Buongiorno Stella
. Dalla tua foto mi aspettavo di vedere il lago di Galilea, leggendo la nota. In queste settimane è proprio un tema che ha attratto la mia attenzione. Ma non il lago di Galilea di oggi ma quello del I secolo. La foto invece mostra una suora con in mano uno smartphone, come fa giustamente notare Gianni. A seconda del focus che si ha, quella semplice foto può mostrare tante cose. Tranne il lago di Galilea.
Possiamo focalizzarci sulla posizione della suora, sullo sguardo. Possiamo guardare il paesaggio mostrato nella foto, l’erba, il vaso lì vicino ecc. Ma ci sono anche un sentiero con dei lampioni, altre persone, un piccolo pontile, una barca ecc..i più attenti noteranno il moscerino poggiato sul filo d'erba. La suora è in disparte col suo telefonino, gli occhiali da sole e lo sguardo triste. Tante cose si possono vedere ma vedere non vuol dire osservare. Nell’altra cartella avevo scritto una frase:
Noi tendiamo a "non" vedere, tutto ciò per cui "non" siamo predisposti a vedere. L'esempio è osservare una scena e non accorgersi di tutto ciò che capita nei dintorni di essa. Per esempio osservando un bambino che gioca a pallone, contiamo quanti calci riesce a dare ma non ci accorgiamo dell'uccellino che si posa al suolo accanto a lui a mangiare le bricioline.
Questa capacità in alcuni ambienti viene definita impropriamente “attenzione laterale” ed ha a che fare con la nostra capacità di osservare. Test di osservazione vengono utilizzati, per esempio, nelle selezioni di un certo tipo di personale, come gli agenti segreti. Anche negli individui comuni si possono notare differenti capacità di attenzione e per svilupparle o possederle non si deve essere per forza orientati a diventare agenti, ma alla voglia di osservare il mondo che ci circonda.
Si chiama “pensiero laterale” la capacità di pensare in maniera alternativa, non logica o lineare come avviene nel pensiero verticale. Questa modalità di pensiero (laterale) è complementare a quella logica (verticale). Grazie al pensiero laterale, si apre la porta alla creatività ed all’intuizione, ovvero elementi molto utili anche per riuscire ad andare oltre a ciò che si legge. Queste forme di pensiero non possono fare a meno di una minima conoscenza di tutto ciò che ruota attorno a certi argomenti. Più cose si conoscono, più elementi emergono da una scena. Per esempio, parlando di immagini, possiamo osservare molte iconografie di Yeshùa. L’ignaro credulone che non vuole nemmeno conoscere certe cose, ci vedrà una bell' immagine. Chi invece possiede un minimo di conoscenza su determinati argomenti, ci vedrà una marea di simboli e simbolismi, non solo nel vestiario ma anche nella posizione del corpo, nelle dita, ecc. oltre al fatto che non si capisce più se si tratti di un maschio o una femmina. In un mondo che tende verso l'ibrido non mi meraviglio.
Ritornando allo smartphone, ma anche a tutti gli strumenti digitali, l’uso improprio ed eccessivo, soprattutto alla maniera classica (cioè seguendo la modalità del lasciarsi guidare), può essere nocivo. Certamente se usati in modo corretto, questi strumenti possono avere la loro utilità. Ma si può facilmente dimostrare che attraverso questi dispositivi, è possibile manipolare i pensieri e controllare quali sono le nostre preferenze, abitudini di vita, i nostri modi di interagire con gli altri(utilizzo dei social) e raccogliere dati (oggi anche biometrici). La manipolazione mentale è roba vecchia ed è stata testata in vari modi. Un tempo vi era solo la propaganda in piazza e la religione, oggi c’è l’imbarazzo della scelta perché con i dispositivi digitali è un gioco da ragazzi, oltre allo sviluppo delle parole e del linguaggio (per esempio la PNL). Avete presente i bravi venditori? I bravi oratori? Persino l'uomo bianco ha dietro coloro che gli scrivono le letture.
La gente crede di scegliere ma non sceglie. Crede di sapere ma non sa. Cosa sa? Ciò che qualcun altro ha deciso di fargli sapere. In un percorso didattico, non sei tu che scegli cosa devi studiare, al massimo puoi scegliere in che scuola (nonostante l'utilità di questi studi e la preparazione che si può raggiungere in determinati settori) e non sei tu che scegli cosa vedere nei programmi tv.
Le generazioni future manderanno in pensione i libri, compresa la Bibbia. Già nato in ambito religioso, si sta diffondendo a macchia d’olio una nuova forma di pensiero: “lo scimunismo”. Che ne sarà della spiritualità? Esisterà ancora la fede sulla terra?