Preghiera al Padre o a Yeshua?

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bgaluppi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Comunque, mi pare che ci siamo capiti e siamo tutti d'accordo. Volevo chiedere un cosa a Gianni. È possibile pensare alla formula "in nome di Cristo", o "di Yeshùa il Cristo", che gli apostoli usavano per compiere opere miracolose, come a qualcosa di simile ad un segno biblico, che rendeva presente e reale il potere di Cristo?
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Gianni
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Gianni »

Penso di sì.
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bgaluppi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Immaginavo. :-)
Luigi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Luigi »

Ciao Ragazzi, è un bel po che manco dal forum e prima di postare un commento, do un saluto a tutti voi :-)
Non ho letto tutta la discussione , e se è stato trattato quanto propongo , vogliate indirizzarmi alla pagina.
Riguardo a se è lecito pregare Yeshua, riporto quanto scritto in Atti 9,.., dove Anania in colloquio col Signore risorto, dice :
13Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti quanto male ha fatto ai tuoi fedeli a Gerusalemme. 14Inoltre, qui egli ha l'autorizzazione dei capi dei sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome».

Inoltre a conferma di questa prassi di riunirsi nel Nome del Signore Cristo e LUI invocare, riporto solo quanto recita 1^ Corinti 1, 1 Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, 2alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: 3grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!

Ora atto cultuale o meno, il loro invocare il Signore Cristo, è sinonimo di supplicarLO, pregarLO, farGLI appello...
Dunque era lecito per l'Ekklesia del I° secolo , ed è lecito anche per l'Ekklesia di questi tempi; o sbaglio ?
Ancora un saluto a voi tutti
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Gianni
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Gianni »

Ottima riflessione, Luigi (bentornato!). Suggerisco di riflettere anche su At 7:54-59.
Luigi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Luigi »

Ciao Luigi. Quindi, invocare il nome di qualcuno, secondo te, significa pregarlo? I discepoli si riunivano, nel nome del Messia (cioè per lutorita che Yeshùa aveva dato loro). Mi sembra invece che l'invocare il nome del Messia sia molto correlato alla santificazione, non alla preghiera.
Ciao Mimy
Certo, sennò, quando si legge: chiunque avrà invocato il Nome del Signore "kirios", sarà salvato, cosa significa , se non altro che , pregare ,supplicare, o fare appello al Signore ?
Ciao :-)
Ottima riflessione, Luigi (bentornato!). Suggerisco di riflettere anche su At 7:54-59.
Ciao Gianni, e grazie per il bentornato :-)
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bgaluppi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Luigi, bentornato! Però, la frase che tu riporti si riferisce a Dio, non al Messia, poiché è una citazione dal Tanach:

E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato -At 2:21 (qui Pietro, al v. 16, cita Gioele)

Infatti chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato - Rm 10:13 (citazione da Gioele)

Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato - Gle 2:32

Inoltre, non troverai un singolo versetto in cui gli apostoli e i discepoli preghino in nome di Yeshùa recitando la formula (mentre troverai numerosi casi di battesimo o guarigioni in cui viene pronunciata), tranne quello che cita Gianni (At 7:59), in cui Stefano invoca Yeshùa in punto di morte dicendo “accetta il mio spirito”. Sinceramente, non so spiegare questo versetto, perché sembrerebbe che Stefano preghi Yeshùa al posto di Dio, e ciò è in disaccordo con la Scrittura e con le parole di Yeshùa, che insegna a pregare Dio ed invocare il Suo nome: “Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome”. Devo riflettere su questo versetto. Credo che le parole di Stefano siano dovute al momento estremo che stava vivendo; sotto i colpi delle pietre, egli invoca il suo salvatore, e si rimette a lui (a Yeshùa, a cui è stato dato potere di salvezza e di giudizio).

Yeshùa disse:

Tutte le cose che domanderete in preghiera, se avete fede, le otterrete - Mt 21:22

Qui Yeshùa fa riferimento specifico alla preghiera: αἰτέω ἐν τῇ προσευχῇ, chiedo in preghiera. Il verbo aitèo denota la manifestazione della volontà, "domandare", "pretendere". Yeshùa dice che solo chiedendo in preghiera con fede si riceve (cioè essendo certi che Dio ci ascolta e ci esaudisce, cfr. Mc 11:24).

