שָׁבֻעֹת (shavuòt

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Maria Grazia Lazzara
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Chiedo a Gianni : se la data della cena pasquale è mercoledì 5 aprile ( dopo il tramonto del 4 ) il Pasto serale del Signore o Ultima Cena è il 4 aprile ( dopo il tramonto del 3 ? ) Grazie
AEnim

Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da AEnim »

Vi faccio una sintesi di ciò che dice Rav. Arbib in un video, che ho integrato con qualche piccola specifica raccolta dalla lettura di varie pagine ebraiche.

"Secondo l’ebraismo farisaico classico l’offerta dell’omer si doveva fare il 16 di Nisan, subito
dopo la Pasqua. Ma i Sadducei intendevano il verso “offrirete l’omer dopo il sabato” come riferito al primo sabato dopo la festa di Pasqua quindi pensavano che l’offerta andasse celebrata in un giorno diverso. Per i Farisei era invece chiaro che il sabato era la festa di Pasqua e non il giorno della settimana. Anche la Comunità di Qumran aveva una data diversa per la celebrazione dell’offerta dell’omer."
https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ ... ndario.pdf

Sintesi del video di Rav. Arbib.

Quando c'era il Bet Ha Mikhdash, veniva fatta l'offerta del primo cereale, l'orzo.
Questo avveniva nel secondo giorno di Pesach (quello, appunto dal quale comincia il conteggio dell'Omer per i farisei e per l'ebraismo rabbinico).

Si contano i giorni che vanno da Pesach a Shavuot perchè la libertà di Pesach non è completa se non giunge anche quella spirituale che è data dal Matàn Toràh, entrambi eventi di azioni totalmente divine, come l'istituzione Shabbat.
[Sebbene ciò non sia specificano nel TaNaKh, tuttavia questo senso era già ritenuto al tempo dei farisei]

La parola Shabbat menzionata nel TaNaKh per l'inizio del conteggio va intesa come Mohed, come Yom Tov, ed il conteggio prosegue - dice il testo - fino alla conclusione del settimo Shabbat dove la parola Shabbat qui va intesa come "settimana".
Non si tratta qui dello Shabbat bereshit.

La liberazione dal Mitzarim fu una azione totalmente divina, le feste sono scritte nella Torah ma in realtà sono decise dall'uomo, che stabilisce quando capita il capo mese e di conseguenza cadono le feste, e quindi lo yom tov è centrato sulle azioni umane.
Lo Shabbat invece non è azione umana perchè esiste dalla creazione.
Pesach è una festa per un evento che rappresenta un'azione totalmente divina, e quindi Pesach è uno Shabbat (Rabbi Tzadok Ha Coen); Shavuot (commemorazione del) Matan Torah, rappresenta ancora un evento totalmente divino. In mezzo vi è lo sforzo umano (rappresentato dal conteggio dell'Omer, che non è un conto a tavolino ma la pratica di contare il giorno ogni giorno con una apposita tefillah) ma prima e dopo di esso sono indispensabili azioni divine.

Perciò Shabbat si riferisce a Pesach.
E il conteggio dell'Omer conta il periodo che va dall'offerta della prima primizia (orzo), all'offerta delle primizie successive, che avviene a Shavuot (grano ed altre) per 7 Shabbat qui intesi come "conto di settimane" (si devono contare tanto i giorni quanto le settimane).

---------------------------

In pratica io capisco che era dirimente il fatto che l'offerta - omer - di orzo, cioè della prima primizia, al Tempio, avvenisse il giorno dopo Pesach (secondo giorno di Pesach), e di conseguenza l'offerta delle altre primizie (grano ed altre) doveva avvenire al 50esimo giorno dopo quella, intercorse 7 settimane. Non dimenticandosi che l'offerta delle primizie non era una mera pratica agricola propiziatoria, ma anch'essa un precetto (comprendente il "riscatto del primogenito" anche).
La prassi in uso, probabilmente molto consolidata, era dirimente nell'intendere il testo e non l'opposto (come dire: si è sempre fatto così e quindi, se si è sempre fatto così, significa che quello si intendeva dire di fare). Infatti la prima conseguenza di un precetto era la messa in atto, prima del metterlo per iscritto. Perciò, se errore c'è stato, ciò sarebbe avvenuto prima e non dopo la disputa fra farisei e sadducei nel periodo del 2° Tempio, in quanto vi era quello che oggi giuridicamente chiameremmo un 'uso' consolidato.

