Re: Confidenziale
Inviato: mercoledì 31 maggio 2023, 16:04
Non sono una biblista ne una erudita. Ma proverò a fare un esempio pratico e spero di farlo con termini semplici e comprensibili. Stella, spero hai pazienza di leggerti tutto questo lungo intervento.
Iniziamo...
In Genesi troviamo il racconto della creazione e del primo peccato commesso da Adam e Chava in gan Eden, la prima dissobedienza. Il serpente tenta Chava e Dio maledice il serpente aggiungendo: "Porrò
inimicizia fra te e la donna, fra la tua posterità e la tua posterità; egli ti attacherà il capo e tu gli attaccherai la caviglia" (Bereshit 3,15 - Edizioni Mamash).
Una delle più note interpretazione ebraiche di questo verso, afferma che "il serpente è lo yètzer harà (cattiva inclinazione dell'uomo). Da questo versetto, i maestri deducono la giusta tattica per condurre la guerra contro l'istinto al male, simboleggiato dal serpente: esso convince l'uomo a calpestare i precetti con la caviglia, ma l'uomo può vincere usando il suo capo, ossia studiando la Torà.
Interpretazione cristiana: L'uomo tentato dal diavolo, Satana, ha disobbedito al comandamento di Dio. Il diavolo colui che si oppone a Dio, è un angelo caduto. All'inizio era un angelo buono, creato da Dio. I demoni erano angeli, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. Nel versetto "ti schiaccerà la testa", la tradizione cristiana legge un velato annuncio della redenzione in Yeshua (vedi Rm 16,20). I Vangeli raccontano anche delle tentazioni subite da Gesù/Yeshua dal diavolo Satana.
Approccio accademico: Analizzando con metodo storico/critico il contenuto degli scritti biblici e della letteratura ebraica dell'epoca, cosa ne è venuto fuori? Che la lettura ebraica/rabbinica e quella cristiana, differiscono in quanto si richiamano a tradizioni religiose diverse presenti all'epoca del II Tempio, che avevano una loro visione del mondo, una propria teologia.
Ovvero, in parole semplici, convivevano due distinte correnti di pensiero (ideologie), una credeva che l'uomo fosse libero di agire ed osservare la Torah, e seppure l'istinto al male (serpente) poteva tentarlo, egli è ben capace di tenerlo a freno (tradizione farisaica/rabbinica). L'altra ideologia (su cui si collocano esseni e cristiani), invece riteneva che il male avesse un’origine soprannaturale, che fosse stato introdotto sulla terra dal “peccato degli angeli”, un gruppo di angeli con a capo Satana(che diventa il serpente) che si ribellò contro Dio e che l’uomo non fosse così libero, in quanto egli è vittima del male (e delle loro tentazioni).
Dunque, se al credente medio, queste informazioni non apportano granchè al suo credo, in realtà possono tornarci utile, per comprendere il motivo delle divergenze delle interpretazioni ebraiche/rabbiniche e cristiane (anche per questo versetto di Bereshit 3,15).
PS.
Alla ricerca non interessa giudicare quale delle tue interpretazioni sia la più corretta, la più giusta, quanto piuttosto analizzare in chiave critica la storia dell'origine di queste ideologie, il loro contenuto, i testi ebraici che le documentano, e cosi via. A quale fine? Allo scopo di capire molto più di un tempo, la storia del pensiero e della cultura ebraica nell'arco dei suoi tremila anni di storia e in tutte le sue manifestazioni!
Iniziamo...
In Genesi troviamo il racconto della creazione e del primo peccato commesso da Adam e Chava in gan Eden, la prima dissobedienza. Il serpente tenta Chava e Dio maledice il serpente aggiungendo: "Porrò
inimicizia fra te e la donna, fra la tua posterità e la tua posterità; egli ti attacherà il capo e tu gli attaccherai la caviglia" (Bereshit 3,15 - Edizioni Mamash).
Una delle più note interpretazione ebraiche di questo verso, afferma che "il serpente è lo yètzer harà (cattiva inclinazione dell'uomo). Da questo versetto, i maestri deducono la giusta tattica per condurre la guerra contro l'istinto al male, simboleggiato dal serpente: esso convince l'uomo a calpestare i precetti con la caviglia, ma l'uomo può vincere usando il suo capo, ossia studiando la Torà.
Interpretazione cristiana: L'uomo tentato dal diavolo, Satana, ha disobbedito al comandamento di Dio. Il diavolo colui che si oppone a Dio, è un angelo caduto. All'inizio era un angelo buono, creato da Dio. I demoni erano angeli, ma da se stessi si sono trasformati in malvagi. Nel versetto "ti schiaccerà la testa", la tradizione cristiana legge un velato annuncio della redenzione in Yeshua (vedi Rm 16,20). I Vangeli raccontano anche delle tentazioni subite da Gesù/Yeshua dal diavolo Satana.
Approccio accademico: Analizzando con metodo storico/critico il contenuto degli scritti biblici e della letteratura ebraica dell'epoca, cosa ne è venuto fuori? Che la lettura ebraica/rabbinica e quella cristiana, differiscono in quanto si richiamano a tradizioni religiose diverse presenti all'epoca del II Tempio, che avevano una loro visione del mondo, una propria teologia.
Ovvero, in parole semplici, convivevano due distinte correnti di pensiero (ideologie), una credeva che l'uomo fosse libero di agire ed osservare la Torah, e seppure l'istinto al male (serpente) poteva tentarlo, egli è ben capace di tenerlo a freno (tradizione farisaica/rabbinica). L'altra ideologia (su cui si collocano esseni e cristiani), invece riteneva che il male avesse un’origine soprannaturale, che fosse stato introdotto sulla terra dal “peccato degli angeli”, un gruppo di angeli con a capo Satana(che diventa il serpente) che si ribellò contro Dio e che l’uomo non fosse così libero, in quanto egli è vittima del male (e delle loro tentazioni).
Dunque, se al credente medio, queste informazioni non apportano granchè al suo credo, in realtà possono tornarci utile, per comprendere il motivo delle divergenze delle interpretazioni ebraiche/rabbiniche e cristiane (anche per questo versetto di Bereshit 3,15).
PS.
Alla ricerca non interessa giudicare quale delle tue interpretazioni sia la più corretta, la più giusta, quanto piuttosto analizzare in chiave critica la storia dell'origine di queste ideologie, il loro contenuto, i testi ebraici che le documentano, e cosi via. A quale fine? Allo scopo di capire molto più di un tempo, la storia del pensiero e della cultura ebraica nell'arco dei suoi tremila anni di storia e in tutte le sue manifestazioni!