Satana e il riscatto

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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Bòqer tov, Besàseà. Sono stupito dal tuo commento, e finanche dall'insufficienza un po’ ingenua della motivazione: “Questo però la Bibbia non lo dice”. Da quando in qua si pretende di trovare nella Scrittura l’etimologia dei vocaboli? Per questa si deve ricorrere a testi specialistici, come il Lessico analitico ebraico e caldaico.
Il vocabolo כְּרוּב deriva dall’accadico karabu, che designava i personaggi divini posti a guardia dei templi.

L’accadico è la più antica lingua semitica conosciuta. In verità, è la madre di tutte le lingue. Questa lingua comprendeva i dialetti assiso e babilonese. L’aramaico era la lingua parlata dapprima dai nomadi dislocati nelle valli del Tigri e dell’Eufrate e nelle maremme caldee. L’ebraico è imparentato anche con la lingua cananea (il dialetto moabita è affine all’ebraico). Nella Bibbia ci sono molte parole derivate dall’accadico. Se consulterai il detto Lessico analitico ebraico e caldaico potrai verificarlo.
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Daminagor
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Daminagor »

Per noi ebrei le fonti più autorevoli sono la Bibbia, i targumim, i talmudim e i midrashim. Il resto è tutto supposizioni e spazzatura.
Severo ma giusto :d
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

Caro Besàseà, ti rispondo con delle considerazioni di semplice buon senso. E ti prego sin da subito di non fraintendermi, ki anì ohèv et Israèl. Besèder?

Voi israeliani parlate una lingua che da una parte ha una storia di migliaia di anni e dall’altra ne ha una che ha meno di cento anni. L’israeliano è un vero e proprio miracolo. Il secolo scorso, in adempimento della meravigliosa promessa di Hashèn, moltissimi ebrei ripresero possesso della Palestina, la loro terra (di cui i popoli arabi hanno rubato perfino il nome). Essi provenivano da ogni parte del mondo e ciascuno parlava la sua propria lingua. Si pose allora il problema di una lingua comune nazionale. Dopo le resistenze di molti rabbini che non volevano che la lingua sacra della Bibbia fosse usata al supermercato, la scelta cadde sull’ebraico. E avvenne il miracolo. Sarebbe un po’ come se in Italia – non avendo avuto Dante e la letteratura in fiorentino – all’unità d’Italia si fosse deciso di adottare il latino, morto da quasi due millenni. Faccio questo paragone perché, se così fosse stato, oggi noi parleremmo latino e moltissimi italiani nulla saprebbero di etimologia pur parlandolo. Ciò che voglio dire è che gli israeliani, pur parlando ebraico, non necessariamente sanno della storia evolutiva della loro lingua. Quelli che la sanno bene sono gli studiosi e gli accademici. O tu credi che un operaio di Khaifah sappia che il nome che dà al suo telefonino – pèlefon – è un misto di ebraico biblico e di greco? Tu credi davvero che tutti in Israele sappiano che nissàn è un nome babilonese? Oppure che baqbùq è un nome onomatopeico? Io credo che non lo sappiamo più di quanto un italiano non sa che moltissime nostre parole derivano dal greco, lingua sorella del latino. L’ignoranza impera. Pensa quanto sono ignoranti perfino coloro che parlano in TV e dicono sammit e midia (!), credendo che siamo parole inglesi, mentre invece summit e media sono parole latine.

Dall'ebraico e dall'aramaico della Bibbia non è possibile dimostrare l’etimologia dei vocaboli. È solo con la letteratura comparata che si può venirne a capo, e ciò solo nei casi in cui sia possibile. Quando nella Bibbia leggiamo nissàn e vediamo che altro non era che il vecchio abìb, scopriamo con la letteratura comparata che il nome nissàn si impose dopo l’esilio babilonese, adottato proprio dal babilonese. E che vuol dire shqufìm che troviamo in 1Re 6:4? Dal contesto pare un termine architettonico, ma qual è il suo singolare? Qualcuno ipotizzerebbe shaqùf, ma è tutto dire. In ebraico moderno (israeliano) shaqùf vuol dire “trasparente”. Sarebbe interessante capire come si è arrivati a trasformare un nome dall’incerto significato in un aggettivo con un significato preciso.

Tu dici che in Israèl lo studio dei termini viene approfondito attraverso lo studio delle fonti primarie. Dimmi allora quali sono le fonti primarie del vocabolo shqufìm.

