TERZA CRISI DEL FORUM
Inviato: martedì 5 luglio 2016, 12:57
Dopo il secondo grande periodo di crisi, in cui il Forum è giunto sull'orlo della chiusura, è stato approvato un regolamento che è servito inizialmente a dare l'illusione di aver dotato il Forum stesso di uno strumento capace di far rispettare certe regole e di mantenere il corretto svolgimento delle discussioni in ambito biblico. Adesso, possiamo constatare come questa operazione si sia rivelata per lo piú fallimentare. In un Forum aperto a tutti, infatti, è difficile, per la moderazione, trovare il giusto equilibrio tra far rispettare certe regole e consentire agli utenti di esprimere il loro pensiero senza sentirsi "controllati a vista".
D'altro canto, se un utente si sente controllato a vista, dovrebbe porsi delle domande, e comprendere come esporre il proprio pensiero, nel contesto del forum, non significhi dire ciò che si vuole in base alle proprie credenze o alle interpretazioni personali; e questo, molto spesso, non succede. Come moderatore, mi assumo la responsabilità del recente dilagare di discussioni di stampo fideistico o personale non attinenti all'approfondimento biblico, e per questo porgo le mie scuse a tutti coloro che sono stati disturbati dalle molte "chiacchere" e "diatribe" che poco hanno a che fare con l'approfondimento della Scrittura e molto con l'opinione personale o la dottrina religiosa, che è tutt'altra cosa.
Che fare, dunque?
Io credo che tutte queste vicissitudini ci siano servite a capire come siano molto piú numerose le persone che seguono le dottrine religiose di quelle che, ragionando col proprio cervello, scelgono di esaminare la Scrittura con mente aperta e positivamente critica; per far ciò, infatti — e questa è una lezione che ho imparato personalmente — è necessario essere dotati di certi strumenti e di una certa preparazione. O, quantomeno, della volontà di acquisirli. È triste constatare come sia difficile, per chi è prigioniero di certi dogmi e schemi mentali, liberarsene per poter affrontare la discussione biblica in modo serio e oggettivo; ed è necessario constatare come, nel mondo dei credenti, davvero poche siano le persone che sono libere da tali dogmi e in grado di ragionare in modo obbiettivo. Questo forum dovrebbe essere destinato a queste poche persone. Siccome la dottrina religiosa e l'insegnamento scritturale vanno su binari diversi, voler fare discussione biblica attraverso il filtro del dogma religioso, piuttosto che ragionando sul testo, sarebbe come voler giocare a tennis con le racchette da ping-pong. Non serve davvero a niente.
Pertanto, in qualità di moderatore, ritengo di aver compreso chiaramente come la permanenza degli utenti su questo forum possa essere garantita solo dalla loro capacità e volontà di separare le proprie personali convinzioni — dettate dall'appartenenza religiosa o dalla propria visione della vita — dall'approfondimento biblico teso al raggiungimento di una conoscenza profonda e "a tutto tondo" della Sacra Scrittura e di tutto ciò che gira intorno ad essa. Gli utenti che non hanno la capacità né mostrano la volontà di far questo, non possono partecipare alle discussioni del forum, il quale potrebbe finalmente arrivare ad essere un luogo di nicchia, che poi è la formula in cui è stato originariamente concepito. Questo, almeno, per quanto mi riguarda.
È necessario citare nuovamente le parole di Gianni:
“Non si deve confondere la fede con la conoscenza approfondita della Sacra Scrittura. La conoscenza accademica non è affatto necessaria per un’intima e profonda relazione con Dio, che è quella che alla fine conta davvero”.
Tutta la questione sta alla fine in questa ultima dichiarazione. Chi pensa di avere o di desiderare una sua personale relazione con Dio ha secondo me due strade, anzi tre, che sono dettate dalla sua personale situazione.
Può sentirsi del tutto appagato dalla sua religione. Qui è allora fuori posto. Rimanga nella sua chiesa, nella sua Sala del Regno, nella sua comunità, nella sua parrocchia. Se ha domande le faccia lì. Riceverà le risposte preconfezionate dal parroco di turno o dal sorvegliante a dal pastore, secondo la confessione religiosa.
La seconda strada è riservata a chi, dotato di intelligenza raziocinante, ha capacità di analisi e di ragionamento. Non accettando risposte religiose preconfezionate e volendo andare a fondo, farà domande acute al parroco o al sorvegliante o al pastore. Se non avrà risposte convincenti, sarà un dissidente.
Terza strada. Chi vuole andare oltre non si arrenderà e cercherà di capire. Ma per capire occorre la capacità di capire ovvero capacità di analisi e di ragionamento.
Questo sito dovrebbe essere riservato a questa ultima categoria di persone. Un sito di nicchia, allora? Sissignori.
E cito anche le parole di Noiman, dal suo recente studio pubblicato sull'ultima edizione di Ricerche Bibliche:
Le Scritture non sono un testo di matematica e occorre anche una visione fideistica per il suo studio, ma è necessario che sia senza dogmi. Un cristiano o un ebreo che si cimentano nella ricerca e nello studio delle Scritture devono avere la mente impegnata e il cuore leggero.