In pratica non si tratterebbe di un mero stabilire la data di Calendario di una festa in relazione ad una precedente, ma del fatto che due offerte di primizie dovessero distare 50 giorni l'una dall'altra, e se la prima avveniva il secondo giorno di Pesach, c'è poco da fare, il conteggio dell'Omer deve partire proprio da quel giorno lì affinchè l'altra disti 7 settimane dalla prima.
Ora per confutare ciò qualcuno dovrebbe dimostrare che l'offerta dell'Omer di grano al Tempio non era sempre avvenuta nel secondo giorno di Pesach, perchè se si sposta Shavuot in avanti in qualsiasi modo, allora bisogna spostare anche l'offerta dell'Omer di Orzo, perchè la distanza di 50 è fra le due offerte di primizie. Va ricordato anche che offrire le primizie significava poter iniziare ad utilizzare i nuovi raccolti: finchè non avvenivano le offerte non si poteva inziare a consumare i raccolti.

Questo è quello che capisco io.

P.S. da qualche parte fra la cinquantina di pagine in cui ho cercato, ho trovato che i sadducei erano agricoltori e latifondisti e volevano più giorni a disposizione (non ho capito se 'per' o 'prima di iniziare' la mietitura del grano, e preferivano spostare in avanti la data per questo).

I rabbini mi pare che c'entrino molto poco e che ereditino piuttosto passivamente la posizione farisaica.
I sadducei dalla distruzione del Tempio hanno avuto la peggio e non esistono più.
Ultima modifica di AEnim il mercoledì 22 marzo 2023, 22:58, modificato 2 volte in totale.
AndreaC

Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da AndreaC »

Tiger ha scritto: mercoledì 22 marzo 2023, 22:14
AndreaC, per me ti puoi sentire ciò che vuoi non mi interessa. Ognuno è libero di scegliere cosa vuole seguire.
Però, non credo che tu abbia sempre osservato queste festività , altrimenti non staresti ancora a indagare le date esatte per come osservarele. Una curiosità: perché hai scritto YHUH e non YHWH ?

Ciao di nuovo Tiger , io sono certo che PESÀCH comincia la sera del 4 di aprile. SHAVUÒT la sera del 25 di maggio.... però mi piace indagare , perché anche tra ebrei ci sono divisioni...

Costantino ci ha sostituito lo Shabbàt, con la domenica del dio sole....poi la pesàch sempre con la domenica, ora anche shavuot con la domenica ? :-O Non è così....
Esiste un calendario lunare come dice Gianni ma non è quello che seguono gli ebrei....in quanto al nome YHUH c'è una cartella già aperta .....Gianni lì ha dato una buona risposta..
Shalom
chelaveritàtrionfi
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ok Gianni, un pezzettino per volta. Parto direttamente dal punto in questione (ho fatto copia ed incolla dal tuo studio e spero di aver copiato bene i termini ebraici):
Lv 23:15,16: “Dall'indomani del sabato, dal giorno che avrete portato l'offerta agitata del fascio di spighe, conterete sette settimane intere. Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato”.

In Lv 23:15 si dice “dall'indomani del sabato, dal giorno che avrete portato l'offerta agitata del fascio di spighe”, chi non comprende bene intende questo “sabato” come il primo giorno della festa degli Azzimi ovvero il 15 nissàn. Partendo da questo presupposto sbagliato, “l'indomani del sabato” è considerato il 16 nissàn, giorno da cui far partire il conteggio, facendolo terminare 50 giorni dopo ovvero il 6 sivàn

Ciò a cui non presta attenzione chi interpreta così, è che la parola “sabato” usata in Lv 23:15 è diversa da quella che la Bibbia usa per il sabato delle Feste.

