Confidenziale

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Gianni
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Re: Confidenziale

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Buona giornata anche a te, Stella. E a tutti voi. :-)
stella
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Re: Confidenziale

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SALVE GIANNI SHALOM E BUON SABATO A VOI TUTTI ...

Non so se vi interessa l'intervento del pastore Dr. Antonio Rozzini alla conferenza ICEJ "Per un tempo come questo",.presso il Centro Cristiano di Breganzona ,
ascoltatelo ,spiegato con semplicita , lo trovo interessante ....
"ISRAELE, GLI EBREI E NOI"
https://www.youtube.com/watch?v=JX8E5yuJroM..

L'appello pasquale di Israele: lasciate andare il nostro popolo!
Di Marelinke van der Riet preso da ... ICEJ..
Nelle affollate strade di Gerusalemme, il dolce profumo dei fiori di mandorlo si mescola con un palpabile senso di anticipazione, annunciando l'arrivo della primavera. Questa atmosfera significa più di un semplice cambiamento stagionale; rappresenta un periodo di rinnovamento e preparazione per l'imminente festa amata – la festa della libertà: la Pasqua ebraica..
La Pasqua ebraica, conosciuta come Pesach in ebraico, è una delle feste bibliche più significative durante la quale il popolo ebraico commemora la liberazione da parte di Dio dei suoi antenati israeliti dalla schiavitù in Egitto. Quest’anno, tuttavia, l’osservanza della Pasqua ebraica ha assunto un significato completamente nuovo, poiché Israele è ancora bloccato in una guerra prolungata che potrebbe non aver ancora raggiunto il culmine. Nella mente di tutti pesano i 134 israeliani ancora tenuti in ostaggio a Gaza dopo sei mesi di prigionia. Inoltre, decine di migliaia di israeliani sono ancora evacuati dalle comunità di confine, impossibilitati a tornare a casa.
Nel racconto dell'Esodo, l'applicazione del sangue dell'agnello fungeva da scudo protettivo, spingendo il Signore a “passare oltre” e risparmiare gli Israeliti dal disastro. Oggi, tra i combattimenti in corso nel Sud e le minacce incombenti ancora più grandi nel Nord, noi cristiani che viviamo in Israele possiamo trovare conforto in Gesù, il nostro agnello pasquale (1 Corinzi 5:7), il cui sangue sacrificale ci copre e ci protegge. Proprio come quando il Signore vide il sangue dell'agnello e “passò oltre” quella casa, così “nessuna piaga ti colpirà per distruggerti…” (Esodo 12:13)..
Similmente a questo monumentale evento biblico, stiamo attualmente assistendo anche a un esodo moderno in cui migliaia di ebrei da tutto il mondo si trovano costretti a tornare nella Terra Promessa, cacciati dall’antisemitismo o attratti dalla chiamata divina di Dio a tornare a casa. Tuttavia, questa gioiosa notizia è mitigata dalla sofferenza degli ostaggi a Gaza. Nel mezzo della dura lotta per la libertà, le suppliche disperate di innumerevoli ebrei e amici di Israele riecheggiano il grido senza tempo del Libro dell’Esodo: “Lascia andare il mio popolo!”
È interessante notare che alcuni studiosi ebrei notano che la parola ebraica per Egitto è mitzrayim che significa “pressato” o “confinato”. D’altra parte, Yeshua (il nome ebraico di Gesù) significa “salvare, salvare o liberare”. Attraverso Yeshua, l'amore di Dio viene vividamente mostrato quando Egli diventa l'agnello sacrificale, immolato per acquistare la nostra libertà (Efesini 1:7).

La profondità profetica della Pasqua è davvero sorprendente. Proprio come il Signore liberò gli Israeliti dalla schiavitù e li condusse nella Terra Promessa, Egli ha il potere di riportare gli ostaggi in Israele. “Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù”. (Esodo 20:2) Lo ha già fatto in passato; Può sicuramente farlo di nuovo.

In questo tempo pasquale, circondato da numerose incertezze, troviamo rassicurazione nella consapevolezza che anche questa passerà. E insieme, ci uniamo con tutto il cuore al fervente appello di Israele, dicendo: “Lascia andare il nostro popolo!”

