Riflessioni Bibliche

chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira ha scritto: giovedì 6 ottobre 2022, 9:41
Io capisco perfettamente il tuo metodo poiché anche io avevo lo stesso approccio.
Poi qualcosa è cambiato, non so se riuscirò a spiegare in che modo.
Senza offesa, il mio metodo è appunto il mio così come il mio approccio :-) . Certamente include la didattica, ma anche in questo caso ci sono nette differenze su come essa venga usata. Questo è un forum di biblistica ed è normale che punto molto al metodo letterale/didattico e non è errato. Per il resto, ognuno di noi ha fatto determinati percorsi, letto e studiato testi di vario genere... quindi non è che si possa parlare di metodo universale.

Per comprendere quello che c'è scritto questo è il metodo. Didattica. Perchè? Appunto perchè sono scritture tra l'altro ricopiate nel tempo, selezionate e tradotte. Poi, per interpretare correttamente i significati occorre "conoscenza". Non solo della lingua ma di tutta una serie di elementi che spaziano tra la filosofia antica alle evoluzioni delle ideologie nella storia, simboli ecc. Molto spesso il primo significato è esattamente quello che viene fuori semplicemente leggendo, senza fare i salti mortali. C'è metodo e metodo. C'è il metodo aggregato al velo religioso o all'interpretazione personale. Almeno uno di questi lo abbiamo tutti, chi più chi meno. Ma appunto è l'intento che fa la differenza. Chi è aperto magari man mano che scopre cose nuove, cambia alcune concezioni. Altri rimangono statici.

Possiamo individuare anche una psicologia biblica e persino dire (secondo il linguaggio moderno) che Yeshùa utilizzava bene la PNL (programmazione neuro linguistica) analizzando i discorsi descritti nei vangeli. Molti ci vedono anche concetti metafisici. I significati spirituali sono frutto di un'insieme di altri elementi tra cui l'intuizione e capacità personali, le esperienze di chi ha studiato prima di noi e le loro intuizioni. Possiamo anche dire "l'ascolto dell'io interiore", "della guida interiore", della "guida dello Spirito , "la relazione col divino" o quello che vuoi. Alla fine possiamo parlare di verità biblica a cui si arriva per via didattica (principalemente) e verità universali... ciò che serve nella vita. Che ci sia un percorso spirituale è un atto di fede e può essere visto in diversi modi e seguendo diverse vie. Non sto dicendo che non è così, perchè per il credente è così. Sto dicendo solo che se ci approcciamo alla spiritualità con la didattica diventa tutto ipotizzabile e contestabile. Su questo ti do ragione. Ma appena sopra ho cercato di spiegare la differenza.

Ecco perchè sto dicendo che l'approccio didattico alla scrittura è sempre corretto. L'approccio spirituale è personale. L'errore è comprendere male il testo e quindi alterare l'approccio spirituale.

Partirei dalla frase dei Saggi " un uomo studia dove il cuore desidera" ( cito a memoria).
Il punto è questo, mi chiedi "se voglio" fare una ricerca storica, riassumendo a parole mie.. ti rispondo con un'altra citazione dal telefilm Friends. :d
Phoebe: " Mi piacerebbe molto, ma non mi va!"
A parte gli scherzi, io non sento più nel mio cuore il desiderio di scavare tutte le possibili variabili di un argomento.
Bene. Rispetto ciò che dici. La strada che hai scelto nessuno te la nega e non sarò di certo io a dire se è giusta o sbagliata. Ma non possiamo dire nemmeno ":
Io capisco perfettamente il tuo metodo poiché anche io avevo lo stesso approccio.
Poi qualcosa è cambiato, non so se riuscirò a spiegare in che modo.
perchè ciò sottointende che questo metodo (che tu supponi essere mio) è sbagliato perchè a te ha portato a cambiare strada e magari col tempo la stessa cosa capiterà a me (o noi). Quindi dovresti dire che il tuo :-) :-) metodo non era corretto per te :-) e ti sei sentita di cambiare. Chi ti legge può pensare che la Bibbia con te ha fallito e quindi cambiare strada. Tu hai scelto la Cabala, altri sceglieranno la gnosi e l'esoterismo.. correnti che anche alla Bibbia fanno riferimento su alcuni concetti, ma a modo loro.


