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Daniele A.
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Genesi capo 2 & Riflessioni

Messaggio da Daniele A. »

Genesi capitolo 2 - Processo di concepimento

1 - Così furono compiuti i cieli e la terra, e tutto l'esercito di quelli.

Riflessione: In questo modo si formò la creazione generale, lo spazio e la materia.

Analisi: La formula generale è che la vita nasce dall'interazione di opposti che si complementano reciprocamente e proliferano nel tempo.

2 - Ora, avendo Iddio compiuta nel settimo giorno l'opera sua, la quale egli avea fatta, si riposò nel settimo giorno da ogni sua opera ch’egli avea fatta.

Riflessione: Colui che, all'inizio, ha spiegato tutti i principi fondamentali, si fermò qui con gli studi.

Analisi: Ogni cosa ha un inizio e una fine, e il completamento di un ciclo porta alla conclusione. In senso letterale, qui termina la formula generale sull'intera creazione; successivamente, tutto ciò che leggiamo sono approfondimenti.

3 - E Iddio benedisse il settimo giorno, e lo santificò; perciocchè in esso egli si era riposato da ogni sua opera ch'egli avea creata, per farla.

Riflessione: Il suo successore lo ringraziò e lo santificò per la conoscenza che gli era stata donata da quell'uomo.

Analisi: Prima di proseguire, è necessario aver compreso attentamente ciò che abbiamo letto, poiché è la base di partenza per approfondire gli studi. Per noi è fondamentale dedicare del tempo alla riflessione, avendo bisogno di tempo per metabolizzare e comprendere.

4 - Tali furono le origini del cielo e della terra, quando quelle cose furono create, nel giorno che il Signore Iddio fece la terra e il cielo;

Riflessione: Queste sono le origini della società civile, concepite e tramandate per migliorare la qualità della vita e approfondire gli studi.

Analisi: Le origini della società civile sono radicate nella concezione e nella trasmissione della conoscenza, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e promuovere lo sviluppo intellettuale.

5 - Ed ogni albero ed arboscello della campagna, avanti che ne fosse alcuno in su la terra; ed ogni erba della campagna, avanti che ne fosse germogliata alcuna; perciocchè il Signore Iddio non aveva ancora fatto piovere in su la terra, e non vi era alcun uomo per lavorar la terra.

Riflessione: Tutto ciò fu concepito da quell'uomo, prima ancora che qualsiasi altro essere umano fosse in grado di formulare concetti veri e propri. La conoscenza non era ancora stata diffusa.

Analisi: Il primo capitolo della Genesi fu concepito prima ancora di tutto ciò che andremo a leggere, prima ancora della scrittura e prima ancora che l'uomo iniziasse uno studio basato sulla riflessione e comprensione dei meccanismi reali della natura.

6 - Or un vapore saliva dalla terra, che adacquava tutta la faccia della terra.

Riflessione: Da qui in poi, iniziò a studiare la vita terrena.

Analisi: Una volta compresa la creazione generale, iniziamo ad approfondire lo studio della vita sulla Terra.

7 - E il Signore Iddio formò l'uomo della polvere della terra, e gli alitò nelle nari un fiato vitale; e l'uomo fu fatto anima vivente.

Riflessione: L’Autore cominciò ad analizzare l'essere umano, esaminandolo sin dal suo concepimento.

Analisi: Dopo aver compreso la creazione generale, ci si dedica allo studio specifico dell'uomo, un essere vivente prodotto dal pianeta Terra attraverso processi naturali.

8 - Or il Signore Iddio piantò un giardino in Eden, dall'oriente, e pose quivi l'uomo ch'egli avea formato.

Riflessione: Iniziò il Suo studio analizzando gli organi genitali, poiché è da lì che ha luogo la creazione dell'essere umano.

Analisi: L'origine di ognuno di noi avviene attraverso l'apparato genitale, da cui ha luogo il processo di creazione ed è quindi il primo punto di partenza per iniziare lo studio.

9 - E il Signore Iddio fece germogliare dalla terra ogni sorta di alberi piacevoli a riguardare, e buoni a mangiare; e l'albero della vita, in mezzo del giardino; e l'albero della conoscenza del bene e del male.

Riflessione: Esaminò attentamente il pene e la vagina, nonché i testicoli e le ovaie.