'''Per favore, state insieme a noi in preghiera e sostegno mentre benediciamo e sosteniamo il popolo di Israele durante questo periodo di Pasqua. '''
.... Buona Pesach ....fratelli e sorelle maggiori ,..chi sii una "Zman Cherutenu", --- :YMHUG:
ARIANNA
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Re: Confidenziale

Messaggio da ARIANNA »

stella ha scritto: venerdì 19 aprile 2024, 18:57 SALVE GIANNI SHALOM E BUON SABATO A VOI TUTTI ...

Non so se vi interessa l'intervento del pastore Dr. Antonio Rozzini alla conferenza ICEJ "Per un tempo come questo",.presso il Centro Cristiano di Breganzona ,
ascoltatelo ,spiegato con semplicita , lo trovo interessante ....
"ISRAELE, GLI EBREI E NOI"
https://www.youtube.com/watch?v=JX8E5yuJroM..

L'appello pasquale di Israele: lasciate andare il nostro popolo!
Di Marelinke van der Riet preso da ... ICEJ..
Nelle affollate strade di Gerusalemme, il dolce profumo dei fiori di mandorlo si mescola con un palpabile senso di anticipazione, annunciando l'arrivo della primavera. Questa atmosfera significa più di un semplice cambiamento stagionale; rappresenta un periodo di rinnovamento e preparazione per l'imminente festa amata – la festa della libertà: la Pasqua ebraica..
La Pasqua ebraica, conosciuta come Pesach in ebraico, è una delle feste bibliche più significative durante la quale il popolo ebraico commemora la liberazione da parte di Dio dei suoi antenati israeliti dalla schiavitù in Egitto. Quest’anno, tuttavia, l’osservanza della Pasqua ebraica ha assunto un significato completamente nuovo, poiché Israele è ancora bloccato in una guerra prolungata che potrebbe non aver ancora raggiunto il culmine. Nella mente di tutti pesano i 134 israeliani ancora tenuti in ostaggio a Gaza dopo sei mesi di prigionia. Inoltre, decine di migliaia di israeliani sono ancora evacuati dalle comunità di confine, impossibilitati a tornare a casa.
Nel racconto dell'Esodo, l'applicazione del sangue dell'agnello fungeva da scudo protettivo, spingendo il Signore a “passare oltre” e risparmiare gli Israeliti dal disastro. Oggi, tra i combattimenti in corso nel Sud e le minacce incombenti ancora più grandi nel Nord, noi cristiani che viviamo in Israele possiamo trovare conforto in Gesù, il nostro agnello pasquale (1 Corinzi 5:7), il cui sangue sacrificale ci copre e ci protegge. Proprio come quando il Signore vide il sangue dell'agnello e “passò oltre” quella casa, così “nessuna piaga ti colpirà per distruggerti…” (Esodo 12:13)..
Similmente a questo monumentale evento biblico, stiamo attualmente assistendo anche a un esodo moderno in cui migliaia di ebrei da tutto il mondo si trovano costretti a tornare nella Terra Promessa, cacciati dall’antisemitismo o attratti dalla chiamata divina di Dio a tornare a casa. Tuttavia, questa gioiosa notizia è mitigata dalla sofferenza degli ostaggi a Gaza. Nel mezzo della dura lotta per la libertà, le suppliche disperate di innumerevoli ebrei e amici di Israele riecheggiano il grido senza tempo del Libro dell’Esodo: “Lascia andare il mio popolo!”
È interessante notare che alcuni studiosi ebrei notano che la parola ebraica per Egitto è mitzrayim che significa “pressato” o “confinato”. D’altra parte, Yeshua (il nome ebraico di Gesù) significa “salvare, salvare o liberare”. Attraverso Yeshua, l'amore di Dio viene vividamente mostrato quando Egli diventa l'agnello sacrificale, immolato per acquistare la nostra libertà (Efesini 1:7).

La profondità profetica della Pasqua è davvero sorprendente. Proprio come il Signore liberò gli Israeliti dalla schiavitù e li condusse nella Terra Promessa, Egli ha il potere di riportare gli ostaggi in Israele. “Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù”. (Esodo 20:2) Lo ha già fatto in passato; Può sicuramente farlo di nuovo.

In questo tempo pasquale, circondato da numerose incertezze, troviamo rassicurazione nella consapevolezza che anche questa passerà. E insieme, ci uniamo con tutto il cuore al fervente appello di Israele, dicendo: “Lascia andare il nostro popolo!”

