Ecco come lo spiega Baal HaSulam
NOMI ASTRATTI
Molti credono che tutte le parole ed i nomi nella saggezza della Kabbalah siano una sorta di nomi astratti. Questo si deve al fatto che essa tratta di Divinità e spiritualità, le quali sono al di sopra di tempo e spazio, dove persino la nostra immaginazione non ha alcuna presa. Per questa ragione, essi hanno deciso che sicuramente questi argomenti parlano solo di nomi astratti o persino di cose più sublimi ed elevate dei nomi astratti, poiché questi argomenti sono completamente e fin dal principio privi di elementi che sono stati immaginati.
Ma questo non è il caso. Al contrario, la Kabbalah usa solo nomi e appellativi che sono concreti e reali. Per i Kabbalisti esiste la regola secondo la quale: “Tutto ciò che non realizziamo, non la definiamo attraverso un nome né con una parola”.
A questo punto dovete sapere che la parola “realizzazione” (in ebraico: Hasaga) implica il livello più alto di comprensione. Deriva dalla frase “che la tua mano raggiungerà” (in ebraico: Ki Tasig Yadcha). Questo significa che prima che qualcosa non sia diventato chiaro senza alcuna ombra di dubbio, come se fosse stretta in un pugno, i Kabbalisti non la considerano come raggiunta, ma come capita, compresa e così via.
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