Confidenziale

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matteo97
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Re: Confidenziale

Messaggio da matteo97 »

@gianni hai poi pubblicato i nostri interventi all'interno del tuo studio?
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Mimymattio, perchè dici che gli ebrei non esistevano come popolo? Nel deserto erano già il popolo di Dio. Lo erano anche in Egitto.
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Mah.
France
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Re: Confidenziale

Messaggio da France »

Già abbiamo dubbi sulle Scritture Greche se cominciamo pure con quelle Ebraiche dove andremo a finire?

A volte storia e scienza non collimano con la Bibbia.
Mimymattio ci sta che il popolo ebraico si sia formato più tardi con una serie di immigrazioni a tal punto da arrivare a quel grande regno che fu di David e Salomone.
Però sicuramente un nucleo forte di partenza sarà stato quello in Egitto di Giacobbe ed i suoi figli diventate tribù anche se non così grandi ma certamente un nucleo per iniziare una grande storia.
France
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Re: Confidenziale

Messaggio da France »

Se ci sono tutti questi dubbi sul libro dell’esodo figuriamoci su genesi “preistoria pura senza una minima prova provata.”

Persino alla mia nipotina di otto anni al catechismo cattolico hanno insegnato che Adamo ed Eva non sono mai esistiti solo una storiella per insegnare una morale.
Sicuramente anche questo è vero.

Aspettiamo i commenti dei nostri amici ebrei forse ci regaleranno una perla in più.
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Dire che Adamo ed Eva non siano mai esistiti ma siano solo una storiella per insegnare una morale è essenzialmente vero, anche se - detto così - è espresso in modo un po' brutale.

In verità, i primi 11 capitoli di Genesi (chiamati dagli studiosi preistoria biblica) sono un capolavoro letterario espresso dal genio ebraico (e ancor più i primi tre capitoli). In essi la grande genialità dell'agiografo ebreo - nello stile geniale ebraico di evitare le astrazioni e di narrare in forma concreta - parte dall'inizio dell'universo per giungere ad Abraamo. Un greco avrebbe scritto chissà quale trattato filosofio, un tedesco chissà quale saga, un italiano chissà quale opera poetica. Il geniale autore ebreo narra in soli 11 capitoli una "storia" in modo concreto.

Da Gn 12 in avanti (Esodo compreso) le cose cambiamo: siamo nella storia. E dico di più: vera storia. Gli antichi non scrivevano la storia, ma le cronache. Israele scrivera la vera storia, che va ben al di là delle cronache.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

;;) ;;) ;;)
ADAMO ED EVA NON SONO PERSONAGGI STORICI ,MA SONO ESISTITI ,''magari avevano un'altro nome'' ;)
Tutti gli uomini sono coinvolti nel peccato di Adamo.
L'apostolo Paolo afferma:
Per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori'' (Rm 5,19),
Come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. (Rm 5,12)
Se ADAMO non e' esistito allora ne peccato originale e ne nostre conseguenze :-(
CRISTO il secondo Adamo ,allora mettiamo anche in dubbio il secondo Adamo :-( ;) senza il primo non puo' esserci il ''secondo'' ... ;)

:-H
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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matteo97
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Re: Confidenziale

Messaggio da matteo97 »

in realtà nemmeno l'esistenza di Dio può essere appurata come dato scientifico ma solamente postulata a priori. Dal momento che il creazionismo non è falsificabile allora non lo è nemmeno l'idea di Dio (dal momento che se non esistesse uno non esisterebbe l'altro, o almeno la definizione dell'altro sarebbe rivisitata). La Bibbia non parla nemmeno di "Dio", almeno secondo la concezione data dalla metafisica, di cui nella Scrittura non si fa nessun accenno. La prima postulazione di "Dio" (in senso occidentale) all'interno dell'ebraismo avviene con la filosofia di Maimonide nel medioevo che cercò di intravedere nel Tanakh le formulazioni aristoteliche sulle qualità divine, al fine di contrapporre una filosofia ebraica alla scolastica e a quella araba che si stavano sviluppando nella penisola iberica sotto l'influsso del dominio arabo-cristiano. Detto ciò la Bibbia rimane comunque un valido strumento per capire la mentalità semitica e la storiografia del medio-oriente nell'età antica, nonchè per apprendere insegnamenti morali (e per gli ebrei anche con il fine di continuare la tradizione).
Ultima modifica di matteo97 il venerdì 31 gennaio 2020, 17:30, modificato 3 volte in totale.
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matteo97
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Re: Confidenziale

Messaggio da matteo97 »

Forse gli autori del NT potrebbero aver avuto qualche concezione metafisica della divinità (essendo venuti a contatto con il pensiero greco durante l'epoca del giudaismo ellenistico) dal momento che più volte all'interno della Scrittura ricorre il termine Theos (il NT contiene numerosi riferimenti alla LXX piuttosto che al testo masoretico). El (nome con cui è indicato tante volte Dio nella Bibbia), spesso tradotto con Dio, può essere tradotto più fedelmente con il più potente.
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matteo97
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Re: Confidenziale

Messaggio da matteo97 »

se per "peccato originale" intendiamo l'interpretazione che ne ha data la "cristianità", allora esso non esiste e sarebbe davvero assurdo che Dio punisse eternamente il genere umano per una trasgressione commessa da due esseri. Come lo è accettare l'idea dei tdg quando affermano che se Dio non interviene contro quello che loro chiamano "satana" è solo perchè il Signore volle concedere la possibilità al "diavolo" di torturare il genere umano con ogni sorta di pestilenze e catastrofi naturali (così interpretano la parabola di Giobbe). Se invece il peccato dell'Adam lo si intende sotto una luce morale e pedagogica, allora il discorso cambia. Il pensiero ebraico afferma, a differenza della concezione latina del fato e di quella norrena del wyrd, che l'uomo è fondamentalmente responsabile del suo agire e può stabilire il dominio sulla natura perchè non c'è altro essere carnale superiore a lui.
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