Lunghina ,ma leggetela ,a me ha fatto molto bene ---
purtroppo ,vivendo con persone di idee diverse ,ed anche in questa societa' ''moderna''
''non santifico ,celebro ,il sabato come DIO comanda ..,
ma questo momenti di raccoglimento meditazione ,comunione con il padre ,mi hanno dato forza carica ,per andare avanti ..
Conclusione ''MIA''
piu' che un riposo fisico ,e la ricerca di cavilli....e' importante comprendere il motivo profondo dello shabbat ...
.Il Sabato: Giorno di «Rinnovamento dello Spirito»
Se siamo in Cristo, il Padre Eterno sta forgiando in noi il Suo carattere, la Sua natura divina (2 Pietro 1:4). Riuscite a capire quanto sia importante questo? Il riposo settimanale che Egli ha stabilito per sempre, a ricordarci che Egli è il Creatore, è lo stesso periodo settimanale durante il quale Egli ci insegna e ci trasforma nella Sua nuova creazione spirituale!
La Parola di Dio ci definisce «figli appena generati» e afferma che dovremmo «appetire il puro latte spirituale, onde per esso crescere per la salvezza» (2 Pietro 2:2). Il Sabato è il momento nel quale Dio desidera che noi ci avviciniamo a Lui attraverso lo studio della Sua Parola, la preghiera personale e il culto collettivo nella Sua Ecclesia, quando si può andare e tornare nello stesso giorno. Egli ha santificato quel giorno preciso, separandolo e distinguendolo dagli altri, perché ha inteso presentarlo e usarlo per noi e assieme a noi come momento sacro (Genesi 2:1-3). Noi dovremmo rispettarlo per “trovare letizia nell’Eterno” (Isaia 58:14), per dilettarci alla Sua presenza, alla presenza del “Corpo di Cristo”, la Chiesa da LUI fondata 19 secoli fa. Non la “chiesa” armata dall’Imperatore Costantino cinque secoli dopo Cristo.
Sabato è il giorno in cui i discepoli di Cristo dovrebbero avvicinarsi in congregazione. «Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carità e a buone opere, non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni sono usi di fare, ma esortandoci a vicenda [per parteciparvi]; e tanto più che vedete avvicinarsi il gran giorno» (Ebrei 10:24-25).
Sabato è il solo giorno in cui Dio abbia ordinato le riunioni settimanali: «Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di completo riposo e di santa convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; è un lavoro consacrato all’Eterno in tutti i luoghi dove abiterete» (Levitico 23:3). Chi abita troppo lontano per andare e tornare nello stesso giorno, può chiederci di collegarsi al nostro Auditorium Virtuale per partecipare virtualmente alla santa adunanza sabatica e seguire i sermoni online in diretta.
Le prove riportate all’interno del Nuovo Testamento dimostrano che gli apostoli di Gesù Cristo e i primi Cristiani continuavano a riunirsi il settimo giorno, di Sabato. Naturalmente capitava che essi si visitavano in giorno di Domenica, ma lo facevano per socializzare, per mangiare insieme, e non per celebrare il culto al Signore. Questo accadeva perché il giorno di Domenica era giorno di riposo dei soldati romani e dei Samaritani che abitavano in Gerusalemme. Da notare inoltre che, per la Bibbia, il “primo giorno della settimana” inizia dopo il tramonto del Sabato, e spesso accadeva che i fratelli, “spezzavano il pane” insieme nel primo giorno della settimana semplicemente perché continuavano a stare insieme anche dopo il tramonto del Sabato; una cosa che viene naturale quando si è desiderosi di fratellanza o si deve discutere più a lungo di cose che riguardano la propria vita o la sopravvivenza stessa della Chiesa.
