Confidenziale

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bgaluppi
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Re: Confidenziale

Messaggio da bgaluppi »

Tantissimi auguri al caro Gianni!!!
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Grazie, Antonio. :-)
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Giorgia
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Re: Confidenziale

Messaggio da Giorgia »

Urca Gianni, ma compi gli anni pure tu? :d

Augurissimi anche da parte mia! :YMHUG:
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Grazie, Giorgia :-) ... ma pure? Chi altri?
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Giorgia
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Re: Confidenziale

Messaggio da Giorgia »

No era per dire che anche a te capita di compiere gli anni di tanto in tanto :P
A me non succede quasi mai! :d :d :d
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Gianni
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Re: Confidenziale

Messaggio da Gianni »

Grazie, Alessandra! :-)
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

ahhh :-) ..vi regalo un cantico ...

.https://www.youtube.com/watch?v=jEmeWO5qUrA" onclick="window.open(this.href);return false;

.in piu' una piccola parte meditazione ''parasha' ki Tissa .. (( CHE MI ARRIVA PER POSTA OGNI SETTIMANA ))
.''non siamo giudei ,ma e' comunque per tutti i credenti .. ..DIO parla al suo popolo ancora oggi ..''anche se come io credo ,ad ognuno di noi ci dice qualcosa '' ;)


Il brano dell’Esodo 32,7, cioè il versetto con il quale Dio richiama Moshe rispetto agli eventi accaduti con il peccato del vitello d’oro è un colpo al cuore per tutti coloro, educatori e rabbini, che si occupano di kiruv levavot, avvicinamento dei lontani e ghiurim, conversioni.

In Esodo 32,7-14 è infatti scritto:” Allora il Signore disse a Mosè: «Va’, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto».

Dio infatti dice a Moshe :”Il tuo popolo, non il popolo”. Cosa vuol dire il tuo? Non è forse il popolo di Israele il popolo di Dio? In questo caso Rashi, il grande commentatore medioevale della Provenza è spietato: “ Si è corrotto il tuo popolo, dice Dio a Moshe, quel gruppo di genti che tu hai voluto accogliere e convertire dicendo che sarebbe stato un bene attaccare gherim alla Shechinà, la presenza divina e proprio quelli si sono ribellati…
A quanto insegna Rashi la colpa del vitello d’oro è di queste genti accolte da Moshe, in maniera autonoma rispetto al volere divino, che sono entrate in panico data la sua assenza e si sono rifugiate nella vecchia idolatria di provenienza corrompendo anche il popolo ebraico. E’ chiaro che qui Rashi voglia salvare il popolo di Israele da una diretta responsabilità, visto che anche Israele nella sua schiavitu’ egiziana aveva toccato con mano l’idolatria, ma è anche chiaro che questi versetti insegnino molto a noi.

Dio riprende Moshe perchè i suoi gherim non hanno superato la crisi della sua assenza, cioè non sono stati abbastanza forti da restare ebrei anche in assenza del maestro-padre o forse sarebbe meglio dire del maestro-controllore. La loro identità era fortemente legata alla sua presenza, un ebraismo legato alla persona di chi li aveva accolti piuttosto che metabolizzato nel profondo del loro essere. I gherim di Moshe, “ il suo popolo” che si era corrotto non erano ebraicamente autonomi, non erano ebraicamente pronti a camminare da soli, a pensare da soli, ad agire responsabilmente ed ebraicamente da soli. Forse la sfida di chi si occupa di kiruv e di ghiur è questa: portare anime in Israele che siano capaci di essere tali anche in assenza dei maestri, delle regole, dei testi codificati. Genti che siano cosi’ profondamente attaccate alla presenza divina, la Shechinà, da poter stare anche soli al mondo, senza mai esserlo.
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stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

Anche in periodi bui...,quando mi chiedo SIGNORE dove sei ,perche' te ne stai in silenzio ,perche tardi a rispondermi ...quando sempbra che siamo soli nel deserto ...LUI e' li ...non ci scoraggiamo ''vuole mettere in prova la nostra fede? .. :-( ..no vuole solo rafforzarci farci crescere ...non cerchiamo altri dei ,non facciamoci idoli umani ....
non portiamo nelle nostre ''chiese comunita' persone solo per fare numero ,ma veri credenti che possono essere tali anche quando tutto sembra senza speranza ,quando il nostro padre sembra nascondere il suo volto ''e' solo il nostro peccato'' ....che ci separa ..e solo la nostra poca fede ...

Signore volgi il tuo sguardo verso di noi e benedicici ,''tutti :YMHUG: ..'' e accresci i nostri confini ...

TU SOLO SEI NOSTRA SPERANZA NOSTRO DIO ...
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bgaluppi
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Re: Confidenziale

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Stella, molto interessanti le riflessioni su esodo che la parashà ci porta a fare. Dice: "I gherim di Moshe, “ il suo popolo” che si era corrotto non erano ebraicamente autonomi, non erano ebraicamente pronti a camminare da soli, a pensare da soli, ad agire responsabilmente ed ebraicamente da soli.". Questo ci fa riflettere su molte cose che sono state da noi discusse, ad esempio quanto sia importante saper leggere "bene" la Scrittura, per distinguere cosa del suo insegnamento è rivolto agli uomini di allora e come può essere rivolto anche a noi oggi. Paolo, infatti, dice: “Poiché tutto ciò che fu scritto nel passato, fu scritto per nostra istruzione, affinché mediante la pazienza e la consolazione che ci provengono dalle Scritture, conserviamo la speranza.”(Rm 15:4).

La stessa cosa vale per certe frasi di Yeshùa, le quali devono essere ben inquadrate e comprese nel contesto e nel momento storico in cui vennero formulate.
stella
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Re: Confidenziale

Messaggio da stella »

ciao Antonio ...pace e bene ...

condivido cio' che anche tu hai scritto ...

secondo me ,a volte cosi alla lettera ...a volte nel suo contesto .....molte volte ,''anzi quasi sempre '''...mi chiedo cosa vuole dire a me oggi .

nel mio piccolo meditandola mi porta ad entrare in una dimensione ,comunione a volte davvero indiscrivibile ''ci si rende conto della nostra nullita ,si contempla la santita di DIO ..ed allora non se ne puo' fare a meno di adorare benedire il SANTO D'ISRAELE ...e lodare il figlio il MESSIA CRISTO ...per avermi dato dignita' ,e di poter di nuovo dire ABBA PADRE ...
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