Maiale ovunque

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bgaluppi
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

Enigma, sono d'accordo con te sul fatto che Yeshua sicuramente non intendesse correggere il Padre ma il pensiero distorto del tempo. Ma se il versetto Amerai il tuo amico e odierai il tuo nemico non compare nelle Scritture Ebraiche, perche' lui lo riporta? Trattavasi semplicemente di una tradizione umana acquisita e da correggere. La cosa ha perfettamente senso. Infatti non dice "sta scritto" ma "si e' detto". Sono nel giusto? Grazie per la precisazione.

Nessuno ancora ha spiegato il versetto dai Romani, che riporto di nuovo:

-- Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro. 15Ora se per un cibo il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo cibo colui per il quale Cristo è morto! 16Non divenga motivo di rimprovero il bene di cui godete! 17Il regno di Dio infatti non è cibo o bevanda, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo: 18chi si fa servitore di Cristo in queste cose è bene accetto a Dio e stimato dagli uomini. --

Nulla e' impuro in se' stesso?

Giovanni, grazie per aver riordinato i miei posts... :-)
Ultima modifica di bgaluppi il lunedì 5 gennaio 2015, 4:30, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

Lucia, Giovanni, intendevo questo

http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... e-2014.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Numero 10 Primo Trimestre
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Gianni
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da Gianni »

Ciao, Antonio. Mi riferisco al passo di Rm 14 da te citato.
Quando troviamo nella Scrittura passi che ci lasciano confusi e che ci sembrano non quadrare, la ragione può essere triplice: 1. Non conoscenza di ciò che sta dietro ovvero di ciò che la Bibbia (non una religione) dice in merito; 2. Un’idea religiosa che ci condiziona; 3. Una non buona traduzione biblica.
Ora vediamo il testo biblico. Non so da quale versione biblica citi, comunque mi attengo alla tua e vi leggo nel punto che ci interessa:
“Io so, e ne sono persuaso nel Signore Gesù, che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro”. – Rm 14:14.
Consapevole che qui non siamo di fronte alla Bibbia ma solo a una sua traduzione, vado a controllare cosa dice davvero la Scrittura, e trovo scritto:
οὐδὲν κοινὸν δι' ἑαυτοῦ· εἰ μὴ τῷ λογιζομένῳ τι κοινὸν εἶναι, ἐκείνῳ κοινόν
udèn koinòn di’eautù; ei mè tò loghizomèno ti koinòn èinai, ekèino koinòn
niente [è] koinòn per se stesso; se non per chi considera qualcosa koinòn essere, per lui [è] koinòn.
La parola chiave è dunque κοινός (koinòs), per cui vado a fare una ricerca biblica per vederne il significato.
La prima volta che il vocabolo appare nella Bibbia è in Mr 7:2 in cui i farisei si lamentano che i discepoli di Yeshùa mangiano con mani κοιναῖς (koinàis), e il testo aggiunge: “cioè non lavate”. Poi ritroviamo la parola in At 2:44 in cui è detto che i credenti avevano tutte le cose κοινά (koinà), “comuni”, ovvero le mettevano in comune. Tornando a Mr 7:2 capiamo allora che si tratta di “mani comuni”, espressione greca che, per avvicinarci al senso, potremmo tradurre ‘le solite mani’ ovvero così come sono, senza averle lavate prima di mangiare.
Ed eccoci alla terza volta in cui il termine appare nella Bibbia, e qui la cosa si fa molto interessante. Pietro ha una visione in cui gli viene ordinato di mangiare delle carni proibite da Dio. Lui risponde: “Niente affatto, Signore, perché non ho mai mangiato nulla di κοινὸν [koinòn] né di ἀκάθαρτον [akàtharton]” (At 10:14). La seconda parola (akàtharton) significa “immondo” e indica ciò da cui ci si deve astenere secondo la legge levitica; è la stessa identica parola che la LXX greca usa in Dt 14:19 e che viene tradotta in italiano “impuro”. Si tratta perciò di cosa ben diversa da koinòs. Pietro sta allora dicendo con orgoglio che lui non ha mai mangiato carni “comuni e impure”.
Andiamo avanti. In Tit 1:4 Paolo parla della fede κοινὴν (koinèn), "comune", ovvero che lui e Tito hanno in comune. In Eb 10:29 lo scrittore ispirato afferma che merita la punizione chi considera koinòn, “comune/ordinario”, il sangue di Yeshùa. In Gda 3 si parla della salvezza koinès ovvero che i credenti hanno in comune. Infine, in Ap 21:27 è detto che nella nuova Gerusalemme non entrerà nulla di koinòn, per cui possiamo perfezionare il senso di koinòs dicendo che indica qualcosa di comune, di ordinario.
Quando Pietro dice di non aver mai mangiato carni “comuni” intende riferirsi a carni macellate senza tener conto delle norme bibliche, ma dice anche non ha mai mangiato carne akàtharton ovvero impura, vietata da Dio.
E questi sono tutti i passi biblici che riguardano la parola koinòs.
Ora sì che abbiamo le idee chiare per capire bene Rm 14:14: “Niente è comune/ordinario di per sé, se non per chi considera qualcosa come ordinaria”. Di che cosa sta parlando Paolo? Dell’eccessivo scrupolo di certi credenti che ritenevano una colpa cibarsi delle carni comuni vendute nei macelli. Tali carni erano prima offerte agli idoli e poi macellate e vendute. Paolo spiega in 1Cor 8:7-13 che l’idolo non è nulla, ma che se qualcuno trova da ridire sul cibarsi di tali carni comuni, occorre tener conto della sua coscienza debole, arrivando perfino al punto di non mangiare più carne del tutto, per non scandalizzarlo.
Nel passo di Rm non è quindi implicato ciò che è akàthartos ovvero “impuro”, ma solo ciò che è considerato koinòs, “comune”, potremmo anche dire non sacro. Ciò che non è sacro non è necessariamente vietato. Un cioccolatino o una bistecca non sono sacri, ma non per questo sono vietati. A essere vietato è ciò che è akàthartos ovvero “impuro”, non ciò che è comune e ordinario (koinòs).
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bgaluppi
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