Tornando al vocabolo “cherubino”, quali sarebbero le fonti primarie? Nel Talmud perfino la sua identificazione rimane una questione in sospeso. In Yonah 54 si legge addirittura: “Nel momento in cui i figli di Israele salivano in pellegrinaggio al Tempio, veniva arrotolato in loro onore il Parochet [פרוכת] e gli si mostravano i Cherubini rivolti e uniti uno di fronte all’altro e veniva detto loro: «Guardate quanto siete amati da Dio, quanto l’amore di un uomo di fronte ad una donna!»”. A parte il commento bellissimo, forse tu saprai spiegarmi com’è possibile che al tempo del Tempio ci fosse una tenda a protezione dell’aron di una improbabile sinagoga. E forse saprai anche spiegarmi com’era possibile che il popolo ebraico vedesse i cherubini, che vedeva solo e unicamente il Sommo Sacerdote una sola volta all’anno, quando entrava nel Santissimo in cui erano posti.
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Giorgia
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Giorgia »

Dopo questo messaggio, vi chiedo di non scrivere qui per una decina di minuti, così cerco di fare un po' di ordine, ed aprire gli argomenti che vi interessano.

I commenti che sono fuori tema, verranno messi in un argomento che chiamerò OT di "satana e il riscatto".
Ma visto che vi conosco, non fate i permalosi. Non sto moderando, voglio fare ordine, ok?

Altra cosa, Besàsea, qui nessuno impone di credere a nulla. E penso che sia io che Tony, in qualità di moderatori, non abbiamo mai moderato commenti di chi credeva una cosa piuttosto che un'altra. Quello che NON deve succedere, è quello che ho già visto tante volte. Una guerra tra poveri.
Dove tutti si sentono vittime, e per questo si sentono in diritto di diventare i carnefici degli altri.

Io la discussione sulle scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica la apro volentieri. Ma la moderazione sarà severa. Il rispetto dovrà essere totale in tutte le direzione, senza eccezione di sorta.

Esorto inoltre tutti a comportarsi seriamente, con rispetto e soprattutto, se non avete niente di intelligente da dire, di stare in silenzio. Niente "cori da stadio" e applausi ad uno o all'altro, come se fosse un match. Ok? Discussione tra persone che vogliono crescere alla luce della Scrittura.

Si parla dimostrando tutto con la Scrittura.

Non mi piace fare la signorina rottermeier della situazione. Nella vita preferisco fare Heidi. Perciò non costringetemi.



Lascio questo messaggio fino a domani. Qui si continua solo con l'argomento Satana e il riscatto. Ora apro la discussione "scritture greche alla luce dell'interpretazione ebraica" nella sezione La Sacra Scrittura.
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Alen.chorbah
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Alen.chorbah »

Va bene ritorniamo all'argomento principale. Giusto perché pochi qua prendono poco in considerazione i targum, dopo aver letto un libro che esaminava l'esodo sulla base del targum e del midrash mi si sono aperti mondi sconosciuti a me fin ora. Volevo chiedere, alla luce dei targum, come viene reso e interpretato il capitolo dedicato al re di Tiro?
noiman
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da noiman »

אם רק ידתי כמה אני שקופה לך
יעל נעים (לוותר) ;;)
נוימן
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

?אם רק ידעתי כמה אני שקופה לך
Se solo sapessi come trasparente sono io per te?
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Gianni
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Gianni »

"Se solo io sapessi quanto ti sono trasparente" ... Sì, si adatta molto meglio al contesto. Frase chiave che tocca contemporanemente profondità e altezza.
Nel testo francese è: "J'avais su à quel point je suis transparente pour toi", "avessi io saputo quanto sono trasparente per te".
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Alen.chorbah
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da Alen.chorbah »

È stata un po trascurata questa cartella, peccato aveva preso una bella piega. Nel frattempo voglio mettere una scrittura per continuare a riflettere su questo tema.

1 timoteo 1:20
Imeneo+ e Alessandro+ appartengono a questi, e io li ho consegnati a Satana,+ affinché mediante la disciplina imparino* a non bestemmiare
marco
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Re: Satana e il riscatto

Messaggio da marco »

ïn {tra questi} ™stin {sono} Ømšnaioj {imeneo} kaˆ {e} ¢lšxandroj {alessandro}, oÞj {che}
paršdwka {ho consegnati} tù {a} satan´ {satana} †na {affinché} paideuqîsin {imparino a} m¾ {non}
blasfhme‹n {bestemmiare}.

Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare.

Questo è un ottimo versetto per comprendere il ruolo e il potere di Satana.
Paolo nel verso precedente, dopo aver elogiato la fede di Timoteo, avverte lo stesso di alcuni che hanno fatto naufragio nella fede, massima disgrazia, e tra questi ci sono Imeneo e Alessandro.
La consegna di questi due personaggi a Satana da parte di Paolo non è altro che l'esclusione dalla chiesa. Fuori dalla chiesa di Cristo regna Satana. Non ci sono zone franche, come pensa qualcuno. La verità, la protezione e la salvezza sono solo per coloro che dimora all'interno.
Tutto intorno è satanico. Paolo ha lottato contro mille eresie sapendo benissimo che il suolo sicuro dove poggiare i piedi era molto molto ristretto rispetto all'immensità della perdizione.
Fuori di Cristo c'è Satana.
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