significato di Uomo e le leggi che deve seguire

massimo
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significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da massimo »

Salve a tutti...

avevo questa cosa da chiedervi e prendo come esempio un versetto di Deuteronomio...

Deuteronomio 25:1 "Quando degli uomini avranno una lite, andranno in giudizio e saranno giudicati. Sarà data ragione a chi è nel giusto e torto a chi è colpevole."

Quand'è che un ragazzo poteva essere definito "uomo"?

Noi ad esempio possiamo dire che un ragazzo diventa uomo quando supera una certa età...
Anche per gli ebrei era così?

un'altra domanda... quali leggi scritte nella bibbia deve seguire l'uomo?
solo i 10 comandamenti?
o anche altre leggi?

prendo come esempio Deuteronomio 22:28-29:
"28 Quando un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l'afferra e si corica con lei e sono sorpresi, 29 l'uomo che si è coricato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento e lei sarà sua moglie, perché l'ha disonorata; e non potrà mandarla via per tutto il tempo della sua vita."

se un uomo fa questa cosa oggi, per essere perdonato da Dio, deve solo pentirsi e avere fede nel sacrificio di Yeshua?


Secondo la Legge è una vergogna ed un grave peccato avere rapporti con la moglie del proprio padre, no?
era punibile con la morte, no?

Quando il Paolo riprese il peccatore che aveva fatto cose sbagliate con la moglie del padre, perché quel peccatore non venne lapidato?

Grazie in anticipo per i vostri messaggi
massimo
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da massimo »

ciao mimyattio...

scrivi:

"Riguardo al precetto di Dt 22:28,29 ho un bel articolo da linkarti se ti interessa"
certamente, mandamelo pure... questi giorni sto facendo una scorpacciata di nuovi insegnamenti e sto scoprendo nuove cose molto interessanti ;)

scrivi:

"Paolo non applica tale norma ai gentili"
Quale, quella della lapidazione o quella del passo in DT 22:28,29?

scrivi:

"perché e per quali motivi si dovrebbero osservare solo le Dieci Parole? Cioè: c'è qualche differenza tra il Decalogo ed altri comandamenti della Toràh?"
Be, mi metti in una posizione difficile visto che non sono molto istruito su questi argomenti... Non saprei come risponderti sinceramente...

Aspetterò con pazienza un tuo messaggio (e il link ;) ) e quello di Antonio :-)
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bgaluppi
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Massimo, Mattia ti ha già risposto sull'età matura nella società ebraica. Peraltro, anche nel mondo romano valevano il compimento dei 12 e 13 anni di età.
quali leggi scritte nella bibbia deve seguire l'uomo?
Su questo, io e Mattia ci siamo riproposti di fare una ricerca, che prevedo essere lunga e difficile. Bisognerà scandagliare tutte le mitzvot e capire quali sono immutate e quali devono essere rivalutate in seguito a Yeshùa. Indubbiamente, Yeshùa ordinò: “finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.” (Mt 5:18,19). Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che stava parlando innanzitutto ai suoi discepoli, tutti ebrei: “Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a sedere [non certo per parlare alle folle dal pulpito]. I suoi discepoli si accostarono a lui, ed egli, aperta la bocca, insegnava loro dicendo: ...” (Ib. v.1).

È indiscutibile che, per chi crede alla sua morte e resurrezione e alla sua messianicità, l'obbedienza ad ogni minimo comandamento della Torah debba essere “rivista” e “reinterpretata”. Faccio un esempio pratico per non essere frainteso. Dopo aver purificato un lebbroso dalla malattia, “Gesù gli disse: «Guarda di non dirlo a nessuno, ma va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta che Mosè ha prescritto, e ciò serva loro di testimonianza».” (Mt 8:4). Un apostolo non avrebbe certo potuto fare la stessa cosa dopo che il tempio fu distrutto. La purificazione prescritta a cui Yeshùa allude è riportata in Lv 14; Paolo la compie in At 21:26, dimostrando che i discepoli di Yeshùa continuarono ad osservare la Torah come avevano sempre fatto. Ma come si poteva continuare ad obbedire a questo precetto, se il tempio non esisteva più?

Il sacrificio espiatorio di Yeshùa produce una purificazione permanente, non ripetibile, piuttosto esso ci giustifica davanti a Dio. Paolo lo spiega bene: “Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale.” (Rm 12:1). Pertanto, tutti quei precetti che servivano fino ad un certo punto, dopo non servivano più. Ciò non fu perfettamente chiaro agli apostoli e ai discepoli ebrei finché il tempio fu distrutto, dopodiché divenne necessariamente chiaro. Tuttavia, il culto e il sacrificio restano, ma in forma spirituale. Gli stessi israeliti hanno dovuto necessariamente prendere atto del fatto che il sacrificio prescritto dalla Torah doveva essere sostituito dalla preghiera, che è una forma di offerta più elevata. Anche oggi, in Israele, pur esistendo una scuola di pensiero che ritiene sia necessario ricostruire il tempio e ripristinare il sacrificio, altre scuole ritengono che ciò sia compito esclusivo del Messia. Tuttavia, nessuno sa cosa deciderà il Messia: lo ricostruirà e farà fare un salto indietro di duemila anni, dopo che Dio stesso ha voluto che il tempio scomparisse? O forse insegnerà a tutti un modello di obbedienza più spirituale, “in spirito”, togliendo all'uomo il cuore di pietra e dandogliene uno di carne? (Ez 11:19; 36:26). La profezia di Ezechiele sulla ricostruzione del tempio è oscura anche per i più grandi maestri. Ma io credo che se Dio ha consentito che il tempio fosse distrutto, pur avendo comandato di offrire sacrifici in modo perenne, significa che il sacrificio doveva assumere un significato diverso e più profondo.

