Riflessioni Bibliche
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Re: Riflessioni Bibliche
Ma non si tratta di ignorare utenti. Ognuno risponde ai post che vuole e se lo ritiene utile. Certamente ci sono argomenti che entrano in una ruota, in un cerchio senza uscita.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Re: Riflessioni Bibliche
Perché chiudere, non siamo noi a decidere, se mai Gianni che paga di tasca sua i diritti del web, siamo disposti a leggere chiunque, ma quando si cerca di piegare significati e parole a proprio vantaggio per sostenere tesi bislacche allora le cose non vano bene e non ci possiamo fare niente, affermazioni non sostenute dai testi ebraici e greci non si possono ignorare e neanche cancellare, ma la cosa certa che le infinite ripetizioni iniziando dalle quote quando si potrebbe farne a meno rendono difficile una risposta.
Come si può rispondere a queste affermazioni:
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Noiman
Come si può rispondere a queste affermazioni:
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Da dove incominciare…..è un problema enorme che devi affrontare:
figlio di elohim equivale ad elohim. Lo dice Yeshua citando il salmo 82,6 in Giovanni 10. Non c'è alcun problema nel farsi un figlio di elohim ossia un elohim, ma "figlio di elohim" (cioè elohim) combinato con monogenes (yachid) significa "unico elohim" o se preferisci "unico e solo elohim per importanza". Però l'unico elohim per importanza non può essere che Yhwh perché anche Yhwh è un elohim rientrante nel genere degli elohim. Ecco perché Giovanni 5,18 dice che la sua figliolanza unica divina equivaleva a farsi uguale ad elohim. Troviamo questa equivalenza anche nelle due varianti testuali di Giovanni 1,18 (monogenos figlio e monogenos theos).
Noiman
- Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche
Sento il bisogno di dirvi qualcosa , qui' tutti siamo stati accusati di essere religiosi , Gianni.,io , Animasalvata , Luigi , anche Noiman perché l ebraismo per alcuni è anch'essa una religione , ma a nessuno e' venuto in mente che ciò che esprimiamo e' il nostro pensiero ,la nostra idea , che si sia formata attraverso l'educazione familiare o scolastica o con altre esperienze comunque esprimiamo infine ciò che siamo , e non è bello sentirsi dire continuamente che siamo religiosi come se non avessimo del nostro . Sono convinta che chi scrive qui' scrive il suo pensiero , la sua idea , e il fatto che faccia domande denota che vuole mettersi in discussione ed è pronto a recepire dell'altro . Se mi faccio un'idea di un utente negativa non la scrivo ma provo a costruire a edificare e non abbattere ,non dobbiamo annullarci l'uno con l'altro è questo il vero nostro insuccesso . Perché da questo momento in poi non proviamo prima a chiederci cosa proverà l'altra persona e se fosse scritto a me come mi sentirei ? Voi sapete che io ho sbagliato per prima avvolte , cerchiamo di fare attenzione ok? E infine vorrei dirvi che siate certi che ognuno di voi lascia un'impronta di se' , chi si occupa di spiritualità e' già di se' una persona speciale , desidero continuare a leggervi tutti .
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Re: Riflessioni Bibliche
Cara Maria Grazia, qui chiunque è stato comunque accusato di qualcosa, non solo i nomi che hai fatto. Che soluzioni abbiamo? Far pentire ancora una volta Gianni di avere aperto il forum...oppure cercare di stare in questa piccola comunità di studio dove ognuno può dare qualcosa?
Per come la vedo io, la soluzione è passare prima per la didattica, mettendo in conto che non si deve trovare per forza ciò che vogliamo leggere.
Il medico aveva prescritto a mio nonno di assumere medicine alle ore 20:00. Mio nonno era all'antica e per lui le 20:00 erano comunque le 8:00. Finì che quelle medicine furono prese alle 8 del mattino piuttosto che alle 8 di sera. Possiamo anche scambiare un'orata da un'occhiata (due tipi di pesce), ma una melanzana con un peperone inizia ad essere difficile.
Per come la vedo io, la soluzione è passare prima per la didattica, mettendo in conto che non si deve trovare per forza ciò che vogliamo leggere.
