GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

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bgaluppi
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da bgaluppi »

Sandro, ho citato dei versetti della lettera ai Romani che sono attinenti al tema della lettera ai Galati, più specificamente al tema della validità della legge e della fede, e quindi di fede e opere. Potrei citare anche la lettera di Giacomo, a questo proposito, e altre. Le Scritture sono tutte collegate tra loro, perché originano dal pensiero ispirato degli apostoli, che sono un solo corpo il cui capo è Cristo. Che intendi per "letteratura del Nuovo Testamento"?
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

Caro Bgaluppi , tagliamo la testa al toro: ecco una lezione AUDIO di Paolo Ricca della Facoltà Di Teologia Valdese sulla lettera ai Romani:

https://www.youtube.com/watch?v=0jm3FZ1K9oU" onclick="window.open(this.href);return false;
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bgaluppi
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da bgaluppi »

Grazie Sandro, la guarderò molto volentieri. Lunedi vengono ad installarmi internet (speriamo...), dopodiché non avrò problemi ad ascoltare la lezione.
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

PAOLO RICCA dice che i capitoli 9-10-11 (Ponte fra A.T. e N. T.) e  
divide la lettera ai Romani in 6 tappe di un itinerario che abbraccia l'intera lettera:
1° mortificazione dell' Uomo: capitoli 1 - 2
2° giustificazione dell' Uomo:  capitoli 3 - 4 - 5
3° liberazione dell' Uomo   :  capitoli  6 -  7 -  8
4° elezione del cristiano          :   capitoli 10 - 11
5° santificazione del cristiano   : capitoli 12 - 13
6°  la disciplina del cristiano     :  capitoli 14 - 15
 
il capitolo 16  sono saluti.
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

1 Tappa : Mortificazione dell'uomo,
che sarebbe lo scopo di tutta la lettera ai Romani.
Marietti editore i due volumi in italiano di Lutero a cura di Gianfranco Pani=
= commento di Lutero alla lett. ai Romani edito 1515-1516 cioè un anno prima del 1517 che segnerà con le 95 tesi l'inizio della Riforma.
Distruggere ogni sapienza anche se nasce da una sincerità di cuore e di potenziare il peccato: Quanto siamo peccatori ! Ma Paolo al versetto 20:  
"Dove il peccato è abbondato la grazia è sovrabbondata."
L'uomo è Perduto e non può aiutare se stesso se Dio non lo salva.  
Soltanto la giustizia di Dio ci può giustificare = liberare.
L'Uomo deve riconoscersi colpevole.
Questa è la contrizione a cui deve seguire il pentimento del nostro peccato.
Dietrich Bonhoeffer chiama grazia a buon mercato se manca Cristo se manca cioè la contrizione e il pentimento: = Primi 2 Capitoli.
5 dicembre 2017
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

2° Tappa di un itinerario  che abbraccia l'intera lettera è la giustificazione , capitoli 3 - 4 -5  
da sapere a memoria ed essere il pane quotidiano dell'animo: più si medita la lettera ai Romani , tanto più essa diventa amabile.
Esiste una Differenza fra : giustificazione di Dio
e  giustificazione dell'uomo.
L'Uomo è dichiarato giusto da CRISTO (Salmo 11,7 : L'Eterno è giusto: egli ama la giustizia.
La giustizia di Dio (lettera di Lutero del 1545) è l'espressione con cui Lutero ha lottato a lungo per capire cos'è la giustizia di Dio ( 1,17 1° capitolo).  
Dio è giusto e punisce i peccatori ingiusti: Dio per mezzo  dell'evangelo dirige verso di me la sua ira. Finchè-dice Lutero - avendo Dio misericordia di me =  
= il giusto vivrà per fede = per il Dono di Dio: "L'aspetto di tutta la scrittura mi apparve diversa. Quel passo di Paolo fu per me-dice Lutero- la Porta del Paradiso" La Giustizia di Dio non è quella che Dio mi chiede ma la Giustificazione che Dio mi dà come Dono, pur essendo io un peccatore: questa GRazia che dichiara giusto chi non lo è.  
La Grazia ha 3 caratteristiche:
a) è incondizionata
b) è immeritata
c) è gratuita.
Dio perdona senza chiedere Nulla.
Tu hai la responsabilità di gestire questo Perdono.
Tutti i Doni di Dio sono gratuiti.
La Grazia non cancella il peccato:
" Simul iustus et peccator"  (Simul = contemporaneamente):
Nella Speranza l'Uomo è perfettamente guarito.
In Cristo sono giusto,
ma nella quotidianità sono peccatore,
ma chiamato a lottare contro il peccato.
il capitolo 5  (dopo 3 e 4) è il capitolo in cui si parla dell'UOMO NUOVO,  
in cammino, che inizia con la Fede  in CRISTO,
FINE della 2° Tappa
6 dicembre 2017
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