Sabato settimanale. È comandato di osservarlo in Es 20:8 (secondo Comandamento). La parola originale del testo biblico è הַשַּׁבָּ֔ (shabàt), numero Strong 7676.

Sabato giorno festivo, non necessariamente coincidente con il sabato settimanale. In Lv 23:27-32 si legge: “Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno delle espiazioni . . . Sarà per voi un sabato, giorno di completo riposo”. Il 10 di tishrìy (“settimo mese” del calendario biblico, corrispondente al nostro settembre-ottobre) poteva ovviamente cadere in qualsiasi giorno della settimana. Doveva comunque essere considerato “sabato”. La parola originale del testo biblico è שַׁבָּת֥וֹן (shabatòn), numero Strong 7677.
Per la parte tecnica faccio fatica perché si tratta di termini ebraici, quindi mi scuso per gli errori ma faccio uso della concordanza. Ho visto che questo tuo studio è collagato ad una lezione precedente che parla dell'offerta del covone.Ora la leggo.

Da ciò che spieghi nello studio in questione, il termine usato qui שַׁבַּ֨ת (shabàt), è un sabato settimanale mentre in Lev 23:27-32 שַׁבָּת֥וֹן (shabatòn), è inteso come un sabato giorno festivo.

In Lev 23:11 abbiamo: מִֽמָּחֳרַת֙ (mim•mā•ḥo•raṯ) הַשַּׁבָּ֔ת (haš•šab•bāṯ) Strong's 7676: mimmachorat ha-shabbat: all’indomani del sabato.
https://biblehub.com/leviticus/23-11.htm

In Lev 23:15 abbiamo: , מִמָּחֳרַ֣ת (mim•mā•ḥo•raṯ) שַׁבָּת֖וֹת (šab•bā•ṯō•wṯ) Strong's 7676: mimmachorat shabatòn: all’indomani del sabato (sulla concordanza questo termine shabatòn è tradotto anche come sabatissimo)
https://biblehub.com/leviticus/23-15.htm
(nota: pare che ci sia un errore sul numero di strong che per shabatòn è 7677)
https://biblehub.com/hebrew/7677.htm

In Levitico 23:32 leggo: שַׁבַּ֨ת (šab•baṯ) Strong's 7676: sabato שַׁבָּת֥וֹן (šab•bā•ṯō•wn) Strong's 7677: ---tradotto con riposo sabatico - sabato di completo riposo...

e שַׁבַּתְּכֶֽם׃ (šab•bat•tə•ḵem) Strong's 7676: il tuo Shabbàt - il tuo sabato -
https://biblehub.com/leviticus/23-32.htm

Il passo che interessa è Levitico 23:15,16 : “Dall'indomani del sabato (sabatissimo?), מִמָּחֳרַ֣ת (mim•mā•ḥo•raṯ) שַׁבָּת֖וֹת (šab•bā•ṯō•wṯ) Strong's 7676 dal giorno che avrete portato l'offerta agitata del fascio di spighe, conterete sette settimane intere שֶׁ֥בַע (še•ḇa') תְּמִימֹ֥ת (tə•mî•mōṯ) הַשַּׁבָּ֔ת (haš•šab•bāṯ) Strong's 7676: (sette interi sabati). Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato”. הַשְּׁבִיעִ֔ת (haš•šə•ḇî•'iṯ) הַשַּׁבָּת֙ (haš•šab•bāṯ) Strong's 7676
https://biblehub.com/leviticus/23-15.htm
https://biblehub.com/leviticus/23-16.htm

