Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Avatar utente
Maria Grazia Lazzara
Messaggi: 1264
Iscritto il: sabato 1 ottobre 2022, 5:38

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Grazie Gianni per questo chiarimento

Mi pare anche che nelle sinagoghe o comunque dove si riunivano le comunità si leggeva un testo scritto
I
Ancora oggi ciò che viene pattuito per orale viene messo nero su bianco e dopo ció ha validità quello scritto e non si può più fare affidamento a ciò che fu detto oralmente ma ha valenza solo lo scritto ,questo vale per atti, patti e per qualsiasi accordo .

Trovo più che logico che ció che è scritto ė più sicuro certo di una versione orale la trasmissione orale può diventare tutt'altra cosa nel tempo, ció che è scritto viene ritenuta la versione originale .

Vero che lo scritto nasce da un discorso orale ma è con lo scritto che si convalida e non si presterà più attenzione a ciò che poteva essere la versione orale , per questo fu comandato di scrivere a Mosè i Comandanti e quelli noi accettiamo per veri e così per tutto il resto .

Quando si trovano dei rotoli o qualsiasi altro documento ció che può essere la versione orale passa in secondo piano dinanzi allo scritto
roberto
Messaggi: 159
Iscritto il: giovedì 17 aprile 2014, 23:00

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da roberto »

Buongiorno a tutti. In Neemia 8:3 Esdra legge il libro della legge di Mosè a tutto il popolo, e a quelli che erano capaci di intendere.( Non ne comprendo il significato di fare questa suddivisione tra chi poteva capire e chi no).Poi al versetto 5, Esdra apre il libro( ma non lo aveva già aperto e letto al versetto 3?).Forse è una ripresa per dare una miglior spiegazione dei fatti, mi viene da pensare. Poi al versetto 7 i leviti, spiegano la legge al popolo,(forse aiutano Esdra a far comprendere a l popolo ciò che legge), e infine al versetto 8 essi leggevano dal libro della legge in modo comprensibile, dandone il senso, per far capire al popolo quello che leggevano. Riassumendo, Esdra legge il libro e tra il popolo c'era chi poteva intendere,( erano forse proprio i leviti?)poi questi quando Esdra ebbe finito di leggere, leggendo loro stessi dal libro ne davano il giusto senso per aiutare il popolo a comprenderlo. Può essere? Mi chiedo come mai i leviti spiegano il libro della legge, che ci sia di mezzo la tradizione orale?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10131
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Valutazione corretta, Maria Grazia. :-)
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: domenica 14 maggio 2023, 6:56
Ora commento questo pensiero di AEnim:

"A lui l'apocrifo IV Esdra, XIV, 18-47, attribuisce il portento di aver dettato per supplire i libri sacri andati distrutti durante l'esilio, 94 libri tutti di seguito; di questi, 24 avrebbero costituito il canone ebraico; gli altri, non pubblicati, erano la segreta fonte della sapienza apocrifa. [...]
Dal racconto del IV Esdra dipende la sentenza, già molto diffusa presso autori cristiani, che E. fosse autore o esclusivo o principale del canone dell'Antico Testamento."


"La composizione del doppio libro Esdra-Neemia risulta posteriore"
(Neanche a dire che siamo sicuri che lo ha scritto davvero lui)

Tuttavia:

"Non è escluso tuttavia che l'autore abbia potuto servirsi di scritti provenienti dallo stesso E., specie ove costui parla in prima persona (Esdra, VII, 27-IX, 15; lo stesso fenomeno per Neemia, I, 1-VII, 73; XI, 3-XIII); egli li avrebbe inseriti di peso nella sua opera, come vi inserì altri documenti, quali la genealogia, i cataloghi dei rimpatriati, i decreti dei re persiani, la corrispondenza dei Samaritani (Esdra, IV, 7-16) e degli ufficiali (V, 6-17) con detti re, le relative risposte (IV, 17-22; VI, 6-12), e infine anche passi di una relazione in aramaico che costituirono i passi aramaici del libro. Il carattere grezzo di tali documenti, e la maniera inelaborata con cui sono stati affastellati insieme dall'autore-compilatore, depongono in favore della loro genuinità. La quale, se fu richiamata in dubbio da alcuni studiosi prima della scoperta dei papiri di Elefantina (v.), dopo il ritrovamento di quei documenti - che mostrano tanta affinità nella lingua, nell'indole letteraria, nei dati di fatto, e persino nei nomi di personaggi, con i documenti incorporati in Esdra - è ora universalmente ammessa.

