Aldo: Caro Enigma, guarda che il tema di questo capitolo di 1 Cor. è l'idolatria, non centra nulla la ricerca della verità. Paolo dice di non cadere nei riguardi di questo aspetto che evidentemente affliggeva i cristiani di Corinto.
Non ho messo 1 Cor 10:12 in relazione alla verità, ma alla tua convinzione di sentirti arrivato.
E poi, non è solo di idolatria che si parla in quel contesto.
Partiamo con ordine e vediamo di capire.
Paolo termina il capitolo 9 facendo esempi di attività sportiva dicendo che nelle gare corrono in molti, ma uno solo ottiene il premio. Poi, spiritualizzando, invita anche i credenti a correre per ottenere il premio ricordando che gli atleti del mondo, durante i loro allenamenti, si sottopongono a una rigida disciplina per avere in premio una corona che appassisce. Mentre ai credenti spetta una corona che dura in eterno. A questo punto Paolo parla di sé dicendo che anche lui si comportava come uno che corre per raggiungere il traguardo (9: 24-27). Al capitolo 10 Paolo mette in evidenza il cattivo esempio lasciatoci dagli antenati israeliti da non imitare durante la corsa per raggiungere la meta di cui ha parlato in precedenza. E dal verso 6 Paolo inizia ad elencare la serie di esempi negativi che sono: Idolatria, fornicazione, mettere Dio alla prova, mormorare contro di Dio. Al verso 11 dice che "queste cose avvennero loro per servire da esempio e sono state scritte per ammonire noi". Ecco che al verso 12 Paolo fa l'invito al singolo, in maniera ironica, per come la vedo io, dicendo: "Perciò, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere". Come dire, se tu vuoi essere presuntuoso nel sentirti immune e già arrivato alla meta, fai attenzione che questa presunzione non ti faccia cadere. Perchè arrivo a questa conclusione? Per il semplice fatto che Paolo disse di sè che si comportava come uno che corre per raggiungere il traguardo. Se uno come Paolo chiamato direttamente da Dio per evangelizzare le nazioni non si sentiva arrivato, figuriamoci i semplici credenti. E quando Paolo potè dire di aver raggiunto il traguardo e ottenuto il premio? La risposta la troviamo in queste bellissime parole rivolte a Timoteo: "Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno" (2 Tim 2:7,8). Solo quando si rende conto di essere arrivato al termine della sua vita terrena disse di essere arrivato al traguardo restando in piedi a indicare la sua integrità per ricevere il premio della corona. Esattamente per come disse Yeshùa: "chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato" (Mt 10:22).
In ogni caso io sto solo affermando di avere trovato la Verità, che è l'unico Signore Gesù Cristo. Non ho quindi un atteggiamento di ricerca come molti di voi.
Hai detto di aver smesso di essere alla ricerca della Verità, perché sei convinto di averla trovata. Detto così hai fai capire che stavi parlando di una verità dottrinale e non della persona di Cristo. Ho l'impressione che ti sei reso conto di aver esagerato ed ora stai cercando di rimediare dicendo che per verità ti riferivi alla persona di Yeshùa.
![Smug :YMSMUG:](./images/smilies/15.gif)
Comunque, se per verità intendi la persona di Yeshùa, allora posso garantirti al 100% che anche io conosco questa verità forse prima di te, ed ho la certezza, che il Yeshùa che ho conosciuto è quello vero, perché è quello biblico, mentre il tuo Gesù non risulta essere quello biblico, ma pagano: dio fatto uomo.
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Ao e lassateme perde, fateme fa anche a me qualche provocatina ogni tanto.
Forse tu confondi la ricerca della Verità con la conoscenza della Bibbia; ma la stessa Bibbia non dice da nessuna parte che si salva solo chi è in grado di fare esegesi corretta, la finalità della Parola di Dio è ben altro rispetto alla conoscenza del greco e dell'ebraico.
Vedi che sei tu che avresti dovuto specificare perchè da come ti sei espresso hai fatto proprio intendere quello che secondo te io avrei confuso. Ti garantisco che al meno questa differenza l'ho capita. Non pensare di parlare sempre dei tdg che confondono la conoscenza mentale con quella biblica intesa come esperienza relazionale con Dio. Inoltre da chi, qui dentro, hai mai sentito dire che la salvezza si ottiene solo facendo delle corretti esegesi?
A me risulta che è stato sempre detto al contrario cioè, che la fede e la salvezza non dipendono affatto dalle proprie capacità bibliche, perchè sono doni di Dio, altrimenti come si spiega che Yeshùa come seguaci non aveva dei dottori della Legge, ma gente comune e alcuni anche illetterati (At 4:13)?
Mi dite che diversi utenti hanno lasciato il forum a causa mia?
Non hanno lasciato il forum, tranquillo, non fai tutta questa paura,
![Big Grin :d](./images/smilies/4.gif)
ma hanno abbandonato la discussione perchè vedono in te la capacità di stravolgere con tanta facilità da far diventare inutile e ridicolo continuare a risponderti.
![Whew! #:-S](./images/smilies/18.gif)
Ciao bello.
![Abbraccio :YMHUG:](./images/smilies/6.gif)