Confidenziale

stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

bene ci provo io ... condividendo ,prendendo in prestito parole pensieri chiari ,ma anche se vogliamo terra terra ,affinche' tutti comprendano da me la prima ;)

partiamo dal concetto che ....
coloro che fisicamente hanno scritto i libri della Bibbia erano uomini, vissuti fra il 15° secolo a.C. e il 1° secolo dell’era cristiana, certamente ispirati dallo Spirito Santo, ma semplicemente uomini, con la loro cultura, la loro visione della vita, la loro conoscenza limitata.

Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei “generi letterari” allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca.
Quando prendiamo in mano la Bibbia dobbiamo cercare di capire il messaggio che Dio vuole rivelare a noi ..e dal mezzo che è stato usato per farcelo capire.


.Un metodo valido.....(( che io ho tratto da ''fontedivita'' ;)
Chi legge la Bibbia con la giusta attitudine scoprirà che non potrà più farne a meno perchè essa diventa «il pane della vita». Noi consigliamo: - 1 ...di procurarsi una Bibbia scritta a caratteri grandi per una facile lettura.
- 2 ...di stabilire un periodo «ben definito» delle nostre giornate da consacrare alla lettura della Bibbia, da considerare come appuntamento quotidiano con il Signore ed al quale non si può mancare.
- 3 Leggere la Parola di Dio per il proprio sviluppo spirituale. Nel farlo dobbiamo ricordarci che quanto si legge è il consiglio diretto ed immediato del Signore. In questo modo avremo la risposta ai problemi della nostra esistenza, anche i più intimi.
- 4 Leggere con attenzione chiedendosi: Che cosa vuole dirmi il Signore? Questo passo biblico cosa m'insegna? Se saremo disposti ad imparare, Dio c'istruirà.
- 5 Non leggere frettolosamente, anzi, è piuttosto buono cercare d'immedesimarsi nell'evento biblico che si sta leggendo. Bisogna sempre ricordare che eventi e personaggi non sono miti, né leggende e nemmeno il frutto della fantasia umana. Per questo le esperienze bibliche sono una lezione sempre valida per ogni lettore.

non sono tutti miei pensieri ,ma condivido cio' ...cioe' la giusta attitudine per come leggere la PAROLA DI DIO '' :YMHUG:
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Cara Stella, hai detto bene, anzi benissimo: Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei “generi letterari” allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca.

Per fare un esempio terra terra, mettiamo che sia tradotto letteralmente negli Stati Uniti un libro italiano in cui è scritto: “Lei gli disse: «Là fernì a mare cu tutt e pann»”. Questa frase è in napoletano. Ora, traducendola in inglese, sarà tradotta per quello che vuol dire ovvero: “Devi cadere in mare ancora vestito”. Che mai capirà un americano? Evidentemente come è scritto, quindi in modo del tutto diverso da ciò che la frase significa. Un buon traduttore tradurrebbe: “Devi cadere in disgrazia”, facendo una doppia traduzione. E stiamo parlando di americani e italiani contemporanei. Immagina quindi una traduzione fatta tremila anni dopo!
Con la Bibbia, però, non si possono fare doppie traduzioni. Se – tanto per proseguire l’esempio - trovassimo nella Bibbia la frase “devi cadere in mare ancora vestito”, qualche sprovveduto andrebbe magari a cercare come si è avverata quella che potrebbe scambiare per una profezia! Poveretto.

Va quindi ripetuto: Per comprendere l’intenzione degli autori sacri, si deve tener conto delle condizioni del loro tempo e della loro cultura, dei “generi letterari” allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca.

Sulla seconda parte del tuo scritto ho molte riserve. È vero, come dici al punto 3, che leggendo la Bibbia “dobbiamo ricordarci che quanto si legge è il consiglio diretto ed immediato del Signore”, ma se leggiamo alla lettera senza “tener conto … dei ‘generi letterari’ allora in uso, dei modi di intendere, di esprimersi, di raccontare, consueti nella loro epoca”, si rischia di prendere fischi per fiaschi.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

AHH... grazie Gianni ...

credo sia proprio le basi per iniziare ''naturalmente mettendo insieme tutti gli incredienti ''detto semplicemente e principalmente senza escludere la nostra preghiera un momento intimo con DIO ...

bene ..e siccome in questo angolino ci e' permesso dire e fare di piu' ecco a voi ...ANDRE RIEU ... :YMHUG: buona domenica

https://www.youtube.com/watch?v=ZqN9aS2S3L0" onclick="window.open(this.href);return false;
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gargiu
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Re: Confidenziale

Messaggio da gargiu »

