A proposito del Prof. Mauro Biglino

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Gianni
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Gianni »

Salvatore, il discosro è molto complesso. Non possiamo ragionare in termini di fisica moderna. Occorre considerare la mentantalità ebraica, molto concreta e mai astratta, che troviamo nella Sctittura. Ciò che conta è il messaggio: Dio è il Creatore. L'ebreo non si poneva il problema del come. E la Bibbia non è un libro di scienze.
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Salvatore
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Salvatore »

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«Io cerco per sapere, non per avere un opinione». (Aurelio Agostino)
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Gianni
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Gianni »

Certamente no.
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Israel75
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Israel75 »

Intervengo solo perchè ho sentito la parola "materia".

Secondo la scienza moderna basta sulla quantistica la materia non esiste. Ogni oggetto che vediamo è un insieme di particelle che esistono e reagiscono solo quando osservate e percepite.

Il realismo oggettivo materialista (classico e newtoniano) è un concetto da considerarsi superato.La materia esiste per come la percepiamo come proiezione di un altra realtà a noi inaccessibile.
Porsi la domanda che potrebbe essere esistita una materia prima è un assurdo attualmente perchè essa a differenza di come la vediamo stà in "realtà" uno stato duale del tutto empirico tale per cui noi dobbiamo recepire e ragionare in termini di informazione, e non di "materia onni-presente."

In questo topic tratto un piccolo articolo derivato:
http://www.biblistica.eu/phpbb/viewtopi ... 9&start=20" onclick="window.open(this.href);return false;

Buon proseguo.
Ultima modifica di Israel75 il domenica 9 agosto 2015, 15:54, modificato 2 volte in totale.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
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Gianni
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Gianni »

Grazie, Bruno. Molto appropriato il tuo intervento!

Sull’argomento cito da una lezione della Facoltà Biblica:

Tra gli gnostici che non possono ignorare che l’universo stia lì a dimostrare un Creatore, ci sono coloro che assurdamente ipotizzano che l’universo sia lì da sempre. Eludono il problema, spostandolo nel remoto infinito. In ogni caso è dimostrabile che l’universo non esista da sempre. La prova sta nella radioattività. La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi tramite i quali dei nuclei atomici instabili (nuclidi) emettono particelle subatomiche per raggiungere uno stato di stabilità. È vero che il momento in cui un atomo instabile decadrà non è prevedibile, ma una cosa è certa: decadrà. Inoltre, il decadimento rispetta una precisa legge statistica. Questa legge può essere descritta tramite l’equazione differenziale.
Se l’universo fosse lì da sempre non avremmo più radioattività: il decadimento apparterebbe al passato remoto.
Anche la teoria del Big Bang sposta il problema. Ammesso e non concesso (ma molte religioni concedono) che tutto sia iniziato con il Big Bang, rimangono le domande: Cosa o chi lo avrebbe causato? E da dove è venuta la materia iniziale da cui si sarebbe sviluppato?
Oggi sappiamo che l’universo è finito. Secondo lo scienziato italiano Zichichi possiamo perfino sapere quanto pesa. Alla domanda su cosa mai ci sia oltre i confini dell’universo, la risposta data da Zichichi è: il nulla. Ma non si confonda il nulla con il vuoto (il vuoto è qualcosa e occupa spazio). Il nulla è qualcosa che non conosciamo.
A noi piace fare l’esempio del sogno. Quando si sogna - a parte i rari sogni coscienti - c’è un solo modo di sapere che si trattava di un sogno: svegliarsi. Nel sogno tutto appare assolutamente reale. Ma dove si trova lo spazio del sogno e quanto in esso contenuto? Dove sono gli oggetti e le persone che mentre sogniamo sono per noi del tutto reali? Inoltre, cosa mai c’è oltre lo spazio delimitato del sogno? Quello spazio onirico non è da alcuna parte. Ci appare reale, ma è solo nei nostri pensieri.
Questo esempio forse ci aiuta a comprendere l’universo e quanto in esso accade. È come se fossimo il sogno di Dio (o chissà - se ci è concessa una battuta - l’incubo).
È da sciocchi credere che Dio abbia un corpo, per quanto spirituale, e che occupi uno spazio. Rasenta la blasfemia. Dio non è in un universo materiale o spirituale, altrimenti quell’universo sarebbe il contenitore di Dio. Piuttosto, è l’universo che è in Dio. “In lui infatti noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (Atti 17:28, PdS; corsivo aggiunto). Non ha senso alcuno tradurre questo passo con “mediante lui” (TNM). Il testo originale greco non lascia dubbi: ἐν αὐτῷ (en autò), “in lui”.
Siamo, per così dire, il sogno di Dio. Ma la materia è reale? Se un mattone ci cade in testa non abbiamo dubbi. Ma qual è l’elemento più piccolo che costituisce quel mattone e noi stessi? Una volta si sarebbe detto l’atomo.
Nella teoria atomica di un tempo l'atomo era ritenuto indivisibile per definizione. Si scoprì poi che l’atono aveva una sua struttura interna: era cioè composto da particelle più semplici, che vennero inizialmente dette “particelle subatomiche”. Queste poi vennero chiamate “particelle elementari”. Dopo le scoperte iniziali di elettrone, protone e neutrone, il numero e la tipologia delle particelle elementari crebbero in modo continuo. Si rese necessario dedicare allo studio delle particelle una nuova branca della fisica: la fisica delle particelle. La fisica delle particelle è la branca della fisica che studia i costituenti fondamentali e le interazioni fondamentali della materia.
Alcune delle particelle che venivano considerate elementari si rivelarono a loro volta composte di particelle ancora più elementari.
Va notato che il termine particella non è del tutto adeguato: la meccanica quantistica ha eliminato la distinzione tra particelle e onde che aveva caratterizzato la fisica del 19° secolo. In senso stretto, il termine particella non è del tutto corretto. Gli oggetti studiati dalla fisica delle particelle obbediscono ai principi della meccanica quantistica. Come tali, mostrano una dualità onda-corpuscolo, in base alla quale manifestano comportamenti da particella sotto determinate condizioni sperimentali e comportamenti da onda in altri.
Nella fisica classica con “materia” genericamente si indica qualsiasi cosa che abbia massa e occupi spazio, escludendo l'energia dovuta al contributo del campo delle forze. Questa definizione non è più adatta per la moderna fisica atomica e subatomica, per la quale lo spazio occupato da un oggetto è prevalentemente vuoto, e l'energia è equivalente alla massa (E=mc²). Si può invece adottare la definizione che la materia è costituita da una certa classe delle più piccole e fondamentali entità fisicamente rilevabili.
In parole povere, andando sempre più nel sottile per scoprire da cosa è composta la materia, ad un certo punto non troviamo più entità con massa e che occupano spazio, ma onde di energia.

