Non sono proprio capace di "declamare" le poesie e sinceramente non mi entusiasmano. A scuola su questo argomento ero proprio un disastro, essendo di carattere razionale, logica, che predilige l'azione, piuttosto che far volare la fantasia... le poesie le trovavo sentimentali, patetiche, e sdolcinate. Puah! Roba da mammolette o da boy-scout dicevo! Quando dovevo essere interrogata mi veniva l'orticaria, (declamare i versi che so, di Pascoli, Carducci, o peggio Leopardi) e spiegarli...trovavo sempre una scusa...Anche prima di decidermi a seguire Cristo, ci ho messo un bel pò! La mia conversione risale solo al settembre 2006 ed è stata lenta e graduale. Non è stato certamente un cammino facile, e non lo è ancora tutt'ora. Quando leggevo il vangelo pensavo che la vita di Yeshùa era stata un disastro, per lo meno quando lo valutavo secondo i comuni criteri di successo. E sì, Yeshùa non aveva una casa, non avevo un lavoro, non aveva una famiglia e soltanto pochi amici. E' morto come un delinquente: il suo corpo esposto al ludibrio di tutti affinchè pensassero: "uhau...grazie a Dio non sono diventato come lui"!...Mi chiedevo perchè tante persone erano giunte ad "adorare" una persona la cui vita era solo da disprezzare... Il mondo è andato avanti, e Dio non ha fermato il mondo per Yeshùa...e non lo ha sottratto al suo destino...
Ma nello stesso tempo mi chiedevo perchè Yeshùa si comportava in quel modo? Lui amava le prostitute, amava i peccatori, i traditori, i gabellieri, onorava le persone disonorate e dichiarava puri gli impuri. Amava ciò che non può essere amato. Amava i suoi nemici....(roba impossibile ancora oggi per me) poi, dopo tanto, ma tanto tempo e gavetta, (esperienza/verifica) sul campo e studi approfonditi, ho capito che Dio il cui carattere è buono e amorevole si era manifestato nella vita del rabbì di Nazareth, e che Dio ci ama al di là di quanto sapremmo mai immaginare. Ho capito che per dare un significato alla vita bisogna guardare il mondo in faccia, senza illusioni, e vederlo per quello che veramente è: è il nostro mondo, non certamente il mondo di Dio che voleva per noi.
.ma il ristorante dove abbiamo pranzato con le pappardelle al cinghiale e il buon vino e ancora vivo ...
..
non mi ricordo . 
.da dove Leopardi descrisse questo poema? ....
mi faresti questo regalo? Io anche vorrei la foto della torre antica ...