...TEMPO DELLA FINE...

France
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Re: ...TEMPO DELLA FINE...

Messaggio da France »

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Ultima modifica di France il giovedì 17 settembre 2015, 16:17, modificato 1 volta in totale.
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Enigma
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Re: ...TEMPO DELLA FINE...

Messaggio da Enigma »

Caro Harlock, tutte le Scritture che hai riportato, lette per come dici, non fanno altro che riportare il classico insegnamento di alcune denominazioni evangeliche che dichiarano, una volta salvati, si è salvati per sempre. Stando così, allora possiamo buttare la Bibbia e tenerci solo il passo biblico di Atti 16:31: “Credi nel Signor Gesù e sarai salvato”. :d
Quando Paolo parlava di una salvezza al presenta tipo come Ef 2:8 “è per grazia che siamo stati salvati”. Va inteso come speranza per il futuro e non una garanzia assoluta al presente, altrimento dobbiamo concludere che Paolo non era molto stabile quando scriveva le sue lettere, visto che, mentre agli efesini dice che sono già salvati, ai filippesi dice che la salvezza si ottine perseverando: “Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore” Flp 2:12.
Se la salvezza era già in loro possesso, per come aveva detto agli efesini, perché ai filippesi dice che devo impegnarsi al compimento salvezza? Se la salvezza è già mia, io non devo compiere un bel niente. E invece non è così, perché la salvezza che troviamo spesso al presente nelle Scritture, è un riferimento al futuro. Quando leggiamo versi biblici di una salvezza al presente, basta memorizzarci il passo di Romani 8:24,25 per capire che la salvezze al presente è solo in speranza. Il passo dice: “Siamo stati salvati in speranza. Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora? Ma se speriamo ciò che non vediamo, l'aspettiamo con pazienza”.
Il credente è già salvato ora, ma solo in speranza. Altro che salvezza al presente o una volta salvati, salvati per sempre. Il credere in Yeshùa, non è un semplice credere che lui è morto per me, e per questo mi ha salvato. Anche i demoni credono (Giacomo 2:19) e lo credono più di me visto che sono stati testimoni oculari del sacrificio di Yeshùa.

Il credere in Yeshùa è un continuo esercitare la propria fede accompagnata dalle opere (Giacomo 2:17). Tanto è vero che anche nella Scrittura di Giovanni 5:24, da te riportata, viene detto che oltre al credere bisogna anche ascoltare: “Chi ascolta la mia parola e crede …. ha vita eterna” . Sappiamo benissimo che nel concetto biblico ascoltare, non vuol dire un semplice sentire con l’udito, ma ubbidire alla parola. E solo dopo aver perseverato a fare questo si ha la vita eterna cioè, la salvezza. “Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato” (Matteo 24:13), o come dice anche Paolo: “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno” (2Timoteo 4:7,8). Smendendo ancora una volta una salvezza già ottenuta al presente.

Ulteriore prova che nel concetto biblico quando si parla al presente, è sempre un riferimento al futuro, basta prendere Scritture come queste: “(Yeshùa disse) Chiunque vive e crede in me, non morirà mai” (Giovanni 11:26). Prova ad aprire le tombe dei credenti :d e vedi se questa Scrittura debba intendersi anche al presente. :-)
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Harlock
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Re: ...TEMPO DELLA FINE...

Messaggio da Harlock »

Stando così, allora possiamo buttare la Bibbia e tenerci solo il passo biblico di Atti 16:31: “Credi nel Signor Gesù e sarai salvato”. :d
Tu l'hai detto ! :D

Scherzi a parte, cio' che hai esternato non è in contrasto con quanto ho riportato. Non è scritto chi crede per un "periodo" ma "chi crede" e stop, quindi a tempo indefinito tenendo sempre presente che un dono che ci è stato regalato si può pure perdere. Credere non a parole ovviamente.
Prova ad aprire le tombe dei credenti :d e vedi se questa Scrittura debba intendersi anche al presente. :-)
"... tutti saremo trasformati, in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba...".


Un morto entra nella dimensione del non tempo e della non esistenza e quando passera' alla nuova vita nn ha conoscenza del tempo intercorso che per lui e' istantaneo, quindi quella scrittura puo' essere tranquillamente intesa a mio avviso anche al presente e non si riferiva di certo al decadimento fisico.

Inoltre in greco antico esisteva già la cogniugazione dei verbi nei vari tempi, quindi se l'autore voleva specificare una forma futura, poteva farlo tranquillamente senza usare il presente intendendo un compimento prossimo.

http://www.tradurreantico.it/cms/index. ... greco.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Ovviamente credere nn solo a parole si trasferisce automaticamente pure alle opere (e non è per nulla facile) ma nn sono quest'ultime la descriminante, ovviamente a mio sentire.
Ultima modifica di Harlock il mercoledì 19 novembre 2014, 21:33, modificato 5 volte in totale.
DAN
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Re: ...TEMPO DELLA FINE...

Messaggio da DAN »

Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre - Matteo 24:36

La smania dell'uomo di voler comprendere tutto e subito, anche nelle cose di Dio, è troppo grande affinché egli perda il vizio.
La Bibbia è UTILE per insegnare, correggere e riprendere, ma non vuol dire che in essa ci sia tutto, o che possiamo capire tutto. Dio ci ha fatto capire nella misura in cui Lui voleva farci capire, né più né meno. Quello che non capiamo evidentemente non ci serve o Lui non vuole rivelarcelo.

Paolo stesso diceva(1 Corinzi 13:12): Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente .

Un giorno si conoscerà pienamente. E' inutile in questa vita cercare di forzare per dare una spiegazione a tutto, che poi risulterebbe erronea.

Giovanni Z. ha scritto:Fede e opere nella giusta misura. Non esiste discepolo che possa essere o tutto fede o tutto opere.
La giusta misura è capire che non più per opere siamo salvati, ma per Grazia. La Grazia di Cristo è la prima cosa da ricevere e da capire nella vita di un credente. Tutto il resto, legge compresa, è un'adempimento consequenziale della Grazia di Cristo e della Sua rinascita in noi.

Se capisco che sono salvato per Grazia e non per meriti, ed accetto Cristo come personale salvatore, tutto quello che farò lo farò automaticamente in modo giusto, perché lo Spirito Santo mi guiderà verso le buone opere.

Harlock ha scritto:
Stando così, allora possiamo buttare la Bibbia e tenerci solo il passo biblico di Atti 16:31: “Credi nel Signor Gesù e sarai salvato”. :d
Tutta la Bibbia è UTILE per riprendere, correggere... ma la salvezza sta nell'accettare Cristo come Figlio di Dio e salvatore. Tutto è importante, ma il primissimo passo da fare è certamente accettare Cristo.

Il ladrone in croce non aveva conoscenza biblica, forse non sapeva nemmeno molto delle Scritture. Eppure gli è bastato credere nel Figlio di Dio per essere salvato. Nessuna conoscenza estrema delle scritture.

Non dico che la Bibbia sia importante solo in quel punto, ma il primo passo che ogni credente deve fare è accettare Gesù. Tutto il resto viene in conseguenza di un rapporto personale con Lui. Se sei rinato in Cristo rispetterai automaticamente la Legge, avrai frutti buoni e lo Spirito Santo ti parlerà anche nella lettura delle Scritture.
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