'''Per favore, state insieme a noi in preghiera e sostegno mentre benediciamo e sosteniamo il popolo di Israele durante questo periodo di Pasqua. '''
.... Buona Pesach ....fratelli e sorelle maggiori ,..chi sii una "Zman Cherutenu", --- :YMHUG:
Buonasera al gruppo,
Sì, tra due giorni inizierà la pasqua per gli ebrei.
Sarà una festività che si aprirà ,ho letto, con lo scannamento di una giovenca rossa sulla spianata delle moschee.
Spero che possano cessare tafferugli e disordini almeno per la settimana festiva.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Buon giorno Arianna ,buon giorno a tutti ..

Dimmi Arianna dove hai letto della giovenca rossa ...? Una volta mi hai mandato un sito che purtroppo non ho più ,ogni tanto faccio pulizia al PC.e vedo che haime l'ho buttato ..
Si speriamo che tutto ciò finisca al più presto , :-( ma ne dubito ..Dio sa ogni cosa ..

A risentirci ...
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Buongiorno, Stella e tutti.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Buon giorno GIANNI , ..vedo che ci sei anche tu .. :-) ...di solito quando sei assente ,o meglio se te ne stai dietro le quinte vuol dire che studi ,che prepari ancora degli studi , ;) ..vero? ,ma te lo sempre consigliato ,non studiare sempre ,tanto niente di nuovo sotto il sole ,..
anche io mi dico sempre che me ne devo stare un po dietro le quinte ....ma poi leggo medito e scatta l'impulso di condividere con voi tutti ....'''le mie meditazioni ..'' ;;) ..

questa mattina leggevo , anzi prima ho ascoltato ..
.https://www.facebook.com/watch/?v=352836225323203 ..
TU ME LEVANTAS
Si estoy cansado
y débil por mis cargas
Y siento que
en la angustia me perdí
Aun así te espero
en el silencio
Sabiendo que
regresarás por mí..che tradotto e' ..

Scioccante questo canto: TU MI ALZI Se sono stanco e debole per i miei fardelli E sento che nell'angoscia mi sono perso, ancora ti aspetto nel silenzio sapendo che tornerai per me Tu mi sollevi sulle montagne Tu mi sollevi nella tempesta forte sono se sono sulle tue spalle Tu mi sollevi ogni giorno di più Tu mi sollevi sulle montagne Tu mi sollevi nella tempesta forte sono se sono sulle tue spalle Tu mi sollevi ogni giorno di più Tu mi sollevi sulle montagne Tu mi sollevi nella tempesta forte sono se sono sulle tue spalle Tu mi sollevi ogni giorno di più Tu mi sollevi sulle montagne Tu mi sollevi nella tempesta forte sono se sono sulle tue spalle Tu mi sollevi ogni giorno di più Tu mi sollevi ogni giorno di più...

... poi leggevo ..
Il tempio è il luogo dove l'uomo si presenta a Dio: e Dio, dall'alto dei cieli, si china e "si adatta" allo spazio del tempio...per incontrare e ascoltare colui o colei che lo invoca.
che versetto ognuno fa la sua meditazione DIO SI CHINA A NOI ....
la terra e i cieli non lo possono contenere ,ma il SIGNORE si adatta a noi per incontrarci ascoltarci e perdonarci ..ohh che cosa meravigliosa ... noi siamo il suo tempio'''

non riporto tutto lo scritto ,la meditazione del sacerdote cattolico RAFFAELE CICCONE ..ma molto significativa ,...

....SALOMONE ,costruisce il sogno di suo padre DAVID .. e prega per la famiglia ''che famiglia secondo me include tutti ,..tutto il popolo d'Israele ..

22Poi Salomone si pose davanti all'altare del Signore, di fronte a tutta l'assemblea d'Israele e, stese le mani verso il cielo, 23disse: «Signore, Dio d'Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 27Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruito! 28Volgiti alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, Signore, mio Dio, per ascoltare il grido e la preghiera che il tuo servo oggi innalza davanti a te! 29Siano aperti i tuoi occhi notte e giorno verso questa casa, verso il luogo di cui hai detto: «Lì porrò il mio nome!». Ascolta la preghiera che il tuo servo innalza in questo luogo...

SIGNORE cosa aggiungere?? SALOMONE ci ha presentati tutti davanti a te , tu ci conosci uno per uno ,..
tu ci chiami per nome ,,,

Ogni persona ha un nome datole dal Signore...

Rinnovando Chag Pesach ..ai nostri fratelli maggiori .inserisco un cantico ...