Analisi: L'albero della vita nel mezzo del giardino è un riferimento simbolico al pene e alla vagina, poiché è da lì che si forma realmente l'essere umano. L'albero della conoscenza rappresenta la consapevolezza dei nostri organi, in particolare l'organo genitale maschile che è opposto a quello femminile. L'albero della conoscenza si riferisce anche all'intero Pentateuco e alla capacità di distinguere il bene dal male per comprendere ciò che è giusto.

10 - Ed un fiume usciva di Eden, per adacquare il giardino; e di là si spartiva in quattro capi.

Riflessione: All'interno dei genitali, vi è un percorso specifico che si divide in quattro parti.

Analisi: Viene fornita una descrizione dettagliata dell'organo genitale.

11 - Il nome del primo è Pison; questo è quello che circonda tutto il paese di Havila, ove è dell'oro.

Riflessione: Uno di questi rami si estende verso il testicolo destro.

Analisi: Qui viene identificata la posizione significativa per la creazione umana.

12 - E l'oro di quel paese è buono; quivi ancora nascono le perle e la pietra onichina.

Riflessione: Il testicolo produce gli spermatozoi negli uomini, mentre nelle donne corrisponde alle ovaie.

Analisi: Gli spermatozoi e gli ovuli sono elementi preziosi e vengono costantemente rigenerati.

13 - E il nome del secondo fiume è Ghihon; questo è quello che circonda tutto il paese di Cus.

Riflessione: Il secondo ramo si estende verso il testicolo sinistro.

Analisi: Qui viene indicato il secondo testicolo/ovaia.

14 - E il nome del terzo fiume è Hiddechel; questo è quello che corre di rincontro all'Assiria. E il quarto fiume è l'Eufrate.

Riflessione: Il terzo e il quarto ramo collegano la vescica al canale di uscita.

Analisi: Qui si conclude la descrizione dei genitali maschili e femminili.


15 - Il Signore Iddio adunque prese l'uomo, e lo pose nel giardino di Eden, per lavorarlo, e per guardarlo.

Riflessione: È evidente che maschio e femmina sono i soggetti che danno origine all'essere umano. Il processo di creazione avviene naturalmente all'interno dei genitali.

Analisi: Ogni individuo umano produce in modo naturale gli spermatozoi e gli ovuli all'interno dei propri genitali. I Testi Sacri sono stati scritti per essere letti e compresi.

16 - E il Signore Iddio comandò all'uomo, dicendo: Mangia pur d'ogni albero del giardino;

Riflessione: Ogni maschio può accoppiarsi con qualsiasi femmina.

Analisi: A livello naturale, siamo concepiti in modo tale che qualsiasi essere umano di sesso maschile possa accoppiarsi con qualsiasi essere umano di sesso femminile.

17 - Ma non mangiar dell'albero della conoscenza del bene e del male; perciocchè, nel giorno che tu ne mangerai, per certo tu morrai.

Riflessione: Una volta compreso questo processo, è importante evitare la masturbazione e non negare la possibilità di avere figli, poiché altrimenti si distruggerebbe il continuo dell'umanità.

Analisi: La masturbazione non è un processo rigenerativo, ma piuttosto distruttivo. In questo contesto, l'Autore incoraggia tutti noi alla procreazione. La stessa natura ci ha creato attraverso specifici processi, al fine di provare piacere durante il rapporto sessuale, stimolandoci così alla procreazione . Questa consapevolezza non dovrebbe limitarci o dissuaderci dalla procreazione. La stessa frase si applica anche al fatto che il Pentateuco non è stato redatto con l'intenzione di essere divulgato così come lo vediamo oggi.

18 - Il Signore Iddio disse ancora: E' non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto convenevole a lui.

Riflessione: È appropriato vivere in coppia anziché da soli.

Analisi: Maschio e femmina sono complementari e sono stati creati per vivere uniti. Il Pentateuco deve essere compreso; non dobbiamo prenderlo per buono alla lettera, ma piuttosto comprenderlo mettendolo in relazione alla natura.

19 - Or il Signore Iddio, avendo formate della terra tutte le bestie della campagna e tutti gli uccelli del cielo, li menò ad Adamo, acciocchè vedesse qual nome porrebbe a ciascuno di essi; e che qualunque nome Adamo ponesse a ciascuno animale, esso fosse il suo nome.

