L'Interpretazione cattolica delle Sacre Scritture

[Sandra]

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[Janira]

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[Gianni]

Cara M. S., lei afferma che “il volersi trincerare nella conoscenza della Scrittura senza aprirsi alla interpretazione della Parola nell’oggi della comunità dei credenti, non isolati e di parte, non rappresenta la volontà di Dio sul messaggio di salvezza che il Cristo ha voluto ribadire”. Io leggo però questa dichiarazione di Yeshùa (o Gesù, se preferisce): “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli”. - Gv 8:31.

Non si tratta quindi di “aprirsi alla interpretazione della Parola nell’oggi della comunità dei credenti”, ma di attenersi ala parola e all’insegnamento di Yeshùa.

Quella che lei chiama eucarestia è chiamata nella Bibbia “cena del Signore”. E le ricordo che nella prima chiesa non esistevano sacerdoti che l’amministrassero.

Lei è libera? Riguardo alla libertà, Yeshùa dichiarò: “Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”. - Gv 8:31,32.

[Janira]

Francesco Massa
Tra la vigna e la croce Dioniso nei discorsi letterari e figurativi cristiani (II–IV secolo)

Che il vino e la vite fornissero una chiave di lettura per avvicinare Dioniso e Yahveh e per interpretarle persino come un’unica divinità, è testimoniato anche da alcuni autori greci e romani della prima età imperiale26. Il caso più noto è quello di Plutarco, il quale in una delle sue Quaestiones conviviales si domanda chi sia il dio degli Ebrei27. Moriagene è il personaggio plutarcheo incaricato di spiegare le ragioni dell’identificazione tra Dioniso e Yahveh

Forse queste idee hanno influenzato successivamente anche l'interpretazione dei simboli della Cena del Signore.

[Janira]

Il ramo d'oro di Frazer

Certo lo sbranare e il divorare dei tori e dei vitelli vivi, sembra sia stato un carattere regolare dei riti dionisiaci. Quando consideriamo la pratica di raffigurare il dio come un toro o con alcuni dei caratteri di quest’animale, la credenza che egli apparisse ai suoi adoratori nei sacri riti sotto forma di toro, o la leggenda che egli fosse stato fatto a pezzi in forma di toro, non possiamo dubitare che nello sbranare e nel divorare un toro vivo nella sua festa, gli adoratori di Dioniso credessero di uccidere il dio, mangiare la sua carne e bere il suo sangue.

[Alen.chorbah]

Questa cartella come al solito a preso il classico andazzo di discussione da salotto.
Per una volta cerchiamo di fare ordine. La cartella si chiama interpretazione cattolica delle scritture, perciò chi vuole esporsi deve prendere UN SOLO argomento alla volta e spiegarlo. Dopo di che si passa ad esaminarlo in tutti isuoi aspetti, lingua dell opera in cui è stata scritta, significati dei termini, contesto storico ambientale ecc....
O si prende questa piega qui o bloccherò questa discussione, grazie.

[Sandra]

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[Janira]

Io chiedo per cortesia invece di lasciare la cartella per chi vorrà continuare la discussione, dato che ci sono anche interventi di altri utenti, non è una cartella personale.

[Sandra]

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[Janira]

Allora chiedo che venga creata una discussione con la stessa intestazione dove poter salvare gli interventi degli altri utenti. Se serve la creo io. Perché posso eccome discutere dei dogmi e delle dottrine cattoliche da un punto di vista biblico.