http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... 451#p51893" onclick="window.open(this.href);return false;

Poi ti rispondo su Paolo.
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Tony
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da Tony »

Buongiorno , seguo anche io perchè sto affrontando questo argomento .Perchè effettivamente si ha un indicazione come quella di Galati 3:13 che "Cristo ci ha riscattati dalla MALEDIZIONE della legge" . Ok ma allora se ci ha riscattati da quel particolare precetto della legge , cioè dall'osservanza "di tutte le cose che sono scritte per metterle in pratica "Dt27:26 cosa dobbiamo osservare e cosa non dobbiamo osservare dalla legge . Come ho scritto nel primo post di Corinti 9:9 effettivamente Paolo prende degli spunti dalla legge , esempio "non metterai la museruola al bue che trebbia" quindi Paolo si rifaceva alla legge ma in che modo e in che senso.
Tony
Ultima modifica di Tony il giovedì 13 settembre 2018, 14:41, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da bgaluppi »

Abbiamo lungamente discusso le parole di Paolo. Lui dice anche che “la legge è santa, e il comandamento è santo, giusto e buono” (Rm 7:12), e 1Gv 3:4 dice che “il peccato è la violazione della legge”. Paolo non dice affatto che non bisogna osservare la legge (lui stesso lo faceva e si definisce irreprensibile osservante), ma dice che la salvezza non è giunta dall'osservanza ma da Dio come grazia, regalo gratuito; ciò non significa che l'uomo graziato possa poi vivere disobbedendo alla legge. Lascerei il tema paolino su legge e salvezza a parte, altrimenti andiamo subito fuori tema.
massimo
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da massimo »

grazie mimymattio...

veramente molto interessante...

anche questa parte

"Pensare di poter applicare la legge del Deuteronomio rigidamente in ogni secolo della storia umana significherebbe promuovere un’assurda ingiustizia"

penso che nel caso di Dt 22:28,29 la cosa sopra citata calza a pennello, e anche altre leggi oggi come oggi sono veramente molto difficili da rispettare o quasi impossibili
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bgaluppi
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da bgaluppi »

Grazie Mattia, è un ottimo testo quello che proponi; si, oggi riflettevo proprio su ciò di cui parlano nel link che hai indicato. Pensiamo solo al matrimonio: una donna, ai tempi di Mosè, non aveva alcun diritto di divorziare dal marito. La Mishnah e il Talmud già mettono in evidenza come nei primi secoli della nostra èra la donna poteva chiedere al tribunale di imporre al marito di formalizzare un ripudio e quindi divorziare da lui, se ne aveva validi motivi. Oggi, in Israele, la donna ha il diritto di divorziare dal marito senza dover chiedere ad alcun tribunale. Per cui, alcuni precetti non possono essere estrapolati dal loro contesto storico e applicati oggi, mentre altri sono sempre validi. Se cogliamo in due o tre la moglie di un nostro amico in flagrante adulterio, cosa facciamo, la lapidiamo perché la Bibbia dice così? Purtroppo, certamente esistono uomini che sarebbero pronti a riapplicare certe leggi anche oggi, nel rispetto della Torah. Ma è davvero questo che Dio vuole? Oppure certe norme sono inscindibilmente legate al periodo storico e culturale in cui furono promulgate?
massimo
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da massimo »

grazie per il messaggio bgaluppi.... penso che hai ragione....

mi viene in mente anche la legge in qui, se appariva la muffa in una parte o in una zona della casa, si dovevano seguire varie norme dettate dalla legge, ma se la muffa non se ne andava dopo aver seguito tutte le norme, quella casa doveva essere distrutta...

io abito in un condominio... non penso che devo buttare giù mezzo palazzo per eliminare le macchie di muffa che sono apparse qualche volta, no?... almeno spero :-?
stella
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da stella »

Non voglio essere invadente ,ma credo che leggere cio' che ha scritto EWA PRINCI puo' anche essere di aiuto a comprendere la muffa di oggi ''spiritualmente pensando ''...

.http://www.illibrodellavita.it/files/ce ... sa_tua.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
Janira
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Re: significato di Uomo e le leggi che deve seguire

Messaggio da Janira »

Riapro questa discussione, anziché aprirne un'altra, per affrontare l'argomento : culto gradito a Dio.
Eb 12:28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo a Dio un culto gradito, con riverenza e timore!

La mia domanda è: da un punto di vista PRATICO, un vero discepolo di Yeshua cosa deve fare per rendere un culto che sia gradito a Dio?
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