Riflessione: L’Autore rappresentò alla popolazione il processo del concepimento tramite illustrazioni, mostrando loro come sono strutturati i genitali sia maschili che femminili. Successivamente, L’Autore chiese alla popolazione di attribuire loro dei nomi per identificare i vari organi.

Analisi: La popolazione iniziò a studiare gli organi genitali in maniera sempre più approfondita, come facciamo ancora oggi. Per qualsiasi argomento, saranno sempre necessari chiarimenti e studi sempre più avanzati.

20 - E Adamo pose nome ad ogni animal domestico, ed agli uccelli del cielo, e ad ogni fiera della campagna; ma non si trovava per Adamo aiuto convenevole a lui.

Riflessione: In quel periodo, la popolazione attribuì nomi agli organi così rappresentati, ma era ancora incerta. L’Autore spiegò anche le similitudini tra gli organi maschili e femminili.

Analisi: Oggi chiamiamo questi organi: vescica, pene, uretra, testicoli, ovaie, vagina, ecc. Non esiste un unico metodo per comprendere il Pentateuco, e ciascuno di noi sarà più incline a farlo a modo proprio.

21 - E il Signore Iddio fece cadere un profondo sonno sopra Adamo, ond’ egli si addormentò; e Iddio prese una delle coste di esso, e saldò la carne nel luogo di quella.

Riflessione: La femmina viene creata esattamente come il maschio, ma con il sesso opposto.

Analisi: In questo contesto, l'Autore sottolinea che maschio e femmina sono uniti carnalmente l'uno con l'altro. Il Pentateuco stesso è stato redatto in riflessione alla natura.

22 - E il Signore Iddio fabbricò una donna della costa ch’egli avea tolta ad Adamo, e la menò ad Adamo.

Riflessione: La femmina è stata creata per stare al fianco del maschio.

Analisi: La femmina è del genere opposto ed è al pari del maschio. La conoscenza che acquisiamo dallo studio della natura ci sarà utile per applicarla proprio su di essa.

23 - E Adamo disse: A questa volta pure, ecco, osso delle mie ossa, e carne della mia carne; costei sarà chiamata femmina di uomo, conciossiachè costei sia stata tolta dall'uomo.

Riflessione: Maschio e femmina sono la stessa essenza. Solo dal punto di vista riproduttivo sono opposti.

Analisi: Qui viene ribadita l'uguaglianza di genere e la loro complementarità nell'atto riproduttivo.

24 - Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e si atterrà alla sua moglie, ed essi diverranno una stessa carne.

Riflessione: Maschio e femmina, uniti, creano un nucleo familiare distinto che si riproduce di generazione in generazione.

Analisi: Qui viene illustrato il corretto ciclo riproduttivo nel corso del tempo.

25 - Or amendue, Adamo e la sua moglie, erano ignudi, e non se ne vergognavano.

Riflessione: La popolazione aveva consapevolezza della funzione dei propri organi genitali.

Analisi: Questa è la vera comprensione della creazione dell'essere umano, che avviene in modo naturale. Per comprendere appieno il Pentateuco, dobbiamo seguire determinate procedure, tra le quali confrontarlo con la natura, confrontare le nostre riflessioni con gli altri e approfondire ogni scoperta, mantenendo sempre una mente aperta e pronta a crescere di generazione in generazione.


Le parti sottolineate sono la traduzione dei Testi Sacri tratte dalla versione italiana di Giovanni Diodati del 1875.
noiman
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da noiman »

Traduci, poi se vuoi lo scrivo in ebraico, il tuo e il mio......
So! che ho esagerato, che ci vuoi fa'.....
Noiman
noiman
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Re: Genesi capo 2 & Riflessioni

Messaggio da noiman »

Non era il caso di aprire un'altra discussione , bastava continuare, faccio fatica a seguirti, come ha detto Gianni questi sono pensieri e non studio della scrittura, ti chiedo di inserire quanto hai scritto nella prima cartella, provaci......
Noiman
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Gianni
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da Gianni »

Daniele A., non posso credere che tu abbia davvero domandato dove sta scritto nella Toràh (che tu preferisci chiamare col nome greco Pentateuco) che la Bibbia si interpreta solo con la Bibbia e che per questo occorre entrare nel pensiero biblico-ebraico del tempo. Ma davvero domandi se è stato Dio a stabilire questa regola-principio?

Prima faccio un’osservazione di ordine logico, poi ti darò due risposte: una in linea col tuo modo di pensare e l’altra più seria.