:))
Grazie Gianni! Le cose sono sempre piu' semplici di quello che sembrano. Mi puoi dire dove scaricare una copia del Nuovo T in greco? Magari gratuitamente... :d Visto che conosco il greco e che ho un bel Rocci a casa che non uso da 20 anni...
Avevi gia' analizzato questo passo? O era la prima volta che ti capitava sotto mano?
Grazie del tempo dedicatomi.

PS. Ma tu di dove sei? Non sarai toscano?
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bgaluppi
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

Gianni,
lo Strong riporta anche la traduzione "comune" intesa nel senso di profano (common, defiled, unclean, unholy).
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Gianni
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da Gianni »

Carissimo Antonio, ho una buona notizia per te: dal sito http://www.laparola.net/" onclick="window.open(this.href);return false; puoi scaricare gratuitamente non solo il testo greco del cosiddetto Nuovo Testamento, ma anche il testo greco della LXX, oltre al testo ebraico della Bibbia e a molte traduzioni bibliche. È un ottimo programma che puoi installare gratis sul tuo computer.
Dal fatto che conosci il greco antico e che possiedi un Rocci, deduco che hai frequentato il Liceo Classico. Se è così, la mia stima per te non può che accrescersi.
Non avevo mai analizzato quel passo così in profondità, ma devo dirti che ogni volta che analizzo a fondo un passo biblico faccio scoperte entusiasmanti.
Io sono toscano di adozione. Sono di Milano ma vivo a Viareggio da circa un quarto di secolo. :-)
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

Avevo carpito la toscanita'...
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da Gianni »

Giovanni, basta che non accada come qui:
https://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs" onclick="window.open(this.href);return false;
:|
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da bgaluppi »

Gianni,
Questa sara' una buona occasione per rispolverare un po' di greco, anche se ho dimenticato tutto, soprattutto grammatica e sintassi. Pero', almeno, riesco ancora a leggerlo bene...
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Maryam Bat Hagar
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Re: Maiale ovunque

Messaggio da Maryam Bat Hagar »

Lucia ha scritto: Maryam però nei versetti citati su Aronne ed i figli parla proprio del voler distinguere ciò che è puro da ciò che non lo è :-\
LEVITICO 10:"10 e questo, perché possiate discernere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è impuro da ciò che è puro"
Qui non dà altre indicazioni ... Addirittura come pena c'è la morte :-\
.
cara Lucia
vorrei capire...cosa c'entra questo con l'eventuale purità/impurità del vino?

qui si parla di poter distinguere ciò che è impuro o no in condizioni fisiche ottimali mentre la tua domanda iniziale era questa:

Vino e bevande alcoliche sono un alimento impuro ? ( lo sò che qui stà parlando solo di Aronne e dei suoi figli ... che avevano un ruolo ben preciso nel tempio )

in questo determinato frangente D-O ordina ai sacerdoti di astenersi dal vino per poter bene stabilire ciò che è puro o no.ma non è detto mai che il vino sia "impuro". è proibito per i leviti che si accingono a prestare servizio(ma concluso il proprio turno i leviti possono consumare vino come tutti gli altri).se un alimento(il maiale) è impuro è impuro e stop.se un alimento(vino) è proibito ad una ristretta categoria di persone per un limitato periodo di tempo è un altro discorso. fonte Chabad org. vaykria 10 ; e Rashi commentary(sono ebrei ortodossi quindi abbastanza perfezionisti sul discorso puro-impuro) un abbraccio in Cristo
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza

Ali ibn Abi Talib(599- 661)
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