Per questo abbiamo norme e regole, peer review e organi di controllo.
In ogni caso la 'rassicurazione inversa' che viene dal non-commerciante, ha milioni di altri motivi per non essere onesta altrettanto. Il fatto di non guadagnare su qualcosa (e perchè poi il lavoro utile non dovrebbe dare retribuzione non si capisce) non è una garanzia di maggiore onestà, casomai minor disponibilità di mezzi.
Infatti io metto in dubbio la buona fede no-vax.Si ha la libertà di mettere in dubbio la buona fede altrui o ci si deve inginocchiare muti davanti un ideale di qualsivoglia natura?
La libertà del singolo finisce dove inizia quella dell'altro. Si applica alle malattie infettive. Puoi fare ciò che vuoi finchè non infetti altri.Il libero arbitrio (la scelta) è un dono che Dio ha concesso all'uomo.
Come sopra. Se fosse SOLO il singolo a pagarne le conseguenze andrebbe benissimo. Ognuno è e deve essere libero di suicidarsi come preferisce. Ferme restando sempre le cure se richieste [non condividio il "allora ti paghi le cure da solo" di France, se vogliamo lo trovo poco cristiano, tuttavia è chiaro che qualche limite va posto perchè nessuno è in grado di gravarsi oltre le proprie possibilità].Giusta o sbagliata che sia la scelta non importa. E' il singolo che ne paga le conseguenze, positive o negative, delle proprie scelte.
Il vivere sociale è un compromesso fra la libertà individuale e la res publica, che include la libertà individuale dell'altro.L'imposizione che preclude la libertà individuale ricorda l'avvertimento di Ap.
Non so se 'ricorda' o non 'ricorda', Apocalisse non è inclusa nelle letterature che mi suscitino particolare fascino.
Lo lascio quindi dire a Gianni se c'entra oppure no.
A me l'argomento covid pare molto fuori tema rispetto ai testi tradizionali cristiani o ebraici. Eviterò dunque di proseguirlo.