In questo caso non ho nulla da dire. Solamente, specifico, che se si fa comunque riferimento al testo biblico e leggo letteralmente che Yeshùa spezzò il pane... e mi viene detto da altri ambienti che non era pane ma un tubero, ovviamente contesto perchè è chiaramente scritto così. O no? Cosa diversa è l'interpretazione. Non sempre ciò che è scritto va preso alla lettera. PEr esempio in Eden non c'era il serpente parlante. Tante storie probabilmente non sono nemmeno reali. Ciò che conta è il messaggio, l'insegnamento. Tra l'altro si dice Toràh, giusto?

Questo forse perché alla Kabbalah non sono arrivata con la logica o con la ragione, ma grazie ad una sensazione interiore di " rivelazione ".
Per questo io non ho scritto qui sul forum per "convincere " razionalmente che questo approccio è la verità. Il mio intento è solo quello di aiutare chi è nella mia stessa situazione a riconoscere in sè stesso la medesima rivelazione.
In altre parole, se qualcuno si trova in crisi perché non trova più un senso in quello che studia o vive, spero che la lettura della mia esperienza lo possa aiutare in qualche modo.
Io non ho bisogno in questo momento di una dimostrazione razionale che Baal HaSulam sia davvero kabbalista secondo il lignaggio così come viene affermato.
Qui è una questione di fede ed è una scelta personale.
" Non c'è coercizione nella spiritualità ".
Infine c'è anche una motivazione "kabbalista " al fatto che preferisco indicare le fonti del Rabash e del Baal HaSulam piuttosto che proporre una mia interpretazione.
Lo studio delle loro opere, compiuto con la giusta intenzione, attira la Luce che riforma. Questo insegna il Baal HaSulam, nella cartella
Kabbalah avevo postato anche l'articolo in questione.
Una mia interpretazione invece non attira nessuna Luce, per ora ;)
A me va benissimo. Ti ho sempre detto che mi fa piacere che intervieni anche nelle discussioni quando si tratta di tirare fuori dei significati. Va bene anche che riporti la spiegazione dei tuoi maestri. Il fatto di indagare, può essere visto come una via che può sviare, demoralizzare, troppo complicata, impegnativa... non di interesse o quello che vuoi, però è anche giusto sapere dove ha origine ciò che si studia. Io mi sono messo a cercare l'origine della Bibbia ed ho trovato delle risposte fino ad un certo punto, nel bene e nel male. E' anche un fidarsi di chi ha scritto certamente. Ma è sempre così. ciò che non dovrebbe essere così è invece l'affidarsi totalmente ad un autore o più autori e non principalmente a se stessi, alla guida interiore. Molto spesso si parla di guida dello Spirito ecc.. però noto che alcuni chiacchierano e basta. Questo metodo può sembrare ..fidarsi solo se la fonte è attendibile e dimostrabile. No, non è così. Serve a prendere atto di ciò che si studia e della direzione. Poi applicando nella propria vita ciò che si impara, farà la differenza. Ciò in cui si crede deve essere vero e deve avere comunque un qualche riscontro, non un ritorno, ma un riscontro.. anche la sola sensazione di benessere. Così la vedo io.


Può anche essere frutto della guida interiore la ricerca o ampliare la conoscenza. Nell'antichità c'erano i Sapienti da non confondere con i "sapienti capi dei popoli" che erano dotti su certi temi sociali ecc.. e quindi criticati. I Sapienti erano coloro che avevano raggiunto una conoscenza più elevata degli altri. La differenza stava per come veniva usata.

Anche la conoscenza della Qabbalah può essere usata nel bene e nel male ..e comunque attinge alle conoscenze antiche.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Mi viene in mente un esempio. Utilizzando lo stesso metodo (a tuo modo di vedere) :-) le mie conclusioni su alcuni argomenti differiscono totalmente da quelle a cui sono pervenuti tanti altri, compresi emeriti studiosi (alcuni). Per esempio sulle profezie. Sebbene la profezia biblica esiste, intesa come anticipazione di eventi futuri, metto in dubbio certe intepretazioni sulle previsioni di un futuro diretto ..specialmente quando così piene di dettagli. Oppure in alcuni contesti, quando letteralmente si sta parlando di un evento specifico, e invece si fa dire ai versetti che ci si riferisce a eventi migliaia di anni avanti. Ne avrei cose da far notare .... in tema di riflessioni bibliche. Ecco perchè il tuo metodo non poteva essere come il mio, in questo senso. Per via del risultato. Ed in base al risultato cambia una determinata visione, anche per un percorso spirituale. E' più facile affidarsi ad altre correnti in questo caso. Non che questo sia sbagliato nella propria vita (ognuno fa le sue scelte) ma sicuramente si esce da quel binario biblico.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Non mi sento molto bene, perciò ti risponderò un pezzo alla volta.
In realtà non è vero che io ritengo sbagliato il tuo metodo( che era il mio).
Io ho detto che il mio desiderio non riusciva a trovare una soddisfazione, un conseguimento completo in quel modo.
Come vedi è molto personale, soggettivo e relativo. La kabbalah mi ha offerto tutto ciò e mi ha dato anche una spiegazione che il mio desiderio ha trovato soddisfacente.
È comunque relativo e soggettivo.
Se tu trovi questo conseguimento con il tuo metodo, è quello perfetto e giusto per te.
Non sono in grado (per ora) di affermare se un metodo è perfetto da un punto di vista oggettivo.
chelaveritàtrionfi
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Esatto volevo dire questo. :-)

