Bene rieccomi qua ,dopo aver letto cio' che il caro NOIMAN ha scritto ,come e' profonda la parola di DIO ....
ci illudiamo di sapere capire ,ma bisogna davvero scavare per trovare '''LE PERLE''...
...visto che molti leggono confidenziale ,riporto qui solo un pezzettino di cio' che mi ha fatto maggiormente riflettere ,anzi tutto e' cosi profondo ,e come NOIMAN la spiega ti coinvolge ti rapisce ....
“e toccherete con un ramo di issopo intriso di sangue sull’architrave e sui due stipiti (esodo).
D-o ordina che siano prima gli stipiti e poi l’architrave a essere segnati, Moshè all’opposto inizia con l’architrave.
La tradizione fornisce una possibile spiegazione , interpreta che Moshè e Aron sono i pilastri terreni del Santo che li copre come con ali protettrici come l’architrave è posta sulla porta.
Una specie di inversione di pensiero, noi diamo importanza all’architrave solo dopo i suoi sostegni, il divino prevede simbolicamente invece che prima ci siano i sostegni e poi il tetto, il collegamento con le mitzvòt e la Torah.
“ Prima faremo e poi ascolteremo” c’è forse una analogia ?...
ora ritorniamo alla continua del PADRE NOSTRO la preghiera che ci ha insegnato GESU' ...piu' semplice perche' non c'e' tanto da scavare ,ma dove possiamo riposarci ,adagiarci lasciarci andare ai piedi del padre e trovare rifugio ...
SI proprio vero ,pensavo L.T. e' lo sforzo ,dell'uomo per raggiungere per ottenere ecc..ecc.....il N.T. e' il riposo la pace ...ahhh finalmente possiamo riposarci ...
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...Rimettici i nostri debiti
“Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi
ai nostri debitori…” (Mt 6,12)
Letture bibliche: Mt 18,21-35; Lc 15,11-32
Oggi ci concentreremo sui bisogni spirituali. Posso immaginare quanto si sia desiderosi di entrare alla presenza di un Padre che è santo.
Senza voler frenare il tuo entusiasmo, mi permetto di chiedere un momento di silenzio e d’introspezione.
Una verità inevitabile è che l’ingresso alla presenza del Padre celeste è bloccato, perché c’è un problema grave che deve essere risolto: il problema del peccato.
Questo è ciò che ci separa dal Padre nostro e rende qualsiasi comunicazione con Lui impossibile. Siamo tutti contaminati dal peccato e privi della gloria di Dio (Rm 3,23). Non solo contaminati, ma anche, e soprattutto, condannati a morte eterna. Abbiamo ereditato questo peccato dai nostri progenitori (Rm 5,12). Questa è la cattiva notizia. Tuttavia, questa cattiva notizia è seguita da una buona notizia… e c’è speranza!
Dal momento che il grande problema dell’umanità è quello del peccato, il bisogno maggiore è quello del perdono. Ed è questo ciò che il Padre nostro che è nei cieli offre a chi Glielo chiede.
La Parola di Dio ci ricorda che, per tutti coloro che sono in Cristo, i loro peccati commessi
da credenti non potranno in alcun modo farli sprofondare nuovamente nella condanna e nel giudizio eterni (Rm 8,1). Ma attenzione! Mentre ci rallegriamo per questa buona notizia, cerchiamo di non perdere di vista il fatto che dovremmo sempre essere consapevoli delle nostre mancanze e debolezze quotidiane, in quanto che esse influiscono sul nostro rapporto con il Padre nostro che è nei cieli.
Abbiamo sempre bisogno di chiedere al nostro Padre celeste il perdono dei peccati che
continuiamo a commettere, consciamente o inconsciamente, in parole o azioni, con l’atteggiamento o il pensiero. Quindi, sapendo come dobbiamo mantenere il nostro rapporto con il Padre, questa richiesta (‘Rimetti a noi i nostri debiti’) è di vitale importanza.
L’invocazione del perdono implica che dobbiamo confessare al Padre tutti i nostri peccati, sia quelli conosciuti sia quelli sconosciuti.
Secondo la Sua Parola, ‘Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità’ (1 Gv 1,9).
Ma ricordiamoci che Gesù Cristo non ci insegna solamente a chiedere al Padre nostro di perdonare noi; ma aggiunge che anche noi dobbiamo perdonare chi ci ha offesi. ‘Perdonare’ significa semplicemente ‘lasciar andare’, ‘sciogliere’ o ‘liberare’.
Il perdono, per il figlio di Dio, non è un’opzione: è un comandamento nella Parola di Dio (Ef 4,32).
Se perdoniamo chi ci ha offesi, quanto più il Padre celeste ci perdonerà quando chiederemo il Suo perdono! Ora, il canto del re Davide diventa una realtà nella nostra vita: ‘Beato l’uomo a cui la trasgressione è perdonata,e il cui peccato è coperto! Beato l’uomo a cui il Signore non imputa l’iniquità e nel cui spirito non c’è inganno!’ (Sal 32,1-2).
Versetti del giorno:
Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe. (Mt 6,14-15)
Spunti per la preghiera:
• Dedica del tempo a confessare i tuoi peccati al tuo Padre celeste.
• Pensa alle persone che non hai ancora perdonato, e chiedi a Dio di darti la grazia di perdonarle, liberandole così dalla schiavitù del peccato.
• Prega per avere luce, perché tu sia in grado di smascherare le macchinazioni di Satana (2 Cor 2,11) e di potergli resistere (1 Pt 5,8,9).
“Rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi...
non facile nemmeno qui ,pensavo a ANCHE NOI LI ABBIAMO RIMESSI ''
,e si prima noi poi LUI agisce ,non si puo' andare al PADRE con cuore non puro ...
PERCHE' IL SANTO BENEDETTO EGLI SIA TRE VOLTE SANTO ABITA SOLO IN CUORI PURI ...
(( non so se mi spiego ,)) sappiate che ogni cosa io la dico a me stessa ,se poi alcuni di voi condividono il mio pensiero meditazione okei ..
'''buona giornata ...buona meditazione anche a voi ...