OT da ORA PIU' CHE MAI

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francesco.ragazzi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,
la seconda parte è condivisibile da parte mia, aspetto la terza parte ...
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francesco.ragazzi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Nel versetto 25 Gesù presenta sé stesso come "la risurrezione", ossia colui che vivifica, così dalla morte del corpo, come da quella dell'anima, e come "il giudice" dei viventi e dei morti. Cristo parla in questo versetto della vita spirituale, impartita a coloro che per natura sono "morti nei falli e nei peccati, è evidente così dall'omissione della parola "tombe", che si trova in Giovanni 5:28, come dall'aggiunta: "l'ora e già venuta" che rendono impossibile l'applicarlo all'ora della risurrezione dei corpi e del giudizio finale.
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bgaluppi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da bgaluppi »

Giustissimo, Francesco.
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bgaluppi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da bgaluppi »

Marco, riguardo al passo controverso di Matteo, sarebbe interessante esaminarlo piu' a fondo in una cartella apposita. Per adesso, volevo concludere aggiungendo una mia interpretazione, del tutto istintiva.

Sappiamo che Matteo scrive in modo da esaltare la gloria di Cristo; l'episodio dell'apertura delle tombe con conseguente risurrezione dei corpi dei santi, narrata solo da Matteo, sembra svolgere proprio la funzione di esaltare il Messia ed anticipare il momento glorioso della risurrezione dei suoi: i santi potrebbero essere gli ebrei giusti e fedeli, i cui corpi sono stati risorti esattamente come quelli di tanti altri uomini che furono risorti da Yeshua e dai suoi apostoli con lo scopo di rendere testimonianza al Messia. Interessante notare come questi "santi" entrino nella Citta' Santa, anticipando l'ingresso dei salvati nella Gerusalemme Celeste di cui ci narra Apocalisse.

Beati quelli che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte della città! - Ap 22:14

Il testo non ci dice che fine fanno quei risorti, ma molto probabilmente muoiono di nuovo, esattamente come i miracolati, in attesa dell'avvento nella gloria del Messia. Questa risurrezione poteva servire a rendere testimonianza e glorificare Yeshua in Israele come il Messia atteso. O potrebbe essere un espediente narrativo per esaltare la potenza del Messia, anticipando la risurrezione dei giusti e il loro ingresso nella Gerusalemme Celeste. Sarebbe interessante sentire un'opinione da Gianni.

Molto e' detto su questo passo controverso, anche troppo. Credo che sia sufficiente esaminarlo alla luce dello stile mattaico e del resto delle Scritture.
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bgaluppi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da bgaluppi »

Concludo con l'ultima parte della mia analisi, nella speranza che possa costituire motivo di riflessione e dibattito edificante.

Come abbiamo visto, i v.26 e 27 confermano che Yeshua sta parlando di due momenti temporali in cui svolgera' una funzione diversa:

"Perché come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 27 e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell'uomo".

Sta parlando di due funzioni: vivificare e giudicare (e anticipa il v.29). Ma attenzione ai termini "vita" e "giudizio", poiche' il giusto significato lo si capisce dal contesto e attraverso ragionamenti logici, come vedremo. Il v.26 spiega e conferma cio' che viene prima, mentre il 27 spiega e annuncia cio' che segue; il v.25 annuncia la salvezza immediata di coloro che ascoltano la sua parola, come abbiamo visto; e infatti, nel v.26, Yeshua spiega che questo accade poiche' ha ricevuto il potere vivificante dal Padre stesso, che e' vita e concede di avere la vita anche al Messia. Nel v.27, Yeshua spiega e anticipa che, oltre al potere di dare la vita, il Padre lo ha anche investito del potere di giudicare; infatti, Il v.28 annuncia che in futuro (l'ora viene) tutti i morti rivivranno al suono della sua voce e nel v.29 il discorso si conclude con la risurrezione per la vita e la risurrezione per il giudizio, e questo e' il versetto che necessita di particolari riflessioni.

