Scusa Marco ma gli Ebrei non fanno proprio proselitismo, non sussiste la "religione giuaica", dato che per un Ebreo tradizionalista predicare fuori dal regno di Giuda sarebbe sbagliato.
Dire che è un forum non appartenente a nessuna religione è per far capire a un occidentale che se sei ateo o non la pensi uguale va bene lo stesso , purchè non manchi mai il rispetto e l'educazione. Ti faccio una provocazione , ma perchè non fai anche tu il moderatore ? Seguendo il regolamento ovviamente , capiresti finalmente alcune cose.
Il gentile convertito: quale giogo?
Re: Il gentile convertito: quale giogo?
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Re: Il gentile convertito: quale giogo?
Bruno, temo che Marco non possa risponderti. E' stato bannato.
Re: Il gentile convertito: quale giogo?
ooops
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Re: Il gentile convertito: quale giogo?
Proseguo con qualche appunto di studio.
Mt 11.29 ἄρατε τὸν ζυγόν μου ἐφ'
Mt 11.30 ὁ γὰρ ζυγός μου χρηστὸς ò
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
At15.10 θεόν ἐπιθεῖναι ζυγὸν ἐπὶ τὸν
Or dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare?
Gl 5.1 μὴ πάλιν ζυγῷ δουλείας ἐνέχεσθε
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.
1Tm 6.1 εἰσὶν ὑπὸ ζυγὸν δοῦλοι τοὺς
Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati.
Ap 6.5 αὐτὸν ἔχων ζυγὸν ἐν τῇ (la traduzione riportata è in grossetto)
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
(quì non ho la competenza per capire perchè la traduzione rende altri termini)?
Letteralmente il giogo è un arnese di legno che si applica al collo di due bovini da lavoro per farli tirare insieme.
In senso figurato rappresenta una gravosa sottomissione a un'autorità.
Come si è detto i saggi hanno sempre insegnato : accettare il “giogo del regno del cielo” significa accettare l'assoluta autorità di D-o.
Evidenziamo che secondo i maestri ciò implica l'accettazione sia della Torah scritta che della emanazione orale (Torah orale) come un corpus unico.
Notevoli le parole di Rashì : “un asino forte che sopporta il giogo della Toràh”
Nel pensiero ebraico l'ostinatezza dell'asino e la sua disponibilità a sopportare il peso è sempre simbolo riferito al messia ed è anche simbolo di studio della Toràh .
Ecco che tale riferimento si adatta bene, volendo, ai passi di Mt 11:29,30 , dove un messia umile porta il carico della Torah , dando l'esempio : - “imparate da me”-
Saluto
Mt 11.29 ἄρατε τὸν ζυγόν μου ἐφ'
Mt 11.30 ὁ γὰρ ζυγός μου χρηστὸς ò
Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero».
At15.10 θεόν ἐπιθεῖναι ζυγὸν ἐπὶ τὸν
Or dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare?
Gl 5.1 μὴ πάλιν ζυγῷ δουλείας ἐνέχεσθε
Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi; state dunque saldi e non vi lasciate porre di nuovo sotto il giogo della schiavitù.
1Tm 6.1 εἰσὶν ὑπὸ ζυγὸν δοῦλοι τοὺς
Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati.
Ap 6.5 αὐτὸν ἔχων ζυγὸν ἐν τῇ (la traduzione riportata è in grossetto)
Quando l'Agnello aprì il terzo sigillo, udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano.
(quì non ho la competenza per capire perchè la traduzione rende altri termini)?
Letteralmente il giogo è un arnese di legno che si applica al collo di due bovini da lavoro per farli tirare insieme.
In senso figurato rappresenta una gravosa sottomissione a un'autorità.
Come si è detto i saggi hanno sempre insegnato : accettare il “giogo del regno del cielo” significa accettare l'assoluta autorità di D-o.
Evidenziamo che secondo i maestri ciò implica l'accettazione sia della Torah scritta che della emanazione orale (Torah orale) come un corpus unico.
Notevoli le parole di Rashì : “un asino forte che sopporta il giogo della Toràh”
Nel pensiero ebraico l'ostinatezza dell'asino e la sua disponibilità a sopportare il peso è sempre simbolo riferito al messia ed è anche simbolo di studio della Toràh .
Ecco che tale riferimento si adatta bene, volendo, ai passi di Mt 11:29,30 , dove un messia umile porta il carico della Torah , dando l'esempio : - “imparate da me”-
Saluto