Mie considerazioni
Inviato: martedì 17 febbraio 2015, 12:50
Salve a tutti!
Buongiorno ai "vecchi" e benvenuto ai "nuovi"......
Mi scusoper la mia prolungata assenza dal forum dovuta ad un percorso introspettivo di ricerca, che doveva necessariamente esiliarsi da qualsivoglia fonte di "approviginamento"......
Riporto una mia considerazione che voglio condividere anche con voi! E perché no! Magari anche qualche vostra considerazione sulla quale costruire un discorso costruttivo.
Buona lettura:
Quando le valutazioni vengono corrotte dal pregiudizio
Non ricordo quando, ho letto su Facebook una dichiarazione che affermava questo:
“L’Isis è il satan in azione”.
Affermiamo sin da subito e con forza che siamo solidali a questa dichiarazione, perché siamo contrari a qualsivoglia forma di “orrore/terrore” causato per fini e cause proprie …..
Eppure , volendo essere un attimo critici (forse anche di più). Vogliamo soffermare la nostra attenzione alla dichiarazione fatta.
Questi essendo di matrice messianico/Giudaica ha “ovviamente” una certa mal disposizione verso L’Islam, i suoi rappresentanti e soprattutto verso quelle frange estremiste come “L’Isis”.
Del resto come poterle dare torto? Gli orrori perpetrati da questi individui, mossi da una “ideologia” che li incita ad annettere con ogni mezzo i popoli al loro “dio”, è qualcosa che sdegna profondamente ogni individuo “libero” nel pensiero che è mosso inversamente da loro, da un sentimento di reciproco rispetto in virtù della piena coscienza che si è profondamente diversi tra individui e quindi diversi nel modo di recepire ed esprimere.
Ora. Il punto della critica è questo:
Se si volesse ammettere giustamente che: “LIsis è il satan in azione”, in virtù delle azioni violente e orrorifiche manifestate da questo movimento. Come dovremmo “giudicare” le stesse azioni commesse dai vari Giosuè, Mosè & co?
Si vuole esser più precisi al fine di non voler apparire dozzinali e male informati:
• L’Isis lotta affermando che il suo “dio” ha comandato di annettere alla loro ideologia qualsiasi popolo e territorio, anche con la forza bruta!
• Mosè, Giosuè & co. Hanno sterminato popolazioni affermando che il loro “dio” gli aveva promesso in dono quei territori e per prenderne possesso non hanno risparmiato nessun essere vivente di razza, forma, sesso ed età …
Volendo cambiare i soggetti, dai passati a quelli futuri, il prodotto non cambia! Entrambi in virtù della loro comune ideologia hanno prodotto orrore, morte e distruzione.
Quindi, la domanda “naturale” , è la seguente:
Come si può giudicare “satan” L’Isis e contemporaneamente giustificare gli stessi orrori perpetrati da parte di uomini che appartengono al proprio credo religioso?
Il Messia Yeshùa, non disse forse che dai frutti (ovvero le azioni/opere) si riconosceranno le persone (alberi)?
Quindi? Se si dovesse giudicare “satan” L’Isis per via delle sue azioni/opere (frutti), per logica dovremmo giudicare “satan”, cioè contrario all’Essere (Dio), qualsiasi opera/azione fotocopia dell’Isis!
L’unica motivazione che non riesce a far giudicare in maniera imparziale le “opere” (i frutti) generati dalle ideologie che si ammantano di un “dio” al fine di giustificare tali orrori, è il nostro pregiudizio ….. Per essere “obbiettivi”, bisogna abbandonare ogni forma d’esso (pregiudizio). Solo così riusciremmo a valutare e pesare bene le azioni di tutti quanti! Solo così, forse si riuscirebbe a liberare dalle pesanti ideologie che gravano nei pensieri, evitando di “giustificarle” ….
Ogni orrore, è lo specchio del proprio orrore! Quando si giudica contro,si sta giudicando se stessi. Questo è quanto di meglio possa esserci per l’uomo al fine di, forse un giorno non commettere più gli stessi orrori …..
Quando si emette un giudizio, questi DEVE essere imparziale … Pronti a schierarsi con chi “pratica” il buon senso della compassione verso chiunque; senza distinzione di religione, sesso, razza, lingua, istruzione. La differenza che contraddistingue chi crede nell’Essere sotto quale forma gli è più congeniale sta proprio nella espressione della “compassione” verso chiunque mostri la stessa! Ma rimane fermo e condanna sia L’orrore avversario che quello di parte.