Pochi si rendono conto che al tempo di Gesù e dei primi Cristiani, i territori di Gerusalemme e la Giudea erano abitati sia da giudei che dai pagani e quindi vi erano quivi religioni diverse ciascuno con diverso giorno di riposo settimanale. In verità anche in quella regione vigevano due giorni di riposo, il Sabato per i giudei e il giorno del “dio sole” per tutti gli altri. I primi pagani che si convertirono a Cristo riposavano anche nel giorno dedicato al “dio sole” non per offrire il culto a Dio, ma perché il sistema romano li obbligava a non violare quel giorno, pena la morte. Quindi essi si ritrovarono ad osservare due giorni uno dopo l’altro, come succede ancor oggi a molti osservatori del Sabato. La distruzione di Gerusalemme per mano dell’imperatore Tito, nel 70 dopo Cristo, non esentò la Chiesa primitiva di Roma di essere attaccata da lupi travestiti da agnelli, i quali si infiltrarono per guidarla più politicamente che religiosamente, competendo spesso con il potere dell’Impero, fino a sostituire letteralmente l’Impero, divenendo essa stessa “Sacro Romano Impero”. La chiesa di Roma cominciò a prevaricare su tutte le altre chiese, a considerarsi la “nuova Gerusalemme” e “regno di Dio” sulla terra e ad imporre militarmente le proprie regole, a discapito del vero giorno del Signore e di altri comandamenti di Dio. Cominciò così anche il razzismo viscerale della chiesa di Roma contro l’ebraismo in generale. Ance se dissimulato, questo antisemitismo è reale ed ha radici storiche secolari. Ignorare questo fatto conduce a una errata lettura della storia e della profezia biblica.
A mano a mano che in Giudea si diffondeva il Cristianesimo anche molti Gentili, quivi residenti, aderirono alla fede in Cristo e iniziarono ad osservare il Sabato quale vero settimo giorno della settimana, secondo il comandamento di Dio. Il giorno del Sabato che ci ritroviamo a chiamare oggi non arrivò in Europa in virtù dei pochissimi Giudei ch’erano immigrati con doppia cittadinanza o esiliati da tener d’occhio. Invece furono principalmente i primi pagani convertitosi a Cristo, soldati romani e commercianti dell’Asia Minore, a diffondere l’esistenza e l’osservanza del Sabato in gran parte dell’impero Romano del primo secolo. Questo spiega perché ancor oggi noi europei (italici, galli, ispanici, ecc.,) chiamiamo il Sabato dal nome originale: Shabbath! Il Cristianesimo vero e l’osservanza del Sabato erano diventati molto popolari. Era un’epoca di relativa libertà delle fedi e questo permetteva ad ogni comunità di credenti una libera ricerca della verità. Questo miracolo durò fino a quando i cardinali della religione mitraica dell’impero non videro minacciato il loro culto al “dio sole” e iniziarono ad adottare una contraffazione del cristianesimo, inventando la favola che Gesù sarebbe risorto nel “loro” giorno e non di Sabato: da allora hanno eretto un castello di sacro e profano, di mezze verità e menzogne in contraddizione con la Sacra Bibbia. Questa è una delle ragioni per cui essi si sono arrogati il diritto esclusivo di interpretare le Sacre Scritture. Ogni altra interpretazione è stata soggetta a persecuzione.
Inizialmente, in tutto il territorio dell’impero, i primi discepoli di Gesù – giudei e pagani convertiti – osservavano il riposo sabbatico attraverso il dono e il rinnovamento dello Spirito Santo, prendendo ovviamente le distanze dal legalismo farisaico. Il rapporto tra il vero settimo giorno e la sopravvivenza stessa della vera Chiesa fu chiaramente ribadito dall’apostolo Paolo il quale affermò: «Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio» (Ebrei 4:9). L’intero capitolo 4 di questa epistola di Paolo ai suoi connazionali conferma che gli Apostoli di Cristo e i tutti Cristiani del primo secolo mantennero il Sabato come giorno di riposo.
In conclusione, basterebbe considerare che Gesù, i Suoi Apostoli e tutti i primi Cristiani obbedivano scrupolosamente al comando di Dio che diceva loro di santificare il Sabato. Essi mantennero il Sabato come settimo giorno, proprio come avevano fatto a loro tempo i santi Profeti (Efesini 2:20). Il comandamento che Dio rivolge alla Sua Chiesa, «il nuovo Israele», quello spirituale, è lo stesso ancora oggi: «Ricordati del giorno del riposo per santificarlo» (Esodo 20:8; Matteo 12:8; 24:20; Isaia 66:22-23)
Abbiamo un bisogno disperato di tempo da dedicare al nostro percorso di avvicinamento al nostro Creatore. Egli ci dice quanto tempo è necessario dedicare al rapporto con Lui e quando dobbiamo prendercelo. Dobbiamo decidere se davvero confidiamo nel Suo giudizio e se vogliamo obbedire davvero al Suo comandamento.
TRATTO DA ''LA BUONA NOTIZIA .ORG.