Il medico aveva prescritto a mio nonno di assumere medicine alle ore 20:00. Mio nonno era all'antica e per lui le 20:00 erano comunque le 8:00. Finì che quelle medicine furono prese alle 8 del mattino piuttosto che alle 8 di sera. Possiamo anche scambiare un'orata da un'occhiata (due tipi di pesce), ma una melanzana con un peperone inizia ad essere difficile.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Riflessioni Bibliche
Comunque dopo lo sfogo, torniamo in tema. A parte i commenti sul termine "Elohim" e la parte evidenziata da Noiman .. forse il figlio di Elohim sarà un Elohim .... ma non l'Elohim... come io sono figlio di mio padre ma non sono mio padre... va beh.. avete parlato di inchinarsi. Vi può essere utile (forse) sapere che la genuflessione già nell'antichità era considerata una forma di rispetto nei confronti di qualcuno ritenuto importante, anche sottomissione e umiltà non solo verso divinità ma anche verso re (per esempio babilonesi ecc..). Alessandro Magno introdusse questo gesto nel protocollo della sua corte e non era comunque una preghiera con le ginocchia flesse per lungo tempo. Considerare poi divinità i re umani non era di certo considerarli gli stessi dèi celesti, piuttosto la massima autorità tra gli umani. Vespasiano prima di morire esclamò "«Purtroppo temo che mi stia trasformando in un Dio» ("Vae, puto deus fio" ). - Sventonio "Vita di Vespasiano", 23.
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- Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche
[quote=noiman post_id=81446 time=1678045257 user_id=129
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Noiman
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Caro Noiman dalle vocali se necessario , prova caro Noiman a iniziare da qui' .
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Da dove incominciare…..è un problema enorme che devi affrontare:
figlio di elohim equivale ad elohim. Lo dice Yeshua citando il salmo 82,6 in Giovanni 10. Non c'è alcun problema nel farsi un figlio di elohim ossia un elohim, ma "figlio di elohim" (cioè elohim) combinato con monogenes (yachid) significa "unico elohim" o se preferisci "unico e solo elohim per importanza". Però l'unico elohim per importanza non può essere che Yhwh perché anche Yhwh è un elohim rientrante nel genere degli elohim. Ecco perché Giovanni 5,18 dice che la sua figliolanza unica divina equivaleva a farsi uguale ad elohim. Troviamo questa equivalenza anche nelle due varianti testuali di Giovanni 1,18 (monogenos figlio e monogenos theos).
Noiman
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Caro Noiman dalle vocali se necessario , prova caro Noiman a iniziare da qui' .
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Re: Riflessioni Bibliche
Noimam , togli la scarpa dal tuo piede forse Giosuè intendeva cedere il diritto di comando per darlo al capo dell'esercito dellEterno ?noiman ha scritto: ↑domenica 5 marzo 2023, 17:49 Maria Grazia, non ho detto che Yehoshua’ non si prostrò, ma ho scritto che Moshè non si prostrò, la traduzione sbagliata, c’è scritto Shal na’alcha meàl raglechà, “ togli la scarpa dal tuo piede”, l’agiografo intendeva con queste parole qualche cosa, e non è un errore testuale
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Re: Riflessioni Bibliche
Buon giorno Naza e a tutti , Tu scrivi , forse un figlio di Eloim sarà un Eloim ma non L'Eloim , come io sono figlio di mio padre ma non mio padre , osservazione interessante e logica trovo. Poi altra cosa interessante che citi : considerare poi divinità i re umani non era di certo considerarli gli stessi dei celesti . Questo è anch'esso logico . Vediamo cosa ne pensano gli altri . Grazie Nazachelaveritàtrionfi ha scritto: ↑domenica 5 marzo 2023, 22:06 Comunque dopo lo sfogo, torniamo in tema. A parte i commenti sul termine "Elohim" e la parte evidenziata da Noiman .. forse il figlio di Elohim sarà un Elohim .... ma non l'Elohim... come io sono figlio di mio padre ma non sono mio padre... va beh.. avete parlato di inchinarsi. Vi può essere utile (forse) sapere che la genuflessione già nell'antichità era considerata una forma di rispetto nei confronti di qualcuno ritenuto importante, anche sottomissione e umiltà non solo verso divinità ma anche verso re (per esempio babilonesi ecc..). Alessandro Magno introdusse questo gesto nel protocollo della sua corte e non era comunque una preghiera con le ginocchia flesse per lungo tempo. Considerare poi divinità i re umani non era di certo considerarli gli stessi dèi celesti, piuttosto la massima autorità tra gli umani. Vespasiano prima di morire esclamò "«Purtroppo temo che mi stia trasformando in un Dio» ("Vae, puto deus fio" ). - Sventonio "Vita di Vespasiano", 23.
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Re: Riflessioni Bibliche
Nella vita di Apollonio di Tiana, scritta da Filostrato nel III secolo dopo Cristo, un filosofo indiano di nome Iarcas dice che lui e i suoi amici seguaci erano divini, dei, perché "siamo uomini buoni".
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Re: Riflessioni Bibliche
A volte scrivi commenti che faccio fatica a capire e a cosa ti riferisci. Non porti mai fonti o risultati di indagini anche quando sono evidenti avvenimenti storici da consultare.speculator2 ha scritto: ↑lunedì 6 marzo 2023, 12:09 Nella vita di Apollonio di Tiana, scritta da Filostrato nel III secolo dopo Cristo, un filosofo indiano di nome Iarcas dice che lui e i suoi amici seguaci erano divini, dei, perché "siamo uomini buoni".
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