Di questi tempi, con questi tempi e dentro questi tempi, le circostanze parlano all'Umanità.
Dio stesso sta parlando.
Visto che non lo ascoltiamo, ci ha per così dire, costretti a stare in casa.
Il Corona virus che ha attaccato le nostre belle città e campagne di mezza Europa, venendo da un focolaio orientale, di dubbia provenienza (da animali infetti o piuttosto da esperimenti batteriologici per un "nemico" da distruggere?) è un avvenimento epocale, che sarà scritto sui libri di storia e anche nelle nostre coscienze.
Dio parla.
Siamo noi che non ascoltiamo.
Leggiamo la Bibbia, ci documentiamo, siamo sui social, siamo bravi, siamo studiosi, siamo spesso orgogliosamente preparati...ma tutto ciò non serve all'evenienza se...un morbo sconosciuto viene e ...ci toglie il respiro.
La Vita e la Morte: da un momento all'altro potremmo cessare ogni nostra funzione su questa terra.
Apocalisse? Forse.
In ogni caso, Dio ci chiude in casa in silenzio, a interrompere le nostre giornate di lavoro, di relazione fuori, proprio perché ci vuole dire qualcosa.
Personalmente mi sta dicendo che: la vita vale più di tutto il resto, che i discorsi sono azzerati, che bisogna credere in Lui, nella sua Potenza, ma anche nel lavoro indefesso di medici e personale paramedico, scienziati da laboratorio o in prima linea, che stanno dando il loro contributo per tutti.
Ora molta gente muore.
Non serve molto: serve fede in Lui, serve anche il coraggio di lasciare le cose inutili, tornando all'essenziale.
San Paolo nel suo famoso inno alla carità dice che non serve a nulla tutto, se non si ha la Carità, ossia l'Amore per Dio e per il prossimo.
Voglio ancora sperare e voglio ancora poter vivere per capire quanto tempo e quante parole sprecate finora, dinanzi a un Dio che sta dicendo solo: "Tornate a me, con tutto il cuore!".
MS