Da un punto di vista interpretativo, basato sul pensiero tipicamente biblico di un Dio che punisce Israele utilizzando altri popoli, è certamente corretto. Ma si tratta di un'interpretazione del profeta, che alla luce della storia legge la sconfitta o la dispersione come punizione divina, e il popolo vincitore che deporta Israele come il mezzo con cui la punizione viene espletata. Allo stesso modo, Dio per bocca di Mosè promette benedizione o maledizione a Israele, perché alla base c'è sempre il concetto della retribuzione in base all'obbedienza per cui il destino di Israele è nelle mani di Israele. Ma questa è l'interpretazione del profeta, che parla e ragiona in vece di Dio, non ciò che Dio realmente dice (come lo dice? Una voce dal cielo, o in testa al profeta?). Quando la Bibbia dice che Dio "si pente del male che manda" (Gle 2:13), ad esempio, non vuol dire che Dio cambi idea perché capisce di aver sbagliato, che abbia sentimenti umani e mandi punizioni o benedizioni in stile degli dèi greci; è il profeta che parla a quel modo, attraverso un linguaggio concreto che trasmette un significato. Le popolazioni antiche associavano gli eventi della vita alla divinità, che descrivevano utilizzando antropomorfismi. Dio dice anche "Io non sfogherò la mia ira ardente, non distruggerò Efraim di nuovo,
perché sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verrò nel mio furore.” (Os 11:9).
Dio manda angeli a chiudere la bocca dei leoni che stanno per mangiarsi Daniele, o dice al pesce di sputare Giobbe, e usa Ciro per ricostruire il tempio, e manda avversità. Sono tutte espressioni che derivano dall'idea filosofica e anche legislativa che ogni evento o accidente sia determinato da qualcosa, per cui andando indietro si arriva fino alla volontà di Dio. Ma dire che "Dio usa i nazisti per punire Israele" può essere frainteso; se io decido di punire mia figlia, sono io che lo decido, non è Dio che con un potere energetico influenza la mia mente a farlo; se i nazisti odiavano gli ebrei - e generalmente tutti i non "ariani" - fu per motivi economici, politici e perché erano degli esoteristi folli; se decisero di fare quello che fecero, non fu certo Dio a comandarlo, furono loro a scegliere di farlo. La scelta è fondamentale nella Bibba.
Qui trovi un articolo sul tema di David Gianfranco Di Segni, che riporta una lettura di Hans Jonas, grande filosofo di origine ebraica:
http://www.morasha.it/zehut/gd10_silenzioauschwitz.html