https://www.treccani.it/enciclopedia/es ... aliana%29/
Besàseà ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 18:57
Gianni ha scritto: sabato 22 aprile 2023, 15:51 AndreaC, ti do la mia risposta, che hai chiesto: Bereshìt è di ispirazione divina ma non fu scritta da Moshè. L’analisi del libro di porta al periodo davidico.
Risale al periodo di shivat Zion, fu interamente riscritto da Ezra.
La cattività in Babilonia fu tragica, la Toràh e la religione di Israel vennero proibite, solo la tradizione orale sopravvisse. Per la Toràh scritta c'era un problema giuridico che vietava di ripeterla a memoria, solo i cohanim potevano e così fu riscritta.
L'onestà intellettuale di Besasea è da apprezzare assolutamente. Se frugo nell'analisi storica, caro Gianni, sicuramente la situazione risulta ancora peggiore.


:-??
Ultima modifica di AEnim il domenica 14 maggio 2023, 9:40, modificato 2 volte in totale.
noiman
Messaggi: 2008
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Giusto! Moshè mise per scritto la Torah che D-o diede a Israel, non solo…. Lo fece 12 volte, un Sifrè Torah per ogni tribù, + un 13 esimo sefer che fu messo nell’arca.
Quando Moshè scese dal monte Sinai avrebbe dovuto portare un container di pietre per contenere tutto quello che è scritto nel chumàsh, compreso gli ultimi otto versi, ma si accontentò di portare solo due tavole.
Quando fu distrutto il II° Tempio, furono distrutti o rubati i rotoli della Torah, ma si salvò quasi tutta la letteratura di Qùmran compresi i celebri pesharim anche una notevole quantità di rotoli presenti nel deserto della Giudea ( esempio Nachal Chever, Selim ecc.)

Riguardo “na’aseh ve-nismmà, “faremo e ascolteremo”

L’espressione è stata interpretata come un esempio di fede incondizionata, in realtà la lettura potrebbe essere alternativa, la sequenza del fare è la lettura della legge, ascoltare significa porsi nella condizione accettare ma anche di studiare e cercare di estrarre il completo significato delle parole , ascoltare è l’altra metà della mela, un pò come dire che la Torah è stata scritta sulla pagine dispari, mentre la spiegazione è scritta sulle pagine pari, se non abbiamo l’opera completa capiremo solo la metà dell’opera.
Gianni, ricordi lo scubidu, :)) negli anni 60 era di moda, è da li che ho poi imparato a fare i nodi di marina, quelli essenziali……
Riguardo la discussione rimane oscura la parte dove capiamo dal testo biblico che esiste la Torah orale, è questo il binario da seguire… e non deragliare continuamente..
Noiman
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10131
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Da quando un apocrifo ha più valore della Scrittura stessa?
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10131
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

Noiman, non ho capito questa tua frase: "Rimane oscura la parte dove capiamo dal testo biblico che esiste la Torah orale, è questo il binario da seguire… e non deragliare continuamente". Me la spieghi meglio con altre parole? :-)
AEnim

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: domenica 14 maggio 2023, 9:41 Da quando un apocrifo ha più valore della Scrittura stessa?
:-?

Nella scrittura stessa c'è scritto che ha scritto lui e invece ha scritto un cronista posteriore.
Nella scrittura stessa Moshè avrebbe scritto tutta la Torah, compresa la parte che non può aver scritto perchè morto.

Eddai, Gianni suvvia.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10131
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da Gianni »

AEnim, mi pare che tu confonda Mosè con lo scrittore di Esodo. Non sono la stessa persona.
noiman
Messaggi: 2008
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Interpretazione delle Scritture Ebraiche

Messaggio da noiman »

Intendevo dire: Dove troviamo nella scrittura i riferimenti di una seconda Torah orale?
Molto semplice....
Noiman
Rispondi