Secondo la tua logica, la Bibbia con si interpreterebbe con la Bibbia, però va bene interpretarla come fai tu. Capisci il baratro?

Risposta secondo la tua linea di pensiero. Hai citato tra le prime parole della Toràh che “Dio creò il cielo”. Ora, nella Scrittura io leggo che Dio creò אֵת הַשָּׁמַיִם (et hashamàym). Ed ecco la domanda: chi ha stabilito che shamàym significa “cielo”? Te lo dico io: il vocabolario ebraico. E adesso ti domando: chi ha stabilito che per tradurre la Bibbia in italiano occorre il vocabolario? Forse Dio? Dove sta scritta nel Pentateuco questa regola banale?
E c’è di più. In base alla grammatica ebraica la parola shamàym è come minimo un duale. Chi ha stabilito che vada tradotta al singolare? Forse Dio? Dove sta scritta questa regola grammaticale nel Pentateuco?

Ora ti svelo un segreto, che per uno studente al primo semestre del primo anno di Scienze Bibliche è già una ovvietà: il vocabolario ebraico ti dà il significato delle parole, ma il loro senso va scoperto conoscendo l’intero pensiero biblico.
Il giudeo Matteo scrive che al battesimo di Yeshùa “i cieli si aprirono”, ma Luca (che non era un giudeo e scrisse per i non giudei) dice che “il cielo si aprì”, usando il singolare.

Passiamo alla risposta seria. Che la Bibbia si interpreta solo con la Bibbia e che per questo occorre entrare nel pensiero biblico-ebraico del tempo è la più elementare delle regole ermeneutiche. Senza l’ermeneutica biblica vengono fuori le interpretazioni alla carlona (= “In fretta e male, come viene viene, in modo trascurato e grossolano” – Treccani) o, per dirla con un eufemismo, alla naïf, in modo ingenuo e sprovveduto.
Segnati questa parola, Daniele A.: ermeneutica biblica. È la base. O passi per questa oppure vai alla carlona.

Tu che con un sorriso enorme ti siedi accanto a Dio e gli dici: “Va bene, ora ragioniamo” mi lascia attonito.
Mi è stato detto di evitare di parlare di blasfemia, per cui a tua discolpa dico solo che c’è una religione americana che dice a Dio cosa deve fare, ma tu – almeno – concedi a Dio di ragionare con te.
La Bibbia direbbe: Taci, fai silenzio, china il capo e abbi timore e tremore.
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Gianni
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Re: Genesi capo 2 & Riflessioni

Messaggio da Gianni »

La cartella giusta è un’altra: il cestino. (Qualcuno direbbe che Cassuto si sta rigirando nella tomba).
Daniele A.
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da Daniele A. »

Gianni, Ti invito a leggere e comprendere queste frasi, prenditi pure tutto il tempo che vuoi. Non essere frettoloso nel emanare la sentenza.

Esoda capitolo 4

10 - E Mosè disse al Signore: “Ahi! Signore, io non sono mai per addietro stato uomo ben parlante, non pure da che tu parlasti al tuo servitore; conciossiachè io sia tardo di bocca e di lingua”. - Diodati

11 - E il Signore gli disse: “Chi ha posta la bocca all'uomo? ovvero, chi fa il mutolo, o il sordo, o colui che ha gli occhi e gli orecchi aperti, o il cieco? non son desso io, il Signore?” - Diodati

12 - “Ora dunque va', ed io sarò con la tua bocca, e t'insegnerò ciò che avrai a dire”. - Diodati

13 - E Mosè disse: “Ahi! Signore; deh! manda a far questo per colui il qual tu hai a mandare”. - Diodati
Daniele A.
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Re: Genesi capo 2 & Riflessioni

Messaggio da Daniele A. »

Va bene, Noiman, distruggi il documento e lo riscriverò nell'altra discussione.
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Gianni
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da Gianni »

Me ne fai l'applicazione? Grazie.
noiman
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da noiman »

ho spostato i messaggi in Genesi capo 1 & Riflessioni
Noiman
Daniele A.
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Re: Genesi capo 1 & Riflessioni

Messaggio da Daniele A. »

noiman ha scritto: martedì 30 gennaio 2024, 10:22 ho spostato i messaggi in Genesi capo 1 & Riflessioni
Noiman
Grazie Noiman
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