Gli apostoli Pietro e Giovanni impongono le mani e discende sulle genti lo spirito santo. E' Simon Mago che crede siano gli apostoli a dare potere in questo caso, ma è Dio che fa scendere lo spirito. Se così non fosse dovremmo dire che gli apostoli erano in grado di dare un potere.
Naza, intanto concentriamoci su questo. Riprendiamo Gv 20:23: "A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti". Questa e' una concessione di autorita'. E' naturale che solo il Padre perdona, ma gli apostoli ricevono l'autorita' di scelta sulla terra durante la missione. Attenzione: sulla terra, non in assoluto, poiche' solo Cristo separera' le pecore dai capri. Gli apostoli vennero in contatto con migliaia e migliaia di persone: tra queste, potevano decidere chi ricevesse lo spirito e chi no. Cos'e' lo spirito se non la manifestazione della benevolenza di Dio?
In Mt 18:18, Yeshua dice agli apostoli: "Vi assicuro che tutto quel che voi avrete proibito sulla terra sarà proibito anche in cielo; e tutto quel che voi permetterete sulla terra sarà permesso anche in cielo". Ecco un'altra dichiarazione da cui si evince che gli apistoli, scelti e incaricati da Yeshua, ricevono l'autorita' di decidere sulla terra; e cio' che loro decidono in terra, vale anche in cielo. Quindi, loro hanno un "potere": la "autorita'" di scelta.
Il che ci riporta all'imposizione delle mani e al dono dello spirito. Lo spirito viene da Dio, il potere dello spirito appartiene a Dio. Ma gli apostoli avevano l'autorita' di decidere chi ricevesse lo spirito e chi no, di perdonare o ritenere, di legare o di sciogliere (proibire o permettere).