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Michele
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Michele »

Le amicizie del credente dovrebbero essere sull'esempio dele amicizie di Gesù. Aggiungerei che la cosa importante è la predisposizione d'animo verso le amicizie, proprio come faceva Gesù.
E poi per finire, l'ideale dell'amicizia resta sempre tale, anche se per assurdo non si trovassero vere amicizie in vita.
L'ideale sta a significare che chi crede nell'amicizia e non la realizza in vita, sicuramente la realizzerà nel Regno di Dio. Gli ideali non tramontano, mai.
Antonio LT
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Antonio LT »

"Cristo non si tirva indietro nemmeno davanti a possessioni demoniche. Si, lo so cosa direte, ma lui è un esempio da imitare,
con le nostre possibilità e capacità. Come riusciamo e come possiamo."

Jon mi hai fatto venire in mente il momento in cui il Messia viene tentato nel deserto...in digiuno per quaranta giorni...e il suo riuscire comunque con fermezza e da uomo a rifiutare satana e le sue tentazioni per ben tre volte...
Questo a me fa capire che un credente che ha una fede come quella del Messia non dovrebbe aver paura di affrontare il male in quanto c'è qualcosa di più grande che lo aiuta e sostiene in qualsiasi momento e situazione!
Ecco perché spesso non capisco questo isolarsi ad esempio dei Tdg... :-??
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Michele
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Michele »

Naza ha scritto:
Ciò che è sicuro e che comprendo dalle scritture è che bisogna evitare ciò che è abominevole agli occhi del signore e chi pratica cose abominevoli ed i finti fratelli. Ossia coloro che ci fanno credere si avere la stessa fede per poi cercare di sabotare la nostra.
A parte, che da quanto si è detto, dai frutti si riesce già a capire di chi si tratta. Ma poi, se un'altra persona cerca di sabotare la tua fede, la cosa ti dovrebbe lasciare indifferente, sempre che hai fede.
Altrimenti non è l'altro ad avere problemi...
chelaveritàtrionfi
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Jon, io credo che ognuno deve fare le sue considerazioni dopo aver conosciuto certe cose. Ognuno di noi affronta determinate situazioni. Ora, ho aperto questa discussione perchè essendo che nella vita si incontrano persone di tutti i tipi , ho notato che ci sono divergenze in questo ambito anche con i familiari. E' uscita qui la discussione sui satanisti o simili e delle persone che tu vuoi aiutare. Le mie domande sono scaturite perchè queste sono le condizioni in cui si trova oggi il credente , come ci riteniamo noi. Tutte queste persone che ci circondano,di certo possono essere s amici di infanzia e familiari , mica gli si devi voltare le spalle. Ho detto solo che ci sono divergenze. E loro stessi ti vedono strano . Ad esempio per un tdg sei uno che non ha ancora trovato la via e si ritengono loro gli inviati a farti conoscere la strada della salvezza iniziando ad andare alle loro adunanze; amici e familiari cattolici (la maggioranza) ti vedono strano perchè non vai a messa, non fai le cose che fanno tutti (matrimoni tradizionali , battesimi ai bambini, cresime ..ecc.. e non partecipi a tutte le loro ricorrenze.....).
Non facendo tutte queste cose, nonostante la maggior parte di loro non ha la minima idea del perchè le fanno, crea delle divergenze.
L'ateo non crede in Dio. Ti dirà che tutto origina dal caso, che quando muori non c'è più nulla. Chi crede nella reincarnazione che ti rincarnerai che ne so..in un gatto...
Queste sono ovvie divergenze.
Se sei un credente che crede nel sabato (perchè abbiamo anche il problema delle categorie di credenti a seconda delle religioni), e fai di tutto per rispettarlo almeno non lavorando o lottare per non lavorare in tale giorno, l'amico o il familiare che ritengono non corretto questo comandamento perchè ormai abolito, cosa vuoi che ti dicano?
Che puoi lavorare di sabato , che devi stare tranquillo ecc.. ecc...
E se si sbagliano tu che fai? Io ad esempio credo che si sbagliano di grosso, ma ognuno la pensi come vuole.