Buona vita.
Buongiorno ai "vecchi" e benvenuto ai "nuovi"......
Mi scusoper la mia prolungata assenza dal forum dovuta ad un percorso introspettivo di ricerca, che doveva necessariamente esiliarsi da qualsivoglia fonte di "approviginamento"......
Riporto una mia considerazione che voglio condividere anche con voi! E perché no! Magari anche qualche vostra considerazione sulla quale costruire un discorso costruttivo.
Buona lettura:
Quando le valutazioni vengono corrotte dal pregiudizio
Non ricordo quando, ho letto su Facebook una dichiarazione che affermava questo:
“L’Isis è il satan in azione”.
Affermiamo sin da subito e con forza che siamo solidali a questa dichiarazione, perché siamo contrari a qualsivoglia forma di “orrore/terrore” causato per fini e cause proprie …..
Eppure , volendo essere un attimo critici (forse anche di più). Vogliamo soffermare la nostra attenzione alla dichiarazione fatta.
Questi essendo di matrice messianico/Giudaica ha “ovviamente” una certa mal disposizione verso L’Islam, i suoi rappresentanti e soprattutto verso quelle frange estremiste come “L’Isis”.
Del resto come poterle dare torto? Gli orrori perpetrati da questi individui, mossi da una “ideologia” che li incita ad annettere con ogni mezzo i popoli al loro “dio”, è qualcosa che sdegna profondamente ogni individuo “libero” nel pensiero che è mosso inversamente da loro, da un sentimento di reciproco rispetto in virtù della piena coscienza che si è profondamente diversi tra individui e quindi diversi nel modo di recepire ed esprimere.
Ora. Il punto della critica è questo:
Se si volesse ammettere giustamente che: “LIsis è il satan in azione”, in virtù delle azioni violente e orrorifiche manifestate da questo movimento. Come dovremmo “giudicare” le stesse azioni commesse dai vari Giosuè, Mosè & co?
Si vuole esser più precisi al fine di non voler apparire dozzinali e male informati:
• L’Isis lotta affermando che il suo “dio” ha comandato di annettere alla loro ideologia qualsiasi popolo e territorio, anche con la forza bruta!
• Mosè, Giosuè & co. Hanno sterminato popolazioni affermando che il loro “dio” gli aveva promesso in dono quei territori e per prenderne possesso non hanno risparmiato nessun essere vivente di razza, forma, sesso ed età …
Volendo cambiare i soggetti, dai passati a quelli futuri, il prodotto non cambia! Entrambi in virtù della loro comune ideologia hanno prodotto orrore, morte e distruzione.
Quindi, la domanda “naturale” , è la seguente:
Come si può giudicare “satan” L’Isis e contemporaneamente giustificare gli stessi orrori perpetrati da parte di uomini che appartengono al proprio credo religioso?
Il Messia Yeshùa, non disse forse che dai frutti (ovvero le azioni/opere) si riconosceranno le persone (alberi)?
Quindi? Se si dovesse giudicare “satan” L’Isis per via delle sue azioni/opere (frutti), per logica dovremmo giudicare “satan”, cioè contrario all’Essere (Dio), qualsiasi opera/azione fotocopia dell’Isis!
L’unica motivazione che non riesce a far giudicare in maniera imparziale le “opere” (i frutti) generati dalle ideologie che si ammantano di un “dio” al fine di giustificare tali orrori, è il nostro pregiudizio ….. Per essere “obbiettivi”, bisogna abbandonare ogni forma d’esso (pregiudizio). Solo così riusciremmo a valutare e pesare bene le azioni di tutti quanti! Solo così, forse si riuscirebbe a liberare dalle pesanti ideologie che gravano nei pensieri, evitando di “giustificarle” ….
Ogni orrore, è lo specchio del proprio orrore! Quando si giudica contro,si sta giudicando se stessi. Questo è quanto di meglio possa esserci per l’uomo al fine di, forse un giorno non commettere più gli stessi orrori …..
Quando si emette un giudizio, questi DEVE essere imparziale … Pronti a schierarsi con chi “pratica” il buon senso della compassione verso chiunque; senza distinzione di religione, sesso, razza, lingua, istruzione. La differenza che contraddistingue chi crede nell’Essere sotto quale forma gli è più congeniale sta proprio nella espressione della “compassione” verso chiunque mostri la stessa! Ma rimane fermo e condanna sia L’orrore avversario che quello di parte.
Buona vita.