Prendiamo subito in esame il testo greco e traduciamo letteralmente:

28 μὴ θαυμάζετε τοῦτο, ὅτι ἔρχεται ὥρα ἐν ᾗ πάντες οἱ ἐν τοῖς μνημείοις ⸀ἀκούσουσιν τῆς φωνῆς αὐτοῦ 29 καὶ ἐκπορεύσονται οἱ τὰ ἀγαθὰ ποιήσαντες εἰς ἀνάστασιν ζωῆς, οἱ ⸀δὲ τὰ φαῦλα πράξαντες εἰς ἀνάστασιν κρίσεως.
28 non meravigliatevi di questo [il potere di giudicare] perche' viene l'ora in cui tutti quelli nei sepolcri sentiranno la voce di lui [il Cristo] 29 e usciranno quelli le cose buone aventi praticate per resurrezione di vita, quelli invece le cose cattive aventi fatte per resurrezione di giudizio.

Esaminiamo i termini che ci servono per capire bene di cosa e di chi stiamo parlando. 

Abbiamo gia' visto che gli avvenimenti descritti devono avvenire in futuro, poiche' "l'ora viene" (ἔρχεται ὥρα) e quindi non e' ancora venuta. 

πάντες οἱ ἐν τοῖς μνημείοις (pantes oi en tois mnemeiois) sono "tutti quelli nei sepolcri", ossia tutti i morti, e specifica "tutti"; stiamo parlando di tutti gli uomini mai esistiti che sono tornati alla terra. ἀκούσουσιν τῆς φωνῆς αὐτοῦ (akususin tes fones autu), "sentiranno la voce di lui": non stiamo parlando del presente, ossia della prima venuta, poiche' ha gia' specificato al v.25 che l'ora e' gia' venuta in cui chi ascolta la sua voce (parola) vivra'; qui l'ora deve ancora venire, e quindi deve trattarsi di un momento temporale futuro, successivo alla morte e risurrezione/glorificazione di Yeshua. Continuiamo. 

Tutti i morti sentiranno la sua voce e usciranno dai sepolcri, quindi la morte li lascera' andare e vivranno di nuovo. Tutti vivranno di nuovo, non solo alcuni, ma alcuni in un modo, altri in un altro. Vediamo. "Chi ha praticato le cose buone" si riferisce a coloro che hanno messo in pratica gli insegnamenti o sono stati giusti davanti a Dio, e potrebbe essere tradotto "chi ha prodotto buoni frutti". Invece, "chi ha fatto cose cattive", in opposizione agli altri, si riferisce a coloro che non hanno messo in pratica gli insegnamenti o non sono stati giusti agli occhi di Dio; τὰ φαῦλα sono "cose insignificanti, ordinarie, non degne di nota", quindi inutili davanti a Dio. In queste due categorie di persone sono inclusi anche tutti i "giusti" e gli "ingiusti" che hanno vissuto prima della nascita di Yeshua, poiche' il testo parla di tutti i morti. In base a questa deduzione logica - che tra i risorti (tutti gli uomini) ci sono anche tutti gli uomini giusti ed ingiusti vissuti prima di Yeshua - possiamo affermare che tra questi risorti non siano inclusi gli eletti. Vediamo perche'.

Abbiamo visto come nei versetti precedenti Yeshua indichi due sue funzioni separate: quella di dare vita e quella di giudicare. E il testo divide tra l'ora gia' venuta, in cui chi ascolta la parola e' gia' vivo, e l'ora che deve venire, in cui Cristo giudichera' i morti; le parole usate sono diverse.

Al v.25 l'agiografo usa il verbo ζάω (zao), che significa "vivere" sia letteralmente che in senso figurato; propriamente, significa "essere vivo" e biblicamente significa "possedere la vera vita spirituale". Al v.28 dice che quelli che sono nelle tombe ne usciranno, il che significa che torneranno in vita fisicamente, non spiritualmente. Non usa il verbo ζάω, ma parla di "uscire dalle tombe". Se leggiamo 1Ts 4:16-17, ci accorgiamo di come gli eletti ancora in vita saranno immediatamente trasformati e non continueranno a vivere come uomini mortali:

"il Signore stesso, con un ordine, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria".