Devo onestamente dire, che i miei primi passi nella lettura biblica, sono stati molto complicati. E un carissimo anziano della chiesa che frequentavo oramai più di 25 anni fa, veniva bombardato da centinaia di mie dimanda. Capii molte cosa grazie ai suoi consigli di fare ricerche storiche tramite commentari biblici e altro. Scoprii contesti culturali che mi chiarirono molte cose. Ma va anche detto, che in altre circostanze ebbi delle rivelazioni, attraverso la preghiera pur non avendo fatto ricerche. Trovai poi delle conferma, quando volli cercare se ciò che capii in preghiera fosse confermato teologicamente. Ho per questo molto rispetto verso la teologia, ma va anche onestamente detto che non sempre la teologia da luce a tutto il testo biblico. Questo é il motivo per cui, l' intima relazione con il Signore é determinante per non andare in confusione.
Abbiamo tutti una coscienza, questa é la voce di Dio dentro di noi, ragionare in modo coscienzioso, vuol dire lasciare spazio alla voce di Dio che dimora in noi.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Questo é il motivo per cui, l' intima relazione con il Signore é determinante per non andare in confusione.
Abbiamo tutti una coscienza, questa é la voce di Dio dentro di noi, ragionare in modo coscienzioso, vuol dire lasciare spazio alla voce di Dio che dimora in noi.

Giustamente Giuseppe ... ( condivido in parte cio' che scrivi )) :-) io quando leggo la parola di DIO ,mi chiedo sempre cosa vuol dire insegnare principalmente a me ...la bibbia parla ad ognuno di noi ...''ma credo anche che percepiamo in base a tante cose ...''appunto la coscienza'' ...
ognuno di noi ha una coscienza ,pero' ogni coscienza parla diversamente ...la coscienza si forma gia' nell'infanzia e nel posto dove vivi ... :-( ..

beh diciamo che il ragionamento si fa profondo e mi fermo ,non sarei con la mia scarsa cultura di portarlo avanti un ragionamento cosi profondo ...

poi lo studio o la teologia e un'altra cosa ...

mi chiedevo la giusta definizione e la differenza tra '''teologo e biblistica ''' ;) ...chissa forse GIANNI potra risponderci ... :-?

teologia ...
Il termine teologia deriva dal greco e significa letteralmente “discorso intorno a Dio". Essa è dunque una disciplina che ha per oggetto di studio Dio e i suoi attributi e che si articola inevitabilmente all’interno di una certa fede religiosa. (( Tommaso d'aquino ))

Leggevo che il concetto di Dio è inevitabilmente legato alle opinioni personali. E anche nell’ambito dei credenti gli attributi e le caratteristiche di Dio sono ben diverse ...'' questa e' teologia''...si puo' essere grandi teologi ma niente a che vedere con la fede con la comunione personale con il padre ...o con la coscienza ...eccc...ecc...

cosa e chi sarebbe un biblista?... sicuramente c'e' un'altra definizione ''studi di materie bibliche '' ;;) ...

Giuseppe ,purtroppo e' una realta' tutti crediamo alla nostra voce interiore ... DIO PARLA E NON MENTE ...CIO' CHE DICE A TE LO DICE A ME ED AD ALTRI ..,

eppure tanti scontri tante denominazioni e dottrine diverse ... :-( allora ,''la coscienza''' ;) )) senza conoscere la bibbia ascoltiamo pure la coscienza ,ma se conosciamo la parola conosciamo DIO la coscienza (( SECONDO ME)) dobbiamo metterla in secondo piano ...

mio padre non conosceva la bibbia ...ma so che ascoltava la coscienza , era timorato di DIO rispettava la natura '' ;) amava il prossimo correttezza rettitudine educazione rispetto ...

bene come detto si va per le lunghe e non sono in grado di sostenere non voglio entrare in un labirinto ... :-) :YMHUG: buon pomeriggio ...
Ultima modifica di stella il domenica 5 marzo 2017, 18:20, modificato 1 volta in totale.
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bgaluppi
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Re: Confidenziale

Messaggio da bgaluppi »

Vero ciò che dici, Stella. Se il fideismo (superiorità della fede sulla ragione come fonte di conoscenza) fosse superiore alla ragione, ogni credente dovrebbe ricevere le stesse identiche risposte. Invece non è così. Ragioniamo in modo logico: è la fede a giungere grazie alla conoscenza, o viceversa? Se gli apostoli non avessero reso testimonianza e gli evangelisti non avessero messo per iscritto i resoconti degli eventi, potremmo avere fede in qualcosa di cui non saremmo a conoscenza? E se Dio non si fosse manifestato all'uomo e non si fosse rivelato, e la conoscenza di certi eventi non fosse stata tramandata mediante la Scrittura, potremmo avere fede?

