Re: Confidenziale
Inviato: sabato 16 marzo 2024, 19:27
Si! Gianni ….. Gesù osservava la Torah e lo shabbat, forse conosceva quella massima che poi è stata inclusa nello Zohar, lo sottolinea e Heschel che la riporta: “ Il Sabato non è al servizio dei giorni feriali;sono invece i giorni feriali che esistono in funzione del sabato” Se un uomo che “ trasgredisca lo shabbat uno shabbat per salvare una persona in pericolo, affinché entrambi possano osservare insieme molti shabbatot”
La stessa Torah sigilla questo pensiero dove è scritto :E osserverete dunque le mie leggi e i miei statuti, attuando i quali l’uomo vivrà con loro”, non è scritto morirà con loro.
Per comprendere lo shabbat bisogna capire il concetto di “modello”come è nel pensiero ebraico, faccio un esempio : "Un topo porta a casa del proprietario delle briciole di pane dopo che è stato rimosso il chametz alla vigilia di Pesàch, il pensiero logico risponde che essendo all'insaputa dei proprietari la mitzvà non viene invalidata, in realtà essendo il “ modello” la casa casherizzata, la presenza della più piccola parte di chametz la rende invalida esattamente come se il padrone di casa sia stato poco diligente nella ricerca del chametz misurando la sua intenzione, se nel caso del massimo della diligenza è rimasto un pezzo di chametz si ritorna al fatto che è esattamente come nel caso del topo, non si misura la diligenza ne l’intenzione ma il modello, è solo il fatto che c’è chametz nella casa, in teoria anche solo nella polvere sui mobili o sotto i tappeti.
(ispirato da Adin Steisatz- Cos’è il Talmud
Ancora un altro esempio: quando in un mikvè cade un liquido improprio succede che lo rende pasul , cioè inadatto,se è acqua colorata che si è introdotta nella vasca rende impura tutta l’acqua, qualunque sia la sua quantità.
Ma se dell’acqua pura in contatto con del vino rosso e viene colorata di rosso questa non diventa pasul, nel primo esempio nel mikvè c’è acqua colorata, nel secondo caso è vino allungato.
Questa sottigliezza del pensiero fa l’esempio di cosa può essere consentito nello shabbat e cosa deve essere proibito.
Un altro esempio può essere compreso confrontandolo con lo shabbat, una delle melakòt proibite e quella approvata, c’è differenza tra togliere la parte buona da consumare dallo scarto o scartare dalla parte buona lo scarto ?
Spesso i non ebrei hanno fatto umorismo o sono rimasti stupiti sul cervellotico impianto che riguarda i divieti e comportamenti strani all’interno del giudaismo osservante, soltanto vivendo all’interno di questa cultura e vivendo almeno una volta l’esperienza del sabato ebraico si riesce a percepire il vero senso del precetto..
Riporto un significativo brano tratto dal libro che pochi conoscono” Gli Ebrei” di Roger Peyrefitte:
“Tutte le volte che siamo andati a cena da amici la sera del Sabato, disse Egla, “abbiamo rischiato di morire assiderati davanti alla porta di casa nostra finché un inquilino o un passante non ebreo era così gentile da aprircela (nel nostro quartiere è un piacere che tutti fanno senza stupirsi). Per aprire la porta basta premere un pulsante elettrico; ma premere il pulsante elettrico significa fare un lavoro, perché si produce corrente; e il sabato è proibito compiere qualsiasi lavoro. Una notte, che non arrivava nessuno e stavamo congelando (a gennaio ha fatto un freddo tremendo), dissi a papà avvicinando la mano al pulsante:”faccio io il peccato” ma lui mi guardò in un modo …! In un modo che non rispettava di sicuro la pignoleria o la paura superstiziosa: anche lui sapeva perfettamente che non saremmo stati fulminati per quello. No, il suo sguardo diceva:”Essere ebrei significa appunto non fare quel gesto. Tu sei qui perché i nostri antenati non hanno fatto quel gesto o un altro simile e perché hanno detto di no quando hanno proposto loro di farlo”.
Un pò di troppa retorica masochista , bastava che se ne stessero a casa o cambiassero il pulsante con una serratura a chiave, mi diverto davvero a scrivervi queste cose.
Giustizia dei farisei? Sembra il mondo del “Mulino Bianco”, abbiamo una vera idea di cosa sono stati e sono tuttora i farisei?
Di quale giustizia si parla, il farisei applicavano la legge di Moshè, ma erano uomini e potevano sbagliare, l’unica cosa certa è che Gesù non voleva fondare nessuna religione e non immaginava certamente il paradosso in cui il fondatore di una nuova religione appartenesse a un’altra, ora se disponete delle Scritture ebraiche dobbiamo ringraziare i farisei e gli scribi che avevano il compito di trasmettere la scrittura, ma a quanto pare nessuno se lo ricorda più….
Noiman