Un forum di nicchia per pochi che intendono ragionare liberamente e seriamente sulla Scrittura? Certamente si. E un forum per chi intende conoscere, non per chi sa già tutto. Chi sa già tutto, per propria intelligenza o per "ispirazione divina", non ha bisogno di questo forum.
Cosa significa tutto questo? Chi può capire capisca.
D'altro canto, se un utente si sente controllato a vista, dovrebbe porsi delle domande, e comprendere come esporre il proprio pensiero, nel contesto del forum, non significhi dire ciò che si vuole in base alle proprie credenze o alle interpretazioni personali; e questo, molto spesso, non succede. Come moderatore, mi assumo la responsabilità del recente dilagare di discussioni di stampo fideistico o personale non attinenti all'approfondimento biblico, e per questo porgo le mie scuse a tutti coloro che sono stati disturbati dalle molte "chiacchere" e "diatribe" che poco hanno a che fare con l'approfondimento della Scrittura e molto con l'opinione personale o la dottrina religiosa, che è tutt'altra cosa.
Che fare, dunque?
Io credo che tutte queste vicissitudini ci siano servite a capire come siano molto piú numerose le persone che seguono le dottrine religiose di quelle che, ragionando col proprio cervello, scelgono di esaminare la Scrittura con mente aperta e positivamente critica; per far ciò, infatti — e questa è una lezione che ho imparato personalmente — è necessario essere dotati di certi strumenti e di una certa preparazione. O, quantomeno, della volontà di acquisirli. È triste constatare come sia difficile, per chi è prigioniero di certi dogmi e schemi mentali, liberarsene per poter affrontare la discussione biblica in modo serio e oggettivo; ed è necessario constatare come, nel mondo dei credenti, davvero poche siano le persone che sono libere da tali dogmi e in grado di ragionare in modo obbiettivo. Questo forum dovrebbe essere destinato a queste poche persone. Siccome la dottrina religiosa e l'insegnamento scritturale vanno su binari diversi, voler fare discussione biblica attraverso il filtro del dogma religioso, piuttosto che ragionando sul testo, sarebbe come voler giocare a tennis con le racchette da ping-pong. Non serve davvero a niente.
Pertanto, in qualità di moderatore, ritengo di aver compreso chiaramente come la permanenza degli utenti su questo forum possa essere garantita solo dalla loro capacità e volontà di separare le proprie personali convinzioni — dettate dall'appartenenza religiosa o dalla propria visione della vita — dall'approfondimento biblico teso al raggiungimento di una conoscenza profonda e "a tutto tondo" della Sacra Scrittura e di tutto ciò che gira intorno ad essa. Gli utenti che non hanno la capacità né mostrano la volontà di far questo, non possono partecipare alle discussioni del forum, il quale potrebbe finalmente arrivare ad essere un luogo di nicchia, che poi è la formula in cui è stato originariamente concepito. Questo, almeno, per quanto mi riguarda.
È necessario citare nuovamente le parole di Gianni:
“Non si deve confondere la fede con la conoscenza approfondita della Sacra Scrittura. La conoscenza accademica non è affatto necessaria per un’intima e profonda relazione con Dio, che è quella che alla fine conta davvero”.
Tutta la questione sta alla fine in questa ultima dichiarazione. Chi pensa di avere o di desiderare una sua personale relazione con Dio ha secondo me due strade, anzi tre, che sono dettate dalla sua personale situazione.
Può sentirsi del tutto appagato dalla sua religione. Qui è allora fuori posto. Rimanga nella sua chiesa, nella sua Sala del Regno, nella sua comunità, nella sua parrocchia. Se ha domande le faccia lì. Riceverà le risposte preconfezionate dal parroco di turno o dal sorvegliante a dal pastore, secondo la confessione religiosa.
La seconda strada è riservata a chi, dotato di intelligenza raziocinante, ha capacità di analisi e di ragionamento. Non accettando risposte religiose preconfezionate e volendo andare a fondo, farà domande acute al parroco o al sorvegliante o al pastore. Se non avrà risposte convincenti, sarà un dissidente.
Terza strada. Chi vuole andare oltre non si arrenderà e cercherà di capire. Ma per capire occorre la capacità di capire ovvero capacità di analisi e di ragionamento.
Questo sito dovrebbe essere riservato a questa ultima categoria di persone. Un sito di nicchia, allora? Sissignori.
E cito anche le parole di Noiman, dal suo recente studio pubblicato sull'ultima edizione di Ricerche Bibliche:
Le Scritture non sono un testo di matematica e occorre anche una visione fideistica per il suo studio, ma è necessario che sia senza dogmi. Un cristiano o un ebreo che si cimentano nella ricerca e nello studio delle Scritture devono avere la mente impegnata e il cuore leggero.
Un forum di nicchia per pochi che intendono ragionare liberamente e seriamente sulla Scrittura? Certamente si. E un forum per chi intende conoscere, non per chi sa già tutto. Chi sa già tutto, per propria intelligenza o per "ispirazione divina", non ha bisogno di questo forum.
Cosa significa tutto questo? Chi può capire capisca.