Analizzando interamente la parte del capitolo 23 di Levitico che interessa, leggiamo:
Levitico 23:10-16 (NR)
10 “Parla ai figli d'Israele, e di' loro: 'Quando sarete entrati nel paese che io vi do e ne mieterete la raccolta, porterete al sacerdote un fascio di spighe, come primizia della vostra raccolta; 11 e il sacerdote agiterà il fascio di spighe davanti all'Eterno, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote lo agiterà il giorno dopo il sabato. 12 Il giorno che agiterete il fascio di spighe, offrirete un agnello di un anno, che sia senza difetto, come olocausto all'Eterno. 13 L'oblazione che l'accompagna sarà di due decimi di efa di fior di farina intrisa con olio, come sacrificio mediante il fuoco, di odore soave all'Eterno; la libazione sarà di un quarto di hin di vino. 14 Non mangerete pane, né grano arrostito, né spighe fresche, fino a quel giorno, fino a che abbiate portato l'offerta al vostro Dio. È una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 15 Dall'indomani del sabato, dal giorno che avrete portato il fascio di spighe dell'offerta agitata, conterete sette settimane intere. 16 Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato, e offrirete all'Eterno una nuova oblazione.
E l’episodio è raccontato anche in:
Giosuè 5:10-12 (NR):
I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sulla sera, nelle pianure di Gerico. 11 E il giorno dopo la Pasqua, in quel preciso giorno, mangiarono dei prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito. 12 E la manna cessò il giorno dopo che mangiarono dei prodotti del paese; e i figli d'Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, del frutto del paese di Canaan.
Mettendo a confronto i passi, pare che si tratti di uno shabbàt festivo e non quello settimanale:

“E il giorno dopo la Pasqua, in quel preciso giorno, mangiarono dei prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito” Giosuè 5:11

“Non mangerete pane, né grano arrostito, né spighe fresche, fino a quel giorno, fino a che abbiate portato l'offerta al vostro Dio” Levitico 23:14

--------------------

I testi extra biblici danno indicazioni opposte: gli scritti enochici danno ragione alla tua spiegazione, così come i Karaiti che facevano cadere la festa nel giorno corrispondente alla nostra domenica e mi pare anche i Sadducei. Giuseppe Flavio non si capisce (indagherò meglio), poichè in Antichità Giudaiche XIII, 249-253 scrive che il re Antioco fu costretto a stare fermo per due giorni a causa di una festività ebraica ed il suo alleato Giovanni Ircano non poteva spostarsi per motivi legati alla festa:

ἐνέστη γὰρ ἡ πεντηκοστὴ ἑορτὴ μετὰ τὸ σάββατον,

“cadde la festa di Pentecoste seguita proprio dal sabato” (Moraldi),

“that festival, which we call Pentecost, did then fall out to be the next day to the Sabbath”
quella festa, che noi chiamiamo Pentecoste, cadde allora per essere il giorno successivo al sabato” (Whiston),


“era allora la festa di Pentecoste, che cadde dopo il Sabato” (Angiolini),

Si tratta di due giorni consecutivi di festa, due sabati, di cui uno è il primo giorno che comincia con la Pasqua ed il secondo il sabato settimanale. Il termine “ἐνέστη” ariosto indicativo, indicherebbe che quell’evento accadde quella volta e non era una regola.

Li cito sicuramente per curiosità e per mostrare che anche in passato vi erano delle discussioni a riguardo.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

AndreaC ha scritto: mercoledì 22 marzo 2023, 22:57 Costantino ci ha sostituito lo Shabbàt, .....YHUH c'è una cartella già aperta .....
Andrea, dai lascia stare il kung fu e Costantino altrimenti devo "riprocedere" :-( . Tu che sei bravo col calendario di Enoch dovresti sapere che quella festa, lì corrisponde alla nostra domenica.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da AEnim »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 22 marzo 2023, 23:45 Il passo che interessa è Levitico 23:15,16
Visto che sei stato così bravo ... Rav. Arbib dice che i passi sono due:
in uno si parla di contare i giorni, nell'altro si parla di contare le settimane.
Sai quale è l'altro passo? Se no mi tocca riascoltare un'ora di video.
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

AEnim ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 0:16
chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 22 marzo 2023, 23:45 Il passo che interessa è Levitico 23:15,16
Visto che sei stato così bravo ... Rav. Arbib dice che i passi sono due:
in uno si parla di contare i giorni, nell'altro si parla di contare le settimane.
Sai quale è l'altro passo? Se no mi tocca riascoltare un'ora di video.
Il video del Rav che hai citato mi pare di averlo ascoltato proprio oggi mentre ero in bus. Credo che devi andare dal minuto 25 :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da AEnim »

chelaveritàtrionfi ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 0:23 Il video del Rav che hai citato mi pare di averlo ascoltato proprio oggi mentre ero in bus. Credo che devi andare dal minuto 25 :-)
Che fai, mi copi? :d
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