Invece, in Gv 16:23 è scritto: “In quel giorno non mi rivolgerete alcuna domanda. In verità, in verità vi dico che qualsiasi cosa domanderete al Padre nel mio nome, egli ve la darà.”; qui Yeshùa non parla di "chiedere in preghiera" come in Mt 21:22, ma è ovvio che l'unico modo di rivolgersi a Dio è attraverso la preghiera. E lo ripete al v. 26: “In quel giorno chiederete nel mio nome”. Poi Yeshûa spiega cosa vuol dire "chiedere in suo nome":

“e non vi dico che io pregherò il Padre per voi”

Pregare in nome di Yeshua non significa ricevere la sua mediazione, come si crede. Certi credenti cristiani pregano Yeshùa, perché pensano che lui faccia da mediatore nella preghiera; i cattolici hanno anche altri mediatori. Ma chi ode la preghiera è Dio, e non ha bisogno di un intermediario per udirla. Al v. 27 spiega il significato: “poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio”. La preghiera in nome di Yeshùa denota il pregare dopo aver creduto in lui; la fede nel Messia ci consente di avvicinarci a Dio "in suo nome" (cfr. Eb 4:14-16). Chi prega forte della fede nel Messia, prega in suo nome. Io credo nel Dio di Israele grazie a Yeshùa, dunque quando prego, lo faccio sempre "nel suo nome", ossia in virtù di ciò che Yeshùa rappresenta per me. Che reciti la formula o meno, non penso faccia differenza, perché Dio conosce le profondità del mio cuore.

Dunque, chiedere in nome di Yeshùa non significa invocare Yeshùa al posto di Dio, o dover recitare la frase "in nome di Yeshùa" ogni volta, come se il successo di una preghiera dipendesse da questo. Poiché, se così fosse, chi non prega in nome di Yeshùa non otterrebbe nulla; invece, la Bibbia testimonia che Dio ascolta chi invoca il Suo nome (non quello del Messia). Infatti, nel libro di Atti non si fa mai riferimento alla preghiera in nome di Yeshùa o invocando il suo nome. Si tratta di invocare il Padre forti della fede nel Messia, cioè in virtù del messia.

Secondo me bisogna capire a fondo cosa significhi rivolgerci a Dio in nome di Yeshùa e "invocare" il suo nome. Chi sono "quelli che invocano il nome di Yeshùa"? Un gruppo di persone che prega Yeshùa al posto di Dio? O che vivono la loro vita facendo appello al Messia, cioè credendo in lui e applicando il suo insegnamento? “In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna” (Gv 6:47); “Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato” (Gv 12:44); “ a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome” (Gv 1:12).
Luigi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Luigi »

Inoltre, non troverai un singolo versetto in cui gli apostoli e i discepoli preghino in nome di Yeshùa recitando la formula (mentre troverai numerosi casi di battesimo o guarigioni in cui viene pronunciata), tranne quello che cita Gianni (At 7:59), in cui Stefano invoca Yeshùa in punto di morte dicendo “accetta il mio spirito”. Sinceramente, non so spiegare questo versetto, perché sembrerebbe che Stefano preghi Yeshùa al posto di Dio, e ciò è in disaccordo con la Scrittura e con le parole di Yeshùa, che insegna a pregare Dio ed invocare il Suo nome: “Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome”. Devo riflettere su questo versetto. Credo che le parole di Stefano siano dovute al momento estremo che stava vivendo; sotto i colpi delle pietre, egli invoca il suo salvatore, e si rimette a lui (a Yeshùa, a cui è stato dato potere di salvezza e di giudizio).
Ciao Galuppi, e grazie per i saluti
Sai intendevo entrare nel merito all'invocare, solo per evidenziare che, non si può affermare che quando si invoca il Padre equivale a pregarLO, supplicarLO.., mentre quando viene invocato il Figlio, come in ATTI 9...; 1^ Corinti 1, 2, il significato del termine , lo diamo diverso; sarebbe illogico.
Poi circa Stefano...il passo è riportato nelle scritture ispirate e non certo a caso; ci insegna certamente che è lecito rivolgerci al Figlio come fa Stefano "eppure li vi era anche il Padre" e inoltre credo, che ci danno bene il senso che, spesso abbiamo una concezione semplicistica circa le scritture :-)
Ciao e buona domenica a tutti
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bgaluppi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

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Caro Luigi, però non credi che se fosse lecito pregare il messia, lui stesso avrebbe insegnato a farlo? Invece insegna a pregare Dio nel suo nome. Ma fare ciò significa invocare Dio, o invocare il messia?
Luigi
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Re: Preghiera al Padre o a Yeshua?

Messaggio da Luigi »

Caro Luigi, però non credi che se fosse lecito pregare il messia, lui stesso avrebbe insegnato a farlo? Invece insegna a pregare Dio nel suo nome. Ma fare ciò significa invocare Dio, o invocare il messia?
Ciao Caro
Lui il Maestro e Signore ha insegnato a pregare il Padre , ed anche ha detto :
Venite a me voi tutti che siete aggravati..ed IO vi darò riposo;
colui che viene a me non lo caccerò fuori..

Infatti credo che era ben inteso questo messaggio, visto che tutti coloro che avevano problemi, malattie.., LO cercavano per essere da LUI guariti.
Quindi ecco che non mi stupisce che Stefano e i discepoli che riunitisi nel SUO Nome, LO invocavano.
Ecco perchè dicevo che spesso possiamo avere una visione semplicistica di determinati passi biblici.
Comunque Caro, molti sono i passi della scrittura che recitano che facevano richieste a LUI, durante il Suo Ministerio terreno, e dopo la Sua ascensione, e non si possono ignorare :-)
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