Su quanto dici:
È possibile che il verbo sia al singolare anche in riferimento alla divinità straniera per analogia col singolare in riferimento a Dio (lo traduco così per chiarezza), visto che sono contrapposti nella stessa frase? Quindi lo scrittore semplicemente usa la stessa costruzione per le due divinità? Perché in Es 32:4, invece, il verbo è al plurale essendo riferito al vitello d'oro (ma è chiaro che vada tradotto al singolare).Nel primo caso abbiamo un plurale intensivo che esalta il potere giuridico legislativo. Questi dei stranieri rappresentavano la base della legislazione dei rispettivi popoli e si attribuivano loro poteri giuridici come avviene generalmente con la religione: vi sono regole da seguire e il il giudizio divino.
Nel secondo caso è un plurale di astrazione cui se assumiamo elohim come dio, andrebbe tradotto con divinità.