Il che fa pensare che gli eletti morti risorgeranno in forma incorruttibile, e non come uomini. Infatti, gli eletti hanno gia' la vita, poiche' hanno ascoltato la parola (v.25) e quindi sono gia' vivi anche prima di morire! Nel momento della venuta del Cristo nella gloria, gli eletti risusciteranno ma non "usciranno dalle tombe" e invece "vivranno", poiche' sono gia' vivi pur essendo tornati alla terra come tutti gli uomini! La risurrezione di vita, dunque, e' "risurrezione per la vita", ed esattamente questo suggerisce il testo greco; d'altro canto, la risurrezione di giudizio e' "risurrezione per il giudizio". Gli eletti saranno i risorti per la vita (la vera vita, quella eterna), mentre tutti gli altri, giusti ed ingiusti, risorgeranno per il giudizio. Ma attenzione alla parola "giudizio"!

In italiano, come in greco, il giudizio non significa "sentenza di condanna"; il giudizio biblico e' il momento in cui le pecore saranno separate dai capri, in cui verra' emessa la sentenza. Ma gli eletti non prenderanno parte a questo giudizio, come afferma il v.24, e vivranno immediatamente al ritorno di Cristo. I giudicati, saranno tutti quelli che usciranno dalle tombe, e tra questi, oltre ai malvagi, ci saranno anche uomini che hanno vissuto secondo giusti principi ma non sono stati eletti poiche' non hanno conosciuto Cristo. Tutti gli uomini usciranno dalle tombe, ma gli eletti vivranno e regneranno con Cristo. Ora, se la risurrezione per il giudizio esclude gli eletti, come riulta chiaro dal testo (v.24), e' forse possibile che gli eletti siano gli unici che si salvano e tutti gli altri sono condannati? Certamente no, poiche' Dio vuole che "tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità." (1Tim :4). Gli eletti sono, appunto, "eletti", e non vanno in giudizio; tutti gli altri vanno in giudizio, ma per andare al Padre non esiste altra via che il Messia e il suo vangelo, quindi l'Era Messianica sara' il momento in cui tutti gli uomini (esclusi gli eletti, gia' "vivi") udranno la parola del Signore e il vangelo del regno e conosceranno Cristo. Dopodiche', verra' il giudizio (Mt 24:14).

Il mio intento era mettere in evidenza la differenza che intercorre tra la "risurrezione per la vita" (quella degli eletti) e la "risurrezione per il giudizio" (quella di tutti gli altri). Tutto cio', naturalmente, si ricollega all'Era Messianica e al regno dei "mille anni", in cui Cristo e gli eletti regneranno e in cui da Gerusalemme uscira' la parola del Signore, che tutti gli uomini ascolteranno. Allora, e solo allora, il vangelo sara' predicato in tutto il mondo e a tutti gli uomini, dopodiche' verra' la fine dell'era presente e giungera' una nuova era (Mt 24:14).

Concludo con una considerazione personale. Perche' mai Yeshua dovrebbe venire due volte, visto che gli ebrei aspettano un solo Messia che viene una volta sola? La prima volta, Yeshua viene per riscattare l'uomo dal peccato e dalla morte ed instaurare la nuova alleanza (o patto rinnovato), annunciare il regno e creare l'ekklesia degli eletti che dovranno regnare con lui; la seconda volta, il Messia viene nella gloria per essere il re di Israele e annunciare il vangelo del regno a TUTTI gli uomini, affinche' tutti abbiano la possibilita' di riscatto. Questa sara' l'Era Messianica annunciata dalle Scritture e attesa dal popolo di Israele. Non avrebbe senso che solo una piccola parte degli uomini abbia conosciuto il Messia e, per questo, non avrebbero senso le parole "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14:6).



Un abbraccio a tutti :YMHUG:
marco
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da marco »

Vediamo se ho inteso... Il Messia viene nella gloria per essere il Re d'Israele, e durante il millennio tutti gli uomini, giusti ed ingiusti di tutti i tempi, torneranno in vita per avere una seconda possibilità senza l'inganno satanico.
Titolo del film?
marco
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da marco »

Amici scusate un attimo. Accettando questa idea indubbiamente si sminuisce la figura di Yeshùa e l'opera degli apostoli sotto l'influsso dello Spirito Santo.
Devo dire che sotto questa idea ci vedo lo zampino di Satana. Ciò che doveva fare Cristo l'ha fatto una volta sola e in maniera perfetta. Non serve che venga di nuovo a ripetere le stesse cose. Il perché lo spiega bene Yeshùa nel Vangelo di Giovanni: ma voi non credete, perché non siete mie pecore. 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28 Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.
La testimonianza data agli uomini da Cristo non deve essere ripetuta. Non cadiamo in questo inganno.
Una, perfetta ed eterna.
marco
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da marco »

