La Kabbalah

Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 4 maggio 2022, 21:41 Quali sono le cose non conseguite ?
Ecco come lo spiega Baal HaSulam

NOMI ASTRATTI

Molti credono che tutte le parole ed i nomi nella saggezza della Kabbalah siano una sorta di nomi astratti. Questo si deve al fatto che essa tratta di Divinità e spiritualità, le quali sono al di sopra di tempo e spazio, dove persino la nostra immaginazione non ha alcuna presa. Per questa ragione, essi hanno deciso che sicuramente questi argomenti parlano solo di nomi astratti o persino di cose più sublimi ed elevate dei nomi astratti, poiché questi argomenti sono completamente e fin dal principio privi di elementi che sono stati immaginati.

Ma questo non è il caso. Al contrario, la Kabbalah usa solo nomi e appellativi che sono concreti e reali. Per i Kabbalisti esiste la regola secondo la quale: “Tutto ciò che non realizziamo, non la definiamo attraverso un nome né con una parola”.

A questo punto dovete sapere che la parola “realizzazione” (in ebraico: Hasaga) implica il livello più alto di comprensione. Deriva dalla frase “che la tua mano raggiungerà” (in ebraico: Ki Tasig Yadcha). Questo significa che prima che qualcosa non sia diventato chiaro senza alcuna ombra di dubbio, come se fosse stretta in un pugno, i Kabbalisti non la considerano come raggiunta, ma come capita, compresa e così via.

https://www.kabbalah.it/libreria/yehuda ... alah/#nomi
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Non so se ho compreso la questione dei nomi che intendi. Ma parlando di nomi, propri o comuni, ciò che ho compreso io è che invece si tende ad attribuire un nome ad una persona specifica e non ad una categoria di persone designate per un compito specifico. Per esempio Mashach è una categoria che deve svolgere un compito. Una categoria di uomini designati comparsi via via nella storia. Il termine dovrebbe essere quindi applicato all'uomo dell'epoca di riferimento. Poi, applicando la conoscenza, intuiamo che il termine prefigura colui che assume il compito nella dimensione superiore. Così un regno non è più terreno, una città non è più terrena ma celeste, ogni elemento simboleggia qualcosa che è buono o qualcosa che è male. La scrittura che fino ad un certo tempo sembrava descrivere eventi accaduti ed adempiuti poi diventa qualcosa di più profondo che implica le cose celesti. Come se ci fosse un incontro tra cielo e terra.

Ma anche prendendo nomi propri. Yeshùa per esempio. Nei testi antichi è tradotto con Giosuè. Nei testi greci con Gesù. Ma è il nome il significato e sempre nel nome è il compito che svolge l'individuo in modalità diverse. Giosuè e Gesù, il cui nome era Yeshùa, ebbero in un certo senso un compito simile ma su due piani diversi. Uno terreno nel piccolo per i singoli, l'altro nel celeste, nel grande, per tutti
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

No, non si tratta solo di nomi propri, ma di qualsiasi definizione venga data da un kabbalista.
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira, ci sono. Avrei argomenti interessanti. Vedo che nessuno partecipa qui. A breve posto qualcosa
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Quando vuoi, sarà un piacere leggere i tuoi commenti.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Ciò dipende dal fatto che una persona sia già qualificata per questo, cioè che tutta la sua ricezione sia in purezza, cioè ricevendo per donare. Quando uno che non è a quel livello impara, i suoi studi di Kabbalah non possono essere in purezza, come è scritto: "E parlerai a tutti i saggi di cuore, che ho riempito di spirito di saggezza"(Es 28:3), cioè il cui cuore è già purificato con lo spirito del Creatore.
Rabash Lettera 1
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ciao Janira. Scrivo qui questa parte. Riguardo a Maschach "unto, consacrato, messia", si può notare che nel testo biblico il termine è applicato a re (anche stranieri): Salmo 132:7 per esempio Davide; 1Re:39 Salomone viene unto dal sacerdote Sadok:
וַיִּמְשַׁ֖ח (way•yim•šaḥ) Strong's 4886: Strofinare con olio, ungere, consacrare, dipingere - 4886. מָשַׁח (mashach)
sacerdoti , per esempio levitico 4:5,6; In Isaia 45:1 è Ciro detto "eletto" il cui termine riporta sempre a mashach.

Yeshùa è detto il "Cristo" ed anche Messia.

Lasciando stare tutti i termini legati alla lingua, qui ci concentriamo sul significato superiore. Yashùa, così come Davide, è riportato come proclamato da Dio sommo sacerdote dell'ordine di Melchìsedek (Ebrei).

OSSERVAZIONI

Melchìsedek era un re e sacerdote del Dio altissimo. (Genesi 14:18; Ebrei 7:1)


Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo (Genesi 14,18).
Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; (Ebrei 7:1)

In Esodo 4:14 Aronne, è il levita. La sua discendenza sarà designata stirpe di sacerdoti (Esodo 28:1)..
Il popolo inizialmente era guidato dai "Giudici" ma chiesero presto un re. Saul fu re e poi Davide. Davide ricoprì importanti cariche. Dopo babilonia non vi furono più re, ma governatori. la stirpe sacerdotale fu ridimensionata ed gli eredi del tempio furono considerati i sadociti (discendenti di Aronne ma figli del sacerdote Sadok amico di Davide). I governatori dell'area giudaica erano subordinati ad un re straniero.
Da Esodo alla nascita del regno di Giudea nel II secolo a.c. il punto centrale era il messia re ed il tempio terreno. COn Yeshùa viene presentato il tempio celeste, il messia celeste ed il regno celeste. Come se cielo e terra si incontrassero. Yeshùa non è solo presentato re di Israele ma anche come sacerdote alla maniera di Melchìedek

Perchè secondo te si presenta questo percorso su re e sacerdoti, sul messia, sul tempio e sul regno?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Secondo la Kabbalah di Baal HaSulam sono forze o stati spirituali che ogni punto nel cuore ( o scintilla divina) deve conseguire per arrivare alla fine della correzione.
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira, nei tuoi studi, ti risultano familiari queste frasi/insegnamenti?

"La scintilla deve svilupparsi; la conoscenza come passaggio dalla scintilla alla vera luce"

"Per ascendere verso l'alto bisogna conoscere se stessi, entrando in Dio denudati da ciò che appartiene alle sfere. Il Padre è silenzio insondabile e la divinizzazione è realizzare in sè l'immagine di Dio. Il silenzio consente la discesa della grazia di Dio".

"Il cuore è anche il mezzo di visione della luce, per cui bisogna guardare in alto con gli occhi del cuore"
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

La scintilla potrebbe essere il punto nel cuore che ogni essere umano ha, ma solo in alcuni si è risvegliato.
Il cuore dell'uomo rappresenta tutti i suoi desideri egoistici, mentre il punto nel cuore è un seme di un desiderio altruistico.
Grazie a questo, possiamo sviluppare con lo studio della Kabbalah una mancanza, un desiderio, un kli per la spiritualità, cioè per ricevere la Luce.
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