3° Tappa : La LIBERAZIONE DELL' UOMO ( cap.  6 -  7 -  8 ) della L. ai Romani.
liberazione  dal peccato  cap 6
liberazione dalla legge cap 7
liberazione dalla morte   cap 8
 fin dall'esodo dio libera.
6) in che senso ? non vuol dire che l'uomo non pecca più ma che il peccato non è imputato ma è perdonato dal sacrificio di Cristo: Per il sacrificio di Xisto siamo stati crocifissi con cristo, siamo stati sepolti con Cristo : questo è il nostro Battesimo.  
la vita cristiana è muoversi dal complesso di colpa perché il peccato non è più imputato: Cristo ci introduce in una via di Santità
7) dalla legge : quello che voglio non lo faccio, ma come esco da questo conflitto ? Cristo ci libera dalla legge, perché ci rivela una via di salvezza che non è la legge: è la via del Perdono Gratuito; la legge non è per essere salvati , ma per dimorare in Cristo.
8) dalla morte : non è la morte che ci toglie l'Amore di Xisto ; la creazione è in travaglio: Dio si manifesta in condizioni che sono il contrario di quello che ci aspettiamo. Nella condanna di Gesù, c'è la salvezza del mondo, la Pace.
di Dio nascosto nel cuore della inquietudine del cuore dell'Uomo:  
Deus Absconditus = Dio Nascosto= Dio si nasconde. Per scoprire questo Dio solo la Fede lo può fare e non il Ragionamento , e non la Razionalità.
Fine della 3° Tappa di un itinerario che abbraccia l'intera lett. ai Romani.
7 dicembre 2017 - Sant' Ambrogio - Festa Civile della città di Milano.
Sandro.48
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Sandro.48 »

4° Tappa : l'uomo mortificato, giustificato e liberato , diventa un cristiano.
4° Tappa = elezione del cristiano  cap 10 e 11
nel cap 5 , 2 tappa c'è la promessa di dio di liberare l'uomo dal male. fino a completa guarigione dal peccato.
3 tappa  ,uomo liberato dal peccato  cap 6, dalla legge cap 7, dalla morte cap 8
 
4 tappa elezione del cristiano  . dio si manifesta "sub contraria specie"= Dio si manifesta in condizioni diverse da quelle che uno si potrebbe aspettare: nella condanna di Gesù a morte si compie la salvezza del mondo.
"Deus absconditus"= Dio si nasconde e solamente la Fede lo può fare.
4 Tappa: il cristiano scopre che all'inizio di ogni sua cosa c'è la sua elezione: capp. 9 - 10-  11 , il fatto che ISRAELE  BIBLICO ha rifiutato di credere in Gesù come Messia. IL DIO BIBLICO è un Dio che elegge (cap 9: ho amato Giacobbe e ho amato un po' di meno Esaù): Il Mistero dell'elezione non ha risposte umane. C'è forse ingiustizia in Dio? Non può esistere altra ragione se non la Volontà di Dio.  Sarà possibile che Dio non sia Dio ? cioè sarà possibile che Dio ragioni come me?  No. Che Dio sia Dio. Se uno vuole capire Dio ci deve essere una Rivoluzione del Pensiero.
è importante che Paolo di Tarso parli del popolo di ISRAELE e non parla della elezione dei cristiani. Per Paolo di Tarso l'Israele Biblico è il presente della storia. Paolo non parla della CONVERSione di Israele ma dell'Innesto sulla Radice. E I DONI  e LA VOCAZIONE DI DIO SONO IRREVOCABILI: ISRAELE è ANCORA IL POPOLO ELETTO DI DIO Anche se non ha riconosciuto Gesù come Messia.
5° Tappa : la SANTIFICAZIONE DEL CRISTIANO (12-13)  
IL cristiano è una creatura in Divenire , dalla condizione di peccato alla vita di giustizia ( è riassunto nella categoria  della Penitenza dal Peccato).
6° Tappa : La DISCIPLINA DEL CRISTIANO : 14 - 15
IL FORTE = mangiava la carne per gli idoli
il DEBOLE = nella FEDE si asteneva.
IL FORTE NON DEVE SCANDALIZZARE il DEBOLe.
Attualizzazione oggi l'omosessualità:
per i FORTI non è un problema
DEBOLI : "nella bibbia è condannato"
IL DEBOLE non deve imporre al Forte il suo punto di vista.
FINE dei miei appunti di prima mano della Lezione di Paolo Ricca sulla Lettera ai Romani.