Ecco perchè nonostante uno possa volere bene ad amici di infanzia , familiari ecc.. (ed ho detto mica ci si deve allontanare da questi o altro) non si possono non notare queste divergenze.
Molti di noi credono di avere una fede di ferro, ma come si dice , finchè l'acqua non bolle e non traballi non sai quanto sei forte. Le debolezze possono averle tutti.. c'è quello forte ma c'è anche il debole. il debole rischia di essere sviato . Quindi, credo sia meglio cercare conforto, in situazioni difficili, nell'amico credente sincero piuttosto che nell'amico ateo o praticante religioso. Questi ultimi, supponendo la loro buona fede potrebbero averti a cuore e magari vorrebbero davvero aiutarti. Possono fare tanto, ma un credente ha un particolare bisogno di essere rasserenato meglio con le cose che riguardano Dio . Il credente debole (chi si ritiene così forte alzi la mano) può anche essere percosso dai dubbi . L'amico ateo potrebbe dire:

"ma tu non dicevi che Dio ti aiuta e ti sta vicino? Dov'è stato fino ad ora che te ne capitano di tutti i colori?"

Questo fa la differenza. Parlando del figlio al prodigo, il figlio era sulla retta via e si è sviato. Poi è tornato.
Come ho scritto più volte , c'è chi sulla retta via non c'è mai stato , oppure ha tentato di andarvi ma si aspettava forse qualche miracolo che non è arrivato. Nel momento in cui inizi a mettere in discussione Dio ecc.. nonostante hai fatto certe scelte , allora quelle scelte non erano davvero volute oppure con una fede come un seme gettato in mezzo ai sassi.

Faccio due esempi di due tipologie di persone. Per esempio un ebreo nato a Gerusalemme viene educato in un certo modo e gli viene insegnata la torah fin da piccino. Avrà familiari ed amici con la stessa fede, credenti nel Dio di Israele. Non credo che ci possano essere rapporti talmente intimi di amicizia (cercate di capire cosa intendo ) ad esempio con un musulmano ne tanto meno con un cattolico ecc.. Per via delle divergenze dottrinali, religiose come volete chiamarle, usi e costumi. Uno andrà a pregare dinnanzi al muro per esempio, l'altro alla mecca , l'altro ancora in una chiesa piena di statue..tanto per fare un esempio , ma le divergenze sono più profonde.

Un occidentale invece nasce in mezzo a diverse tipologie di etnie. Da bambino magari è cattolico. Crescendo cambia strada. Si ritrova così ad essere solo o quasi in mezzo a gente di altra religione, anche i suoi familiari.

Cosa fa? Abbandona tutti? Ovviamente no! ma dovrà fare i conti con le divergenze di cui ho scritto sopra.

Cosa diversa ancora è nella scelta delle amicizie dopo aver scelto che strada percorrere. Oggi, noi che ci definiamo credenti in Yeshùa ed in Dio, possiamo vedere a priori i frutti delle persone che abbiamo accanto e possiamo scegliere se averle come amici (amicizia è cosa diversa da conoscenza) oppure no.

Non credo che sia cosa buona fare amicizia con un Killer, uno stupratore, un delinquente ... da colui che fa volontariamente pratiche gravi abominio davanti agli occhi del signore.

Ad oggi non credo di avere amici del genere ne tanto meno ho interesse a farmeli.

Può capitare che una persona mi chieda aiuto? Una persona che ha capito di aver sbagliato e che si avvicina a te perchè sa che sei un credente e vuole cambiare strada? Si... ma parlano i frutti e sempre bisogna fare attenzione.
A parte, che da quanto si è detto, dai frutti si riesce già a capire di chi si tratta. Ma poi, se un'altra persona cerca di sabotare la tua fede, la cosa ti dovrebbe lasciare indifferente, sempre che hai fede.
Altrimenti non è l'altro ad avere problemi...


