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Una curiosità mi affligge...

Inviato: lunedì 28 dicembre 2015, 11:04
da ilvigilante
Spesso nei vangeli leggiamo che Gesù, entrato nella sinagoga, prendeva la parola, leggeva un passo delle scritture, lo commentava ecc.
Mi chiedo, come erano organizzati gli interventi dei singoli, chi decideva chi doveva 'salire sul podio'... insomma cosa si faceva in quei luoghi, che non era il tempio. Confesso che non so neanche oggi cosa si fa nelle sinagoghe perché non ho mai avuto l'opportunità di entrarci, purtroppo.
Oggi pare che in qualsiasi luogo di adorazione sia tutto già programmato e che a nessuno sia permesso di prendere iniziative personali.
Come mai Gesù poteva farlo, anche alla presenza di farisei con cui aveva modo di confrontarsi anche in maniera molto dura?

Un caro saluto

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: lunedì 28 dicembre 2015, 11:37
da bgaluppi
il vigilante, dovresti aprire le cartelle nelle sezioni appropriate. Sposterò questa cartella in "Bibbia e...". Grazie

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: lunedì 28 dicembre 2015, 12:16
da ilvigilante
Ok non sapevo in verità dove collocarlo,
Grazie

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: giovedì 7 gennaio 2016, 10:35
da Harlock
Non so moltissimo sulle tradizioni di quei popoli, tranne una cosa.

In sinagoga non poteva di certo entrare un tizio qualsiasi e prendere la parola, doveva essere un "rabbi" e pure accreditato, quindi proveniente da qualche culto "certificato" dell'epoca.

Inoltre, era consuetudine che i "rabbi" fossero sposati : solamente ad un gruppo "elitario" di essi era consentito il celibato senza "scandalo", quelli piu' preparati che dovevano insegnare agli altri...

Alcune versioni dicono che Yeshua si fosse formato e diventato "rabbi" negli esseni, ma non ne so moltissimo.

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: giovedì 7 gennaio 2016, 15:52
da Gianni
Com’era fatta la sinagoga? Essa veniva costruita, se possibile, su un luogo elevato; la sua entrata era rivolta verso Gerusalemme (cfr. Dn 6:10). Luogo piuttosto semplice e con pochi arredi, non poteva marcarvi l’arca, la teca (anch’essa rivolta verso Gerusalemme) in cui erano conservati i beni più preziosi della comunità: i rotoli della Toràh. Accanto all’arca e di fronte all’uditorio c’erano i primi posti, riservati a chi presiedeva. Al centro della sala c’erano una pedana con un leggio e il posto del lettore. Ai tre lati della pedana sedeva l’uditorio.
Il culto sinagogale iniziava recitando lo Shemà, la professione di fede ebraica: “Ascolta [שְׁמַע (shemà)], Israele: Il Signore, il nostro Dio, è l'unico Signore. Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze”. - Dt 6:4,5.

Seguiva poi la lettura e la spiegazione di un passo della Toràh, i primi cinque libri del Tanàch, scritti da Mosè. “Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato” (At 15:21). Di seguito c’era la lettura di brani tratti dai Profeti (haftaròt - la haftaràh (הרטפה), “separazione/congedo”, è una serie di selezioni dai libri dei Profeti, nevyìym, נביאים), spiegati e applicati (cfr. Lc 4:16-21). Dopo la lettura della Toràh e delle haftaròt, con le relative spiegazioni, c’era l’esortazione. Lo stesso evangelista Luca riferisce che, “dopo la lettura della legge [Toràh] e dei profeti [haftaròt], i capi della sinagoga mandarono a dir loro [a Paolo e a Barnaba]: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela» (At 13:15). Cosa che Paolo fece.

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: venerdì 8 gennaio 2016, 21:26
da ilvigilante
Tutte informazioni interessanti, Gianni, grazie
ma da queste non si evince chi fossero gli attori che prendevano l'iniziativa nel leggere e spiegare, nè chi fossero coloro che avevano il diritto di farlo, in sostanza, come erano disciplinati gli iterventi?
Probabilmente, ma è un mio pensiero, Gesù poteva farlo grazie alla sua notorietà e nessuno aveva il coraggio di impedirglielo.

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: sabato 9 gennaio 2016, 3:18
da Gianni
Caro Ilvigilante, in At 13:15 si parla di “capi della sinagoga” che invitano Paolo e Barnaba a dire parole di esortazione, e ciò “dopo la lettura della legge [Toràh] e dei profeti [haftaròt]”. Dal che abbiamo conferma che erano questi capi a presiedere il culto e ad inviare altri a fare commenti. Qui Paolo e Barnaba erano ospiti occasionali della sinagoga di Antiochia di Pisidia.
Nel caso di Yeshùa si trattava invece di Nazaret, dove era cresciuto; era la sinagoga che frequentava abitualmente. In Lc 4:16-20 è detto che, conformemente alla sua abitudine, vi entrò di sabato. Doveva essere il suo turno di lettura, perché è detto che gli fu consegnato il rotolo di Isaia (e non che lo prese da sé). Dopo la lettura del brano scelto, lo riconsegnò e si rimise a sedere. Non è quindi corretta la tua ipotesi che nessuno ebbe il coraggio di impedirglielo. Tutto si svolse con ordine.

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: sabato 9 gennaio 2016, 8:48
da ilvigilante
È chiaro,
Molto bene ...chiarito il punto!

Re: Una curiosità mi affligge...

Inviato: sabato 9 gennaio 2016, 8:56
da Gianni
:-)