.https://www.youtube.com/watch?v=epBqZvoMmtM..

..vi informo su rai tre ,tra poco .'' Sorgente di Vita'' trasmette ..
.L’intervista alla mamma e al fratello di Guy Gilboa Dalal, uno degli ostaggi ancora prigionieri di Hamas, rapito al Nova Festival nell’eccidio del 7 ottobre; il racconto di Pesach, la Pasqua ebraica, e la ricetta di uno dei dolci più amati della tradizione romana, le pizzarelle con il miele; a 80 anni dall’assassinio del partigiano Emanuele Artom, a Torino una marcia per mantenerne viva la memoria; Andrée Ruth Shammah festeggia cinquant’anni di carriera e firma la sua ultima regia teatrale, mettendo in scena il testo “Chi come me” dell’autore israeliano Roy Chen...

io vado e vi saluto ..nella pace del SIGNORE shalom...
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Cara Stella, certo che ci sono. Sempre. Come minimo dalle 4 di notte, a volte anche prima. Leggo tutto, ma intervengo solo quando si avvia una discussione biblica. Dici bene: sto dietro le quinte e studio. Tu mi hai sempre consigliato di non studiare sempre perché tanto niente di nuovo sotto il sole. Dici? Io scopro ogni giorno qualcosa che non sapevo. Non è un modo di dire, è la pura verità. Chi non studia mai pensa forse di sapere già tutto oppure crede che non ne valga la pena. A ognuno il suo. Passa una bella giornata, cara Stella. :-)
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Buon giorno a voi tutti dietro le quinte ...

Ci sono ,ci sono ancora ,anche questa mattina per la grazia di Dio sono qui ..

Sono in ritardo :-( ..e si eh ,Aprile dolce dormire ,..una volta così diceva il ritornello è poi altro che dormire ,nevica ,...non sono un poeta per descrivere la sensazione vedere i fiocchi di neve ,... ;;) ...no posso solo dirvi che ho già passeggiato nel giardino ,aria fresca e ammirato la natura ..i tulipani si sono piegati sotto il peso re della neve ...il glicine era già fiorito ...ma resiste ,il melo era fiorito ma ha perduto i fiori ..linsalatina giage sotto il telo di plastica forse c'è la farà a sopravvivere ..il pettirosso ha sospeso momentaneamente ..di costruirsi il nido ...lo vedo si perché quest'anno lo sta costruendo al riparo ,quasi in casa nostra che meraviglia ,?..
Come dicevo in ritardo ...ma ci sono ... :-??
Gianni avrà già studiato molto :-) Gianni ,perché non ci fai partecipi?? Cosa studi?? ..
Sai Gianni ,te lo consigliavo di non studiare sempre per farti entrare anche in un altro mondo ,quello di ammirare ..vedi io quante cose ho visto !!! :-J ...Noo dai scherzo ,comunque anche io imparo tante cose ,ma non studio LEGGO ...
Ehhhh si non è la stessa cosa leggere non è studiare ... ;) studiare non è leggere ... [-X strano ma è così ...
Io leggo poi mi resta qualcosa ,diciamo mi informo di tutto e di più ..
Leggevo che per studiare si dovrebbe leggere sei volte la stessa cosa , :-T ...io non ne avrei il tempo ,e poi se studio come faccio a leggere??
Dove trovo il tempo per curiosare?? ...si sono curiosa ,mi hanno fatto sempre pesare questo mio "" difetto"" :-( ..ma ho appena letto che Rita L.Montalcini che è nata il 22 aprile come oggi ..a Torino ..era una bambina curiosa ,..mi sono un po rincuorata ...differenza?? Io una vecchia curiosa .. :-??
Ora vi lascio amici ,spero di non aver fatto molti errori non scrivo dal PC...
Questo aggeggio a volte scrive da solo .. :-) prima che idolo faccio ,sembra mi legge nel pensiero #:-S ...
Un pensierino un ringraziamento una piccola preghiera per oggi ..

Il tuo soffio Signore e ciò che mi tiene in vita ..
La tua parola è ciò che mi nutre ..
Il tuo amore è ciò che mi fa sperare
Credo ciò possiamo dirlo tutti noi credenti..
Quindi ringraziamolo . :YMHUG:
Buona Giornata ..
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

..https://www.youtube.com/watch?v=10DKydHP3yE

La Pasqua ebraica (ebraico: פֶּסַח Pesach) commemora la storia dell'Esodo, in cui gli antichi Israeliti furono liberati dalla schiavitù in Egitto.


