Confidenziale

[bgaluppi]

Ma da cosa lo deduci? Perché oltre a non essere grammaticalmente dimostrabile, questa conclusione non è conforme al resoconto, che afferma con chiarezza che Yeshúa morì il giorno prima della pasqua, quello di preparazione.

[bgaluppi]

Ottimo, Jon. Aggiungo che Marco non distingue tra Pasqua e Festa degli Azzimi e lo indica come periodo. Se adottassimo la tesi di Gemello, avremmo lo stesso vangelo che prima dice una cosa, poi un'altra, poi torna a dire quella di prima, con contraddizioni enormi.

[Gianni]

Giusto, Jon. Ottimo.

[GEMELLO76]

Caro bgaluppi, considerando che sei un musicista ti faccio questo esempio: Il giorno prima del concerto, quando si tenevano le prove, .....
Domanda: queste prove quando si verificano con esattezza?

[bgaluppi]

Gemello, oltre a non spiegare quanto ben esposto da Jon, l'esempio non regge, perché è ovvio che le prove non possono tenersi durante il concerto. Nel caso del versetto di Marco, invece, abbiamo due possibilità interpretative: 1. il sacrificio pasquale avveniva il giorno precedente all'inizio degli Azzimi, ossia il 14 (corretta), 2. il sacrificio pasquale avveniva in occasione del periodo della festa degli Azzimi (corretta). Quando iniziano gli azzimi? Certo, la sera del 14. Ma la Torah dice anche: “Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case [...] Osservate dunque la festa degli Azzimi...” - Es 12:15,17

In base a questi versetti, quando comincia la Festa degli Azzimi? Se il testo parla di "primo giorno", significa che quel giorno è incluso nel festival, altrimenti direbbe "il giorno prima della festa", ti pare? Ma non può essere il primo dei sette, perché questo è il 15, giorno di riposo. Infatti, Rashi spiega che quel "primo giorno" è il 14, dunque la Festa degli Azzimi include questo primo giorno. Come vedi, è difficile fare distinzione tra Pasqua e Azzimi, perché, di fatto, non sono distinti. Allora, gli Azzimi possono essere il periodo dei sette giorni ma anche tutto il festival, che include il "primo giorno", in cui si eliminano i lieviti e si sacrifica pesach.

È facile fare confusione perché gli agiografi parlavano in base al costume di allora, e una volta parlano di festa di pasqua, un'altra di festa degli azzimi; oggi, ad esempio, gli ebrei celebrano Pesach in modo diverso dalle prescrizioni bibliche. Se leggi un testo di un ebreo contemporaneo, molto probabilmente non si esprimerà come gli autori dei Vangeli. Allra, è necessario esaminare bene tutti i versetti incrociati che descrivono quei giorni per capire bene la cronologia esatta degli eventi. La prima possibilità interpretativa, quella che proponi tu, come può essere armonizzata con i versetti citati da Jon? Non può. Il problema è tutto qui. Non si può estrapolare un versetto e interpretarlo a prescindere dal resto.

[GEMELLO76]

Escludendo l'ovvietà a cui non volevo riferirmi,come rispondi alla domanda che ti ho fatto?

[bgaluppi]

Gemello, ti ho risposto. Il senso come lo intendi tu può essere giusto se estrapoli il versetto dalla Scrittura. Ma leggendolo all'interno del contesto, seguendo la cronologia del racconto che è chiara - e in armonia con gli altri Vangeli, la tua tesi non calza. Se quello era il giorno in cui veniva scannato l'agnello, come mai quando Yeshùa muore è sempre il 14, ossia la preparazione? Jon ha già citato diversi versetti, anche dello stesso Marco, ma ce ne sono anche altri. La spiegazione è che il "quando" non si riferisce al giorno prima degli Azzimi, ma agli Azzimi. E anche questa lettura è grammaticalmente corretta e, soprattutto, è in armonia con il resoconto cronologici che precede e che segue. Ripeto, la tua tesi non è sbagliata grammaticalmente, ma è cronologicamente errata. Leggiti bene anche i versetti paralleli degli altri Vangeli.

I resoconti a volte poco chiari, perché espressi male, vanno chiariti armonizzandoli con il contesto e con raffronti incrociati. È cosí che si studia la Scrittura.

[bgaluppi]

Praticamente, Marco dice: il giorno prima di quando si scannava pesach.

[bgaluppi]

Seguiamo la cronologia. Mr 14:1,2

“Mancavano due giorni alla Pasqua e alla festa degli Azzimi; i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesú con inganno e ucciderlo; infatti dicevano: «Non durante la festa, perché non vi sia qualche tumulto di popolo».”

Considerato Lv 23:5, che recita: “Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sull'imbrunire, sarà la Pasqua del Signore.” (cfr. Nm 9:5; 28:16; Esd 6:19; Ez 45:21). L'imbrunire è, in realtà, "tra le due sere", che corrisponde all'intervallo di tempo che intercorre tra la settima ora (le tredici) e il sopraggiungere dell'oscurità. Ciò è confermato da Flavio e da Rashi. “All’arrivo della festa che è chiamata Pasqua, quando si immolano i sacrifici, dalla nona all’undicesima ora [dalle 15 alle 17]” (Guerre Giudaiche, libro 6, capitolo 9, verso 3, 423.)”. Rashi spiega che il termine indica lo spazio temporale tra l'oscurarsi del sole (l'inizio del suo discendere verso l'orizzonte) e l'oscurarsi della notte, che avviene dopo il tramonto; dunque il tempo che intercorre tra la settima ora (le 13) e il sopraggiungere dell'oscurità dopo il tramonto.

Dunque, a che giorno fa riferimento Mr 14:1,2?

Nota che Marco dice che mancavano due giorni alla pasqua E alla festa degli azzimi, non due alla pasqua e tre alla festa degli azzimi. Dunque, pasqua e festa degli azzimi coincidono temporalmente.

[stella]

Hallo ,ben ritrovati a tutti ..

si sono di nuovo a casa ,si vero ,molto stanca ... ,ma contenta veramente ,un'esperienza in piu' '' LA SICILIA '' ....

quindi il mio abbraccio va principalmente a tutti i siciliani del forum ... ...

terra calda , selvaggia , ma anche citta' bellissime come CATANIA ..persone molto cordiali gentili a PALERMO il mercato di una volta ... ...
l'interno ...non tutta la sicilia ,ma abbastanza ...

per FRANCESCO RAGAZZI anche da parte mia un caro saluto e contenta del tuo ritorno in forum ''mi dispiace per tutto cio' che avete dovuto affrontare negli ultimi tempi ...''ma con l'aiuto di DIO e voi tutti uniti supererete ogni cosa ...

si i siciliani sono molto uniti ''la famiglia e' importante solida ... ''non sto' a descrivere ogni cosa '' ma Francesco sono passata per vicino LENTINI ... ...

a Palermo ho pensato a Salvatore T. ... a GIOB ...a Catania pensato a Daniele ....mi dispiace non sono arrivata a Messina ...

ora grazie a DIO sono qui ''ho dato uno sguardo e vedo che BIBLISTICA ha di nuovo indossato la '''sua veste''...grazie a NOIMAN a GIANNI ed a tutti voi che partecipate alle sane discussioni come ad esempio l'ultima cartella aperta da Gianni nelle scritture ebraiche del 27 ''nefesh '

Quindi io me ne staro' tranquilla dietro le quinte e vi seguiro' in silenzio ''''

DIO ci benedica e guidi in ogni cosa ..''buon prosiguimento ''' a tutti ...