Sandro_48
11 dicembre 2017
Janira
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da Janira »

Salve a tutti! Mi aiutate a tradurre e a comprendere il versetto di romani 7:6? È giusta questa interpretazione? noi siamo "liberati" dalla legge, essendo morti a ciò che ci teneva legati ( il peccato? Come nel battesimo in cui moriamo nel peccato e rinasciamo a nuova vita?) e quindi ora siamo schiavi in spirito della legge scritta nei nostri cuori e non schiavi della legge scritta sulla carta?
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bgaluppi
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Re: GALATI e ROMANI: studio versetto x versetto ?

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Janira, è una traduzione complicata. Comunque, ciò che non mi torna è la frase centrale, che i traduttori traducono così:

essendo morti a quella che ci teneva soggetti (NR)
essendo morti a ciò che ci teneva soggetti (ND)
essendo morti a ciò che ci teneva prigionieri (CEI)
perché siamo morti a ciò da cui eravamo detenuti (TNM)

Qui abbiamo la formula ἐν ᾧ, che può essere una congiunzione temporale (“mentre”, Mr 2:19; Gv 5:7) o causale, corrispondente a ἐν τούτῳ ὅτι (“a motivo di questo, che”, “dal momento che”, “in quanto”, “poiché”, come il latino quatenus, “nella misura in cui”, “al punto in cui”, “fino a quando”, “in quanto”, Rm 8:3; Eb 2:18; 6:17). In ogni caso, la traduzione che danno le principali versioni mi pare scorretta. Infatti, NR ND e CEI traducono il verbo alla terza persona singolare (“ciò che ci teneva soggetti/prigionieri”), ma il verbo è alla terza plurale (“eravamo tenuti prigionieri”). La TNM aggiunge “da cui” per giustificare il plurale del verbo, ma il testo non ha “da cui”.

Oltretutto, quando Paolo intende che i credenti sono liberi dal peccato, non usa questa formula, ma il semplice dativo: ἀπεθάνομεν τῇ ἁμαρτίᾳ, siamo morti al peccato (in relazione al peccato, riguardo al peccato, Rm 6:2); εἶναι νεκροὺς μὲν τῇ ἁμαρτίᾳ, essere morti al peccato (Rm 6:11). Dunque, qui non intende questo. In Rm 7:4 dice ὑμεῖς ἐθανατώθητε τῷ νόμῳ, voi siete stati messi a morte in relazione alla legge, con semplice dativo. Siccome in 7:6 usa la formula ἐν ᾧ, essa deve essere tradotta per quello che è, una congiunzione temporale o causale (cfr. Buttman, 331).

Ho bisogno di più tempo per analizzare bene la cosa, comunque a me pare dica così:

ora noi siamo stati liberati dalla legge, essendo morti mentre/a motivo del fatto che eravamo prigionieri, affinché servissimo in novità di spirito e non in vecchiezza di scritto

Ciò non significa che la legge è annullata, ma che ora i credenti sono tenuti ad obbedire alla legge in spirito e non in base alla mera osservanza meccanica. Ma sempre di obbedienza alla legge si tratta.
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