No Michele, l'errore delle persone è quello di pensare che tutti i credenti abbiano una fede di ferro. Chiunque ha i suoi punti deboli e chiunque può essere sviato anche per un attimo. Avere accanto la persona giusta o meglio non quella sbagliata, può fare la differenza. NOn tanto perchè quella sbagliata ti farà perdere la fede ma perchè in quel momento anche a livello psicologico hai bisogno di un sostegno morale da chi ha la tua stessa fede e per quanto un ateo o un cattolico si propongono per aiutarti in quel senso, che ti invitano l'uno ad aspettare la fortuna che è una ruota che gira e l'altro a pregare la madonna e padre pio ... non è proprio la stessa cosa, specialmente se sai che Dio esiste e che la madonna e padre pio in cielo proprio no, che non sono intercessori di nessuno e che li ha messi la chiesa cattolica. Fino a quando fu istituito il culto di Maria (recente) i credenti dei primi secoli ecc.. non pregavano nessuna madonna. Oggi tutti o quasi conoscono la similitudine tra le varie dee (principalmente iside) e il culto mariano. Eppure serve a niente.
Queste persone ti possono anche dare sostegno con il loro amore, il loro affetto, materialmente...: certamente! ma oltre non possono fare perchè se ti cominciano poi a parlare di Geova, della madonna e di padre pio credo che i tuoi dubbi aumentino ancora!

Comuque ho scritto molte considerazioni ma i versetti sono stati riportati sul tema proposto. Se ne possono proporre altri!
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Se un credente ha un momento o un periodo di debolezza e si ritrova in un vortice che nemmeno pensava di invischiarsi e ne vuole uscire...
a chi chiederà aiuto?
Se un amico credente gli vuole bene e ci tiene alla sua spiritualità, sbaglia forse a tendergli la mano?

Cosa vuoi dire Jon?
Posso darti una mia opinione.
Se è un credente sviato credo che bisogna aiutarlo. Se è un fratello in difficoltà che a causa di cavolate che ha commesso si trova nei guai, anche. Ma se quello continua a combinare guai, secondo me ad un certo punto è meglio che si arrangi, perchè dovrebbe un pò riflettere !! talvolta le beghe arrivano perchè uno se le cerca. Se invece si ritiene che le difficoltà capitano per forza maggiore, beh il discorso è diverso.

Se è il caso di un non credente, dobbiamo stabilire prima di che tipo di aiuto si tratta. Se una persona è in pericolo di vita il tuo buon senso ti dirà di chiamare un medico senza farti troppi pensieri. Se è un'aiuto riguardo alla condotta della sua vita, se ti capita puoi anche scambiarci delle chiacchiere, dare dei consigli, mostrargli la nostra fede e magari chissà. Ma l'albero si conosce dai frutti, se i frutti sono marc non sta a noi curare l'albero. forse noi possiamo fargli arrivare un pò di acqua pulita per abbeverarlo. Ma se Dio nn decise di far piovere su di esso, l'albero morirà.

Posso farti a questo punto una domanda?
Premesso che cosa fare con questa tua amica è decisione tua in base a quello che conosci ed a ciò che ti senti di fare,
voglio chiederti in senso generale come spieghi le scritture che abbiamo citato. Lascia perdere anche i disagi dovuti alle dottrine dei tdg
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il venerdì 2 settembre 2016, 0:43, modificato 2 volte in totale.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ecco. Cosa vuol dire secondo te Ebrei 6?
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Antonio LT
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Antonio LT »

"Ma voglio dare anche un'altra conclusione (mia ovviamente), che considera l'amicizia anche un valore umano, non necessariamente legato all'ideologia religiosa."
Michele io aggiungerei che storicamente l ideologia religiosa ha altresi guastato molte amicizie! :-(
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Michele
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Michele »

Infatti Antonio.
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bgaluppi
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da bgaluppi »

Di nuovo con le religioni. Ma siete fissati con la religione? Qui stiamo parlando della Scrittura, non interessa la religione.
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Michele
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Re: Le amicizie del credente

Messaggio da Michele »

Sbagli dicendo questo Antonio, e tu lo sai meglio di chiunque altro,
le religioni esistono perché esistono delle scritture. Se per assurdo non esistessero scritture, non esisterebbero religioni di questo tipo che abbiamo oggi. Ma la religione è un passo obbligatorio verso l'unico e vero Dio. Mal interpretando le scritture, si creano le religioni, che ad un certo punto, arriveranno a capire che quell'"ispirazione" è dovuta allo stesso ed unico Dio. (a meno che in qualcune di esse non ci abbia messo lo zampino qualcun altro)
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