AEnim ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 0:28
chelaveritàtrionfi ha scritto: giovedì 23 marzo 2023, 0:23 Il video del Rav che hai citato mi pare di averlo ascoltato proprio oggi mentre ero in bus. Credo che devi andare dal minuto 25 :-)
Che fai, mi copi? :d
Non potendo leggere a volte ascolto qualche video. Ma alle interpretazioni preferisco sempre farmi i conti e ragionare :-) . Dal minuto 10 parla del secondo giorno di Pesach scritto in maniera strana...
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Re: שָׁבֻעֹת (shavuòt

Messaggio da Gianni »

AndreaC, per essere precisi, nell’attuare calendario ebraico è così:

mercoledì 5 aprile Èrev Pèssakh
giovedì 6 Pèssakh giorno 1
poi fino a giovedì 13 che è Pèssakh giorno 8

giovedì 25 maggio Èrev Shavuòt
venerdì 26 Shavuòt giorno 1
sabato 27 Shavuòt giorno 2

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Tiger, mi chiedi se posso evitare di criticare le tradizioni delle altre religioni, ma poi scrivi: “Qui non dovrebbero interessare le tradizioni”. Non è questa tua una critica velata, anche se forse non intenzionale?
Io ho semplicemente risposto alla domanda postami da AndreaC il 22 marzo 2023, ore 18:10: “… forse gli ebrei non seguono il calendario lunare?”.

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Cara Maria Grazia, la Cena del Signore è esattamente 24 ore prima della cena pasquale, ovvero dopo il tramonto di lunedì 3 aprile, quando si entra nel 14 di nissàn.
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AEnim, sono rimasto impressionato e scosso da queste tue parole: “Le feste sono scritte nella Torah ma in realtà sono decise dall'uomo, che stabilisce quando capita il capo mese e di conseguenza cadono le feste”.
Se ho capito bene, citi da Rav Arbib. È quantomeno strano, per usare un eufemismo, che si riconosca che “le feste sono scritte nella Torah” e poi si affermi che “sono decise dall'uomo”, il quale addirittura “stabilisce quando capita il capo mese”. Ho una domanda: come può decidere l’uomo quando cade il novilunio?! Così si va addirittura oltre il noto proverbio popolare che dice che “l’uomo propone e Dio dispone”, perché in tal caso Dio dispone e l’uomo ridispone diversamente. Poi leggo: “Lo Shabbat invece non è azione umana perché esiste dalla creazione”. E anche qui ho una domanda: come si fa a sapere quando è sabato? In Egitto, durante la schiavitù, gli ebrei non poterono osservare il sabato e probabilmente ne persero anche il conteggio, tanto che dopo la liberazione Mosè dovette dire al popolo ebraico: “Questo è quello che ha detto il Signore: «Domani è un giorno solenne di riposo: un sabato sacro al Signore»” (Es 16:23). Da allora non si è più perso il conteggio. Che il sabato esista dalla creazione è un’ovvietà. Sapere quando cade è altro: si sa perché lo ha rivelato Dio a Mosè. Per le Feste stabilite dalla Toràh è la stessa cosa: è Dio che stabilisce i giorni in cui osservarle, altro che “decise dall'uomo”!
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Naza, riporto Levitico 23:15,16 (NR) da te citato e inserendo i termini ebraici:
“Dall'indomani del sabato [shabbàt], dal giorno che avrete portato il fascio di spighe dell'offerta agitata, conterete sette settimane intere. Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato [shabbàt]”.
Ora faccio una domanda: se “l'indomani del sabato [shabbàt]” sarebbe il giorno dopo uno shabbat non settimanale, “l'indomani del settimo sabato [shabbàt]” non dovrebbe pure essere uno shabbat non settimanale? E di questi shabbàt non settimanali ce ne sarebbero sette?
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