Ops mi dispiace che non stai bene. In questo periodo sento tanti che non stanno bene. :-\ ..anzi in troppi
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Sì, ho deciso di svenire e sbattere per bene la testa contro il mobile! :YMAPPLAUSE:
Per fortuna ho la testa dura :d
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Da cosa dipende il fatto che un uomo riesca o meno a dare solo con lo scopo di dare?
Se dipende dall'uomo, il concetto di grazia e di unicità di Dio viene meno.
Se dipende da Dio, in che modo possiamo ricevere questo " cuore di carne?"
natzarim
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da natzarim »

Da quello che capisco dal NT la grazia di Yhvh consiste nell'aver annullato, per mezzo di Yeshua il documento ostile che ci condannava nei confronti di Yhvh , documento ostile che non è la Toràh ovviamente, perché quella non può essere annullata.
Il documento ostile se non sbaglio è riferito al fatto che Yhvh per mezzo di Yeshua ha annullato il nostro debito, cioè il peccato, che ci condannava a morte....quindi vivere sotto la grazia non significa che siamo liberi di peccare, ma che siamo stati graziati dalla condanna a morte.
Quindi ora che siamo stati graziati , rispettiamo e osserviamo i comandamenti, la Toràh di Yhvh, altrinenti , siamo scaduti dalla grazia....
Mi sembra che Paolo dica questo
Janira
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Janira »

Chi riesce a donare senza ricevere nulla, non solo materialmente, ma anche emotivamente se non la gioia di compiacere il Creatore, si trova ad uno stato spirituale molto alto, perché è riuscito ad annullare il suo egoismo, cioè la sua inclinazione al male. Ovviamente sempre grazie al Creatore.
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Gianni »

Tiger, hai detto bene: in Gv. 1:14 è detto che il lògos si fece carne e pose per un certo tempo la sua tenda tra di noi.
Hai detto bene: “Si fece carne”, e non s’incarnò come di solito erroneamente si dice.
L’incarnazione non è un’idea biblica. Tu parli di “Iesùs trascendente che si incarna nell'uomo Gesù”. Intanto, per asserirlo devi ipotizzare uno “Iesùs trascendente” e poi ammettere l’incarnazione. Avresti molte difficoltà a trovare appoggi biblici, per non dire poi che il “riscatto corrispondente” non sarebbe più corrispondente ma del tutto sbilanciato. Uno “Iesùs trascendente che si incarna nell'uomo Gesù” non equivarrebbe ad un nuovo Adamo. Dai testi biblici appare esattamente il contrario: l’uomo Yeshùa nasce per volontà di Dio, come Adamo; lui dice e compie solo il lògos di Dio. È l’apice dei profeti, perché in costoro il lògos di Dio era attivo solo quando profetizzavano, ma in Yeshùa era presente costantemente. È dopo essere stato risuscitato da Dio che diventa trascendente.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Riflessioni Bibliche

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Tiger ha scritto: martedì 29 novembre 2022, 12:13



Gianni, mettiamo che sia solo come dici tu, e cioè che il logos sia semplicemente la parola di theos.
Perché poi in Gv. 1,14 è detto che:  quel Logos si fa carne? Di Quale carne sta parlando se non di quella dell'uomo Gesù? È chiaro che il Gesù uomo non era preesistente. Non ti è mai venuto in mente del Ιησου trascendente che si incarna nell'uomo Gesù. E cioè l'io Divino nell'uomo Gesù. Tutto ciò ti sembra astratto? Eppure la scrittura questo sembra dire.
Se posso permettermi Tiger ,una frase chiave e' : Gesù doveva fornire un riscatto corrispondente " Corrispondente ad Adamo . Se Gesù fosse stato più di un Adamo non ci sarebbe stata l'equivalenza , ma uno sbilanciamento .
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