Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

France
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da France »

Atti 1:
9 Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo».

Ci sarebbe da dire ancora, perché di questa assunzione in cielo, avvenuta in questo modo e raccontata con queste parole solo da Luca negli atti ed invece e’ del tutto assente nei Vangeli?
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Gianni
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da Gianni »

Domanda interessante ...
animasalvata
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da animasalvata »

Gianni ha scritto: mercoledì 15 maggio 2024, 6:08
Animasalvata, cerco di rispondere alle tue tre domande.

1. Il termine ἔλευσις. Sei andato a prendere un termine più unico che raro: è un hapax legomenon e lo si trova unicamente in At 7:52: “Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto [περὶ τῆς ἐλεύσεως τοῦ δικαίου; letteralmente: “a motivo della venuta del giusto"], del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori” (NR). Ἔλευσις significa “venuta/arrivo”. La differenza tra ἔλευσις e παρουσία la tratto qui: https://www.biblistica.it/?page_id=3527 a proposito di una falsa dottrina della Watchtower.


Puo essere che in Atti 7,52 si usa ἐλεύσεως perche si sta parlando del tempo in cui Yeshua venne la prima volta e non era ancora re. Parusia si addice piu ad un re in carica. Durante il ministero egli non fu formalmente re.

Sempre in merito alla parola Ἔλευσις si puo aggiungere che in Luca 21,7 il codex D presenta una variazione interessante:
Luca 21:7: «Quale sarà il segno della tua venuta (eléuseos)
Puo essere che dietro a questa versione alternativa ci stava proprio il modo di pensare ebraico circa la "venuta" cioe l'intervento divino istantaneo e imprevedibile in quel tempo li.

Matteo invece usa parusia. Al tempo della redazione del vangelo di Matteo quella parola era molto indicata per la visita dell'imperatore. Yeshua allora era gia asceso al cielo e usa questa parola per indicare la venuta di Yeshua in qualita di re messia. Nel tuo ragionamento Matteo parlerebbe dell'intervento divino attraverso la venuta di Yeshua come re (da qui l'uso di parusia) al momento stesso della distruzione del tempio.

2. Le moderne versioni ebraiche del Nuovo Testamento come rendono παρουσίας di Matteo 24,3 in ebraico?
Lo rendono בּוֹאֲךָ. Noiman potrà dirti di più.


Il termine ebraico compare nelle scritture ebraiche ma mai viene tradotto parusia nella LXX. Nella LXX troviamo raramente Il termine. Compare nella LXX, in alcuni libri deuterocanonici
come Giuditta dove descrive l’arrivo di Giuditta nell’accampamento nemico – “In tutto il campo ci
fu un grande accorrere, essendosi sparsa la voce della sua venuta [parousia] tra gli attendamenti”
(10:18) – o in 2Maccabei quando Giuda annuncia l’avvicinarsi dell’esercito di Nicanore: “questi
comunicò ai suoi compagni l'avvicinarsi [parousian] dell'esercito” (8:12).

In questi usi sembra forte il senso di parusia in senso di venuta, avvicinarsi.

3. Il segno nel cielo e tutto il resto è espresso nel pensiero ebraico e fa parte di schemi fissi per annunciare le catastrofi. Prendere alla lettera il linguaggio molto concreto ebraico è un errore tipico delle religioni sorte negli ultimi due secoli, tra cui la Watchtower.


Potrebbe anche essere che il segno dell'uomo nel cielo sia lo stesso figlio dell'uomo che viene con le nubi. Nel nuovo testamento si parla della circoncisione come segno (Romani 4,11). Circoncisione e segno della circoncisione sono equivalenti.. Si parla anche del segno di Giona come la resurrezione del messia. Il segno di Giona nel nuovo testamento equivale al messia risorto. Similmente confrontando i passi dove si parla dell'escatologia un vangelo dice "segno del figlio dell'uomo" un altro parallelo dice "figlio dell'uomo" omettendo segno.
Quindi "il segno nel cielo del figlio dell'uomo" potrebbe essere la stessa cosa che dire "venuta del figlio dell'uomo sulle nuvole".

Se tutto doveva adempiersi a Gerusalemme le tribu della terra potrebbero essere le tribu dei giudei che vedendo la distruzione e l'esilio fanno lutto per quello che stava accadendo? E gli angeli potrebbero essere i ministri del vangelo mandati a predicare nel mondo dopo la distruzione del tempio?
Speculator3
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da Speculator3 »

Il segno del figlio dell'uomo non si sa che cosa sia, anche se io ho una idea precisa a riguardo

Apparirà nel cielo non significa necessariamente che verrà visto da tutti materialmente, anche sulla terra, perché lo vedranno solo quelli che hanno occhi per vedere.

Tutte le tribù della terra si batteranno con dolore a causa di lui non si può riferire alle tribù ebraiche sparse per il mondo romano nel 70 dopo Cristo perché la notizia della caduta di Gerusalemme per quanto dolorosa non lo fu per tutti gli ebrei che mi pare furono divisi a riguardo, secondo una politica Romana divide ed impera.
Speculator3
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da Speculator3 »

La notizia sul segno del figlio dell'uomo che viene con le nubi del cielo, che ogni occhio lo vedrà, e che tutte le tribù della terra si batteranno con dolore a causa di lui si trova anche in apocalisse all'inizio.
Speculator3
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Re: Matteo 24, Marco 13, Luca 21, gli ultimi giorni?

Messaggio da Speculator3 »

Il segno di Giona

Giona fu salvato dal ventre del grosso pesce, come prefigurazione della resurrezione del Cristo.

Ma se Giona fosse semplicemente tornato a casa sua, senza dire niente a nessuno, che segno sarebbe stato e per chi?

Giona tornò a casa sua e solo dopo qualche tempo ricevette un comando ulteriore da Dio di andare a Ninive ad annunciare una prossima distruzione.

Anche la distruzione di Gerusalemme era prossima e venne quasi subito.
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