Non si può aver fede in qualcosa che non si conosce, ma, grazie alla conoscenza, possiamo ricevere il dono della fede. In 2Tim 3:15, Paolo dice a Timoteo: “fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù.”. È la Scrittura a produrre la conoscenza e la sapienza necessarie per poter avere fede e giungere alla salvezza, non il procedimento contrario. Tutto origina dalla parola di Dio innanzitutto. Infatti, non si può aver fede in ciò che non si conosce, e quindi la fede non sussiste senza conoscenza; se la conoscenza poi è "filtrata", giungeremo ad avere una fede anch'essa filtrata, distorta.

Abbiamo visto molte volte come certe dottrine siano date per verità quando in realtà sono sconfessate dalla Scrittura, che spesso è tradotta in modo tendenzioso e persino sbagliato, producendo un messaggio distorto. Dunque, per conoscere la verità e vivere la fede in modo conforme a Dio, possiamo fare a meno della comprensione oggettiva e precisa della Scrittura, ossia della Sua parola? Paolo, nel congedarsi dai credenti, dice agli anziani: “E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, la quale può edificarvi e darvi l'eredità di tutti i santificati.” (At 20:32). La parola di Dio è ciò che guida il credente e rinnova la fede.

“Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un'interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.” — 2Pt 1:19-21
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gargiu
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Re: Confidenziale

Messaggio da gargiu »

Ciao Stella, aggiungo una breve riflessione, che fu un messaggio che ascoltai qualche anno fa.
Una persona con seri problemi d'obesità si trova davati ad una gustosissima torta al cioccolato, i suoi sentimenti gli dicono: "mangiala", ma la sua coscienza gli dice: "attenzione, sei obeso, vai avanti così e ti uccidi".
I sentimenti non vanno confusi con la scoscienza. Viviamo certe situazioni interpretandole più per emozioni e sentimenti personali, che non in modo coscienzioso.

Un caro saluto.
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bgaluppi
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Re: Confidenziale

Messaggio da bgaluppi »

Ciao gargiu. Bisogna distinguere tra rivelazione e illuminazione. La rivelazione concerne il "togliere il velo" e consente di conoscere qualcosa che prima era nascosto, sconosciuto. Il latino revelare è composto da re e velare (da velum), e significa letteralmente "tirare addietro il velo". Naturalmente, ciò che è già rivelato, ossia svelato e conosciuto, non può costituire una rivelazione nel momento in cui noi lo veniamo a conoscere; ciò che comprendi a livello personale, se è già stato rivelato nella Scrittura, non costituisce una rivelazione. Paolo ricevette una rivelazione nel momento in cui, per ispirazione, venne a conoscere un mistero che nessuno mai aveva conosciuto (Ef 3:1-12). Questa è rivelazione, ed è stata concessa a pochi uomini nel corso della storia, per raggiungere il suo culmine in Yeshùa, con cui tutto si conclude. Dopo il messia e gli apostoli, suoi inviati, non esiste più nulla che debba essere rivelato all'uomo finché esistono i cieli e la terra attuali. Tutto è contenuto nella Bibbia.

L'illuminazione, invece, ha a che fare col nostro subcosciente, ove si depositano le idee come tanti frammenti e "maturano", finché esplodono improvvisamente ed efficacemente. In quel momento, l'artista "trova l'ispirazione" e produce una meravigliosa opera d'arte, il matematico riceve un'illuminazione sulla soluzione di una formula, il fisico comprende il principio di funzionamento di un meccanismo naturale. Possiamo ricevere un'illuminazione su un significato che non avevamo compreso grazie a qualcosa che vediamo, che leggiamo, o a qualsiasi evento che fa esplodere questo improvviso "venire insieme" di idee che erano già sparse nel nostro subcosciente.

Dunque, è vero che a volte arriviamo a comprendere un concetto senza l'aiuto dello studio, ma solo tramite un'illuminazione o un'intuizione; ma ciò non costituisce rivelazione, che fu concessa solo ai profeti. Tu leggi la Scrittura, e accumuli inconsciamente tante informazioni e pensieri, che possono restare sopiti e separati per lungo tempo fino a venire insieme a formare improvvisamente un concetto compiuto, di cui, poi, trovi conferma nella Scrittura (perché da essa già avevi ricevuto i "pezzi"). :-)

Per questo, bisogna fare attenzione che tale illuminazione non sia piuttosto il frutto di un preconcetto e produca un'idea falsata. Qui entra in ballo lo studio del testo e del pensiero dell'agiografo, il tutto integrato nel contesto biblico, che ci consente di verificare se quell'illuminazione sia corretta o piuttosto il frutto di idee preconcette non necessariamente scritturali.
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gargiu
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Re: Confidenziale

Messaggio da gargiu »

Si certo concordo... ma preferisco sempre tenere un equilibrio in ogni cosa. Mai escludere nulla e mai limitare l'azione di Dio.

Un caro saluto.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Buon giorno a tutti ...

mi chiedevo da un po' dove era il nostro Noiman .... ;;) :-O

ben tornato tra noi ...
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