Il Viaggio di Miriam** da ''cristiani del 1 secolo .
In una piccola città vicino alle colline di Giudea, viveva una ragazza di nome Miriam. Era la stagione di Pessach, e la comunità si stava preparando per la celebrazione della liberazione dalla schiavitù in Egitto.
Miriam, con il suo cuore pieno di speranza, desiderava comprendere il vero significato di questa festa. "Perché celebriamo Pessach?" chiese al rabbino della comunità.
Il rabbino sorrise e le disse: "Pessach è il tempo in cui ricordiamo che, con fede e coraggio, possiamo trovare la libertà dalle nostre catene, proprio come i nostri antenati hanno fatto in Egitto."
Quella notte, mentre Miriam leggeva la Hagadah, si addormentò e sognò di viaggiare indietro nel tempo, fino agli antichi giorni d'Egitto. Vide il fiume Nilo, sentì il grido del popolo e il coraggio di Mosè che sfidava il faraone.
Nel suo sogno, Miriam aiutò a nascondere il piccolo Mosè nel cestino tra i giunchi del Nilo. Sentì la paura, ma anche la speranza che quel bambino avrebbe portato la salvezza al suo popolo.
Quando si svegliò, Miriam capì che Pessach non era solo una storia del passato, ma un messaggio eterno di liberazione e fede. Con questa nuova comprensione, si unì alla sua famiglia e alla comunità per la Seder di Pessach, pronta a condividere la storia di libertà e speranza che aveva vissuto nel suo sogno.
E così, ogni anno, Miriam raccontava il suo sogno durante il Seder, ricordando a tutti che la liberazione è possibile, se solo osiamo credere e agire...
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

SHALOM , AMICI TUTTI .

da Shlomo Bekhor , leggevo che questa sera e' giorno uno dell'omer ...

ne avremo 49 giorni ,per me tempo un po' di meditazione di offerta ''

Khèssed di Khèssed – AMORE nell’AMORE .
1° giorno: questa sera abbiamo la forza di illuminare il primo sentimento del conteggio dell’Òmer.
Nel prosieguo del conteggio vedremo come ogni Sefirà include altri sette attributi: sei sono sfaccettature, mentre la settima è l’attributo stesso nella sua essenza. Nella prima settimana del conteggio dell’Òmer, l’essenza di Khèssed cade nel primo giorno.
Perciò, oggi, Khèssed di Khèssed – Amore nell’Amore non è una faccia aggiuntiva dell’attributo settimanale, ma è la sua essenza, senza veli. Quindi, in questo primo giorno ci troviamo “nel cuore” dell’AMORE.
Khèssed è l’attributo della benevolenza, vitalità e passione. Sentimento caratterizzato dal desiderio di dare sempre e comunque: sia se il soggetto che riceve è meritevole o meno del nostro amore e a prescindere dai suoi effettivi bisogni. Ad esempio, una madre può arrivare a offrire molti dolci al proprio figlio, anche se per lui non è salutare, poiché lo ama e desidera accontentarlo; oppure un padre che premia il figlio, sempre e comunque, anche di fronte a comportamenti non positivi.
Il sentimento di Khèssed è essenziale per la società, poiché sprona a superare le barriere tra noi e il prossimo.
Addirittura, in una celebre “discussione”, riportata dal Midràsh, gli angeli sostengono che il mondo si regge sull’attributo divino della giustizia. Dio invece non è di questo “avviso” e “spiega” agli angeli, e a tutti noi, come la creazione è invece fondata sull’amore. Se non fosse per questo primo attributo, infatti, l’uomo, traviato spesso dal suo istinto animalesco innato, non sarebbe meritevole di vivere o di ricevere quello che ha, per questo è scritto (Salmo 89, 3): il mondo è creato sulle basi della bontà (e non rigore).
Khèssed in Khèssed significa risvegliare o meglio illuminare l’essenza della bontà. Vale a dire, trascendere il proprio ego e dare al prossimo anche senza che il ricevente meriti. In questo giorno si vitalizza la capacità di amare con un entusiasmo caloroso ed energico.

