santo e il più pio, potrà mai servire Dio in modo esauriente. Basterebbe riconoscerlo e sforzarsi di vivere al suo cospetto in modo onesto”. E io, vergognoso, chino la testa.
Sandra
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