Alla fine dei tempi arriverà Cristo per chiudere definitivamente il regno di questo mondo e dare inizio ufficialmente a quello celeste.
Scrivo ufficialmente perché in realtà il regno di Dio è già sulla terra come scrive Luca nel suo Vangelo: Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21 «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».
A proposito leggiamo la fine del capitolo 17 del Vangelo di Luca, dove Yeshùa ci avverte su cosa succederà nel giorno in cui si manifesterà.
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francesco.ragazzi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonio,
Ho condiviso le prime due parti del tuo studio, ma non mi sento di condividere la terza parte per alcuni motivi :
1) Tu affermi che al Suo ritorno Yeshua giudicherà tutti i morti che non faranno parte degli eletti, quindi tutti coloro che hanno vissuto prima e dopo Yeshua ed in questo giudizio vi saranno dei giusti e degli ingiusti;
Domanda : Se tutti gli altri uomini morti (escluso la Chiesa) saranno giudicati prima del Millennio, come mai in Apocalisse si riporta Il Giudizio dopo il Millennio ???
2) Quello che tu affermi essere il giudizio di tutti i morti è in effetti il giudizio di tutti i viventi al momento del Suo (Yeshua) ritorno e la separazione fra pecore e capri la si farà solo ed esclusivamente prima del Millennio infatti dirà alle pecore "entrate nel Regno del Padre mio" ; tale giudizio sarà eseguito solo ed esclusivamente in base al loro comportamento in riferimento alla chiesa, e quindi agli eletti ; tale Giudizio viene comunemente chiamato Giudizio delle Nazioni (viventi al momento del Suo ritorno).-
Tutti i morti verranno giudicati solo ed esclusivamente dopo il Millennio al momento del Giudizio del Gran Trono Bianco e saranno giudicati solo ed esclusivamente in base alle loro opere .-
La seconda opportunità è una tua idea non supportata dalla Scrittura !
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bgaluppi
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Re: OT da ORA PIU' CHE MAI

Messaggio da bgaluppi »

Marco, le parole dei vangeli hanno dei significati precisi. Certe volte, una sola parolina messa o tolta puo' produrre esegesi totalmente diverse. Ogni parola deve essere considerata ed esaminata nel contesto specifico e alla luce di tutta la Scrittura. Vedi come esempio il caso della presunta verginita' perpetua di Maria, che non tiene conto del testo greco in molti punti, tra i quali il piu' eclatante e' Mt 1:25:

e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio

Cosa significa questa scrittura? Esattamente cio' che dice. Ma non lo si vuole vedere e si creano dogmi sulla verginita' perpetua.

Ci sono delle Scritture che non possono essere prese alla leggera e sono queste:

Dio vuole che "tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità." (1Tim :4)

"Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Gv 14:6)

adoro il Dio dei miei padri, secondo la Via che essi chiamano setta, credendo in tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti; 15 avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti - At 24:14-15

Nota cosa dice il testo: la speranza. Perche' speranza? La fede non e' forse certezza di salvezza? A cosa si riferisce questa speranza? E se la salvezza e' possibile solo attraverso il Messia (cioe' per fede), come e' possibile che Dio voglia salvare tutti gli uomini se la maggioranza di essi non l'hanno conosciuto? Qualcosa non torna. E non si puo' dire "mistero della fede" ogni volta che non si capisce una cosa; bisogna ragionare bene sulle cse che la Scrittura ci rivela e che spesso non sono cosi' evidenti.

Marco, nessuno sa come saranno esattamente i giorni del Messia, ma la Scrittura ci dice qualcosa:

Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie,
e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE. - Is 2:3

E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine. - Mt 24:14

Il vangelo e' stato predicato davvero in tutto il mondo? O si riferisce solo al mondo romano? Ed e' giunta la fine? E cos'e' questa "fine"? Vedi quante domande vengono fuori, a cui spesso sento rispondere "mistero della fede"? Invece, la Scrittura ci guida verso tutte le risposte che ci e' concesso di avere.
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