Un episodio del patriarca Avrahàm, simbolo dell’amore, può aiutarci a capire meglio:
“Hashèm apparve (ad Avrahàm) presso la piana di Mamrè, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nel momento più caldo del giorno” (Bereshìt 18, 1). I Maestri spiegano che Dio apparve ad Avrahàm nel terzo giorno successivo alla circoncisione, ovvero, nel giorno più doloroso.
Racconta il Midràsh che la tenda di Avrahàm era aperta da tutti e quattro i lati per poter accogliere più agevolmente la gente che si trovava a passare da quelle parti. Rashì spiega che Hashèm aveva reso quel giorno ancora più caldo del solito, affinché il grande patriarca non venisse affaticato dalla presenza di eventuali viandanti.
Tuttavia, quando Hashèm vide che Avrahàm era molto dispiaciuto dal fatto che non vi era la possibilità di aiutare qualcuno, decise di inviare degli angeli, con sembianze umane, per consentire al nostro patriarca di adempiere alla mitzvà della “Hakhnassàt Horkhìm” (ospitalità). Avrahàm, quindi, improvvisamente alzò gli occhi e vide: ecco, tre uomini idolatri (che si inchinavano sulla sabbia dei loro piedi) stavano in piedi davanti a lui e corse incontro a loro e si prostrò in terra. Nonostante fosse affaticato dai postumi della circoncisione offrì loro da bere, gli fece lavare i piedi, li fece accomodare sotto un albero, gli diede da bere del latte e disse a sua moglie Sara di preparare delle focacce. Come se non bastasse, Avrahàm in persona corse a macellare tre vitelli per poter offrire a ognuno degli ospiti la lingua, la parte migliore dell’animale.
Avrahàm pieno di amore (khèssed) ardeva dal desiderio di aiutare qualcuno, incurante delle gravi condizioni fisiche e del gran caldo. Avrahàm era così pieno di benevolenza che nulla e nessuno avrebbe potuto impedirgli di rivelare la sua infinita passione di aiutare gli altri, con grande entusiasmo e amore, a compiere la grande Mitzvà dell’ospitalità (Khèssed in Khèssed).
In riferimento a questa vicenda nel Talmud è scritto: Disse Rav Yehudà a nome di Rav: “È più importante la mitzvà dell’ospitalità che accogliere la Shekhinà”.

Riflessione:
sono capace di amare un’altra persona? Il desiderio di amare è fonte di preoccupazione e angoscia, oppure mi dona una sensazione di gioia?

GRAZIE Rav Shlomo Bekhor ....

...........
AGGIUNGO ,..sul conteggio dell'Omer
"L’uomo non ha alcune facoltà di influire sul tempo o di cambiarne il corso, poiché esso fluisce con un ritmo ineluttabile. Non possiamo rallentare o accelerare il trascorrere del tempo e neppure influire sul risultato delle sue misurazioni e fare, per esempio, che un’ora duri più o meno di sessanta minuti. Ma allora, qual è lo scopo della Sefirat Ha-‘òmer (il Conteggio dello ‘Omer)?
Se è un fatto dato, però, che il tempo è immutabile e non abbiamo alcun potere si di lui, ciò è vero comunque solo in parte. In realtà le possibilità di raggiungere i propri fini, che il tempo offre a ciascun individuo, non sono soggette ad alcuna limitazione. Mentre è limitata l’influenza che l’uomo ha sulle cose materiali proprie al mondo che lo circonda, sul tempo egli può esercitare un influsso senza limiti. Il tempo, infatti, è come un recipiente assai elastico, che ha una capienza pressoché infinita. Esso ha la possibilità di dilatarsi o di restringersi e ciò dipende da quello che mettiamo noi stessi in tale recipiente: può essere poco oppure molto. La capienza del nostro tempo può essere sfruttata senza limiti, oppure può venire lasciata completamente inutilizzata. La stessa unità di tempo può valere, per alcuni tra noi, un’eternità, mentre può ridursi a zero per altri.
La vera misura del tempo non è la sua quantità, ma ciò che si riesce a compiere nell’arco della sua durata.
È vero che non possiamo influire sul corso del tempo e nemmeno accorciarlo, tuttavia il Conteggio dello ‘Omer ci insegna che ogni unità di tempo, per quanto breve, perfino un solo giorno offre possibilità illimitate. Sebbene la vita umana sia contenuta nell’arco di un determinato numero di anni, la si può impiegare in infiniti modi e non è posto alcun limite a ciò che possiamo compiere durante gli anni della nostra vita..

grazie a . MIRIAM . RICCARDA G.

che dire SIGNORE INSEGNACI A CONTARE I NOSTRI GIORNI..
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