Tratto da
http://www.biblistica.org/wordpress/wp- ... di-Dio.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
chelaveritàtrionfi
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Gianni mi corregga.
Sull'ipotesi che la prima frase di genesi sotto intenda più divinità (Elohìm) ho fatto una semplice domanda tempo fa ad un amico ebreo.

Ma essendo che l'ebraico non ha vocali , non poteva essere che fosse Barù invece di Barà?

Risposta. No perchè sarebbe cambiata anche la struttura della frase:
Bereshit Elohìm barà : In principio Elohìm creò
Bereshit HaElohìm Barù : In principio Elohìm crearono



Inoltre la parola Dio, la utilizziamo oggi.
Un tempo in uso erano le parole : legislatore/giudice, governante , potente
Abramo
l termine El deriva dalla radice "ul"=forza, El=Potente.
Elohim deriva da "alàh"=giuramento, norma giuridica.
Questi termini, nella Bibbia sono usati in diversi contesti, anche in luoghi dove le traduzioni non traducono con "dio" o "dei". Elim sono i potenti della terra, i governanti. Anche gli Elohim lo sono, perché questi hanno il potere giuridico.

La parola Elohìm riferita all'altissimo sta ad indicare un Legislatore superiore, universale (es. Il GranLegislatore)?
Abramo

1) Abbiamo 2500 ricorrenze in cui il termine Elohim è riferito a D-o con verbi e aggettivi al singolare, frasi costruite tutte al singolare.

2) Tre ricorrenze riferite a D-o ma con valore di nome astratto tradotto in alcune traduzioni con "Divinità" in cui sono presenti solo un aggetivo al plurale (3 chayym, 1 kerovim. Altre due con verbo al plurale.

3) Due riferite a D-o in cui Egli si esprime al plurale.

4) Altre due o tre con aggettivi plurali superlativi indefiniti.


5) Abbiamo alcune ricorrenze di Elohim riferite singolarmente a dèi stranieri con valore singolare, le ha citate Jonah (Cochav Yam) qualche post addietro.

6) Abbiamo alcune ricorrenze riferite a singoli uomini ed altre riferite al sinedrio. Una di queste in plurale di astrazione con verbo al plurale e riferito al profeta Samuele.

7)63 ricorrenze riferite a dèi stranieri al plurale dell'espressione "elohim acherim"=altri dei/legislatori (alcune di queste sono plurali di astrazione col senso di divinità/legislazione/potere giuridico esecutivo)


8) Tulle le ricorrenze riferite a dèi stranieri (comprese le suddette 63) sono circa un centinaio (100). Qui il termine elohim spesso è il plurale numerico di eloahh.

Partendo già dal primo versetto di Genesi, qualunque ipotesi di pluralità sarebbe smentito. Ma se la questione è così semplice perchè alcuni fanno questi errori?

Riguardo a Deut. 32 c'era una discussione apposita qui . Adesso la cerco
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Salvatore
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

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Ultima modifica di Salvatore il venerdì 5 maggio 2017, 12:44, modificato 1 volta in totale.
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da Gianni »

Caro Naza, il verbo בָּרָא (barà), “creare”, è utilizzato unicamente per Dio, quindi al plurale non si trova. Suppongo che “crearono” si scriverebbe בראו (barù), con la vav finale. Ciò sulla base del verbo מָצָא (matzà), “trovare”, pure terminante in alef (“trovarono" si dice màtzu e si scrive מָצְאוּ). Ma su ciò vorrei il conforto di uno dei due nostri amici ebrei.
In ogni caso ci sono tanti altri verbi riferiti a Dio e sono tutti al singolare, salvo pochissime e rarissime eccezioni.
Coloro che fanno voli di fantasia sul plurale Elohìm dimenticano che il puro monoteismo fu una novità assoluta nel mondo antico. E dopo quattro millenni si vuole metterlo in dubbio?
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bgaluppi
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

Messaggio da bgaluppi »

Certo che Biglino ne fa di soldoni sfruttando la Parola di Dio...

http://maurobiglino.it/libri/" onclick="window.open(this.href);return false;

Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona. - Mt 6:24

Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci. Li riconoscerete dai loro frutti. - Mt 7:15-16
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Salvatore
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Re: A proposito del Prof. Mauro Biglino

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