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psychiatricred
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Ciao Gianni, spero che questa semplice domanda non turbi il sereno distacco da questioni che ho sollevato e che non mi paiono infondate. Volevo solo sapere quando e dove, siccome ne parli diffusamente nel tuo studio sul 607 a.C. dei TdG, è riportata la notizia che Newton abbia ritrattato quanto affermato circa la lista dei sovrani babilonesi. Quando e dove avrebbe detto che tale lista non è il suo forte? Perchè, sai, un conto è fare come i TdG che lo tirano, Newton, per la giacca con il fine di avvalorare il loro assurdo, biblicamente parlando, 607 a.C.; un conto è prenderlo sul serio, come merita.
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Gianni
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Re: XGianni

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Tutte le citazioni le trovi nel mio stesso studio:
http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=1224" onclick="window.open(this.href);return false;
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psychiatricred
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Re: XGianni

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Gianni, lì ti limiti a scrivere solo che "in seguito" Newton ammise che "la lista dei sovrani babilonesi non è il mio forte". Ha ammesso ciò nella stessa rivista? Ha fatto una dichiarazione pubblica o altro? E' un punto che mi sta molto a cuore, perchè a mio parere quell'uomo aveva ragione da vendere.
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Gianni
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Re: XGianni

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Prova qui:
http://www.607v587.com/webpage%2010.htm" onclick="window.open(this.href);return false;

Comunque, la citazione che cerchi è qui: http://mikertower.com/2012/06/doug-maso ... ion-c.html" onclick="window.open(this.href);return false;
In questo sito trovi la copia fotostatica della lettera di R. R. Newton indirizzata al sig. Mason in cui testualmente afferma: “La cronologia babilonese non è il mio campo”.
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Re: XGianni

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Beh, a prima vista sembra proprio che Newton abbia ammesso l'errore, ma c'è un'altro punto del tuo studio che mi ha interessato: è quando tu scrivi, a proposito del professore dell'Indiana e di Harward che hanno impugnato lo studio di Newton, che sono "due ricerche distinte", come a sottolineare che se due ricerche distinte che convergono a un unico risultato sono affidabili.
Bene, pur non ritenendomi uno studioso, è il caso mio e di Newton: due ricerche distinte nel tempo, negli scopi e negli ambiti giungono allo stesso risultato: la cronologia neo babilonese non è quella conosciuta. Newton ci è giunto con l'astronomia, io con la Bibbia per questo affermo che quell'uomo, seppur da ultimo a quanto pare confuso, aveva ragione da vendere, non tanto sulla durata dei regni neo-babilonesi (un argomento che non ho mai affrontato), quanto sulla loro datazione dipendente dal 37° anno di regno di Nabucodonosor (Vat 4956). Credo che i miei sforzi abbiano aperta una prospettiva interessante: adesso non è più solo possibile dubitare di quella datazione, ma è anche possibile offrire un'alternativa precisa che non nasce da chissà quali fonti, ma dalla Bibbia, falsata è vero, ma ancora capace di fare luce. Ciao e grazie, ogni tuo intervento lo accoglierò volentieri
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Gianni
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Re: XGianni

Messaggio da Gianni »

Grazie a te per la tua onestà intellettuale, Psychiatricred. C’è comunque un punto su cui credo occorrerebbe riflettere: da dove e come salta fuori l’anno 607 a. E. V.?
Ad essere obiettivi, non c’è dietro una bella storia.
Il metodo davvero corretto per fissare una data biblica deve attuarsi in due/tre tappe. Prima si ricostruisce una cronologia biblica da cui trarre la data in questione, poi la si verifica con i dati storici e astronomici.
Questi passaggi non sono stati rispettati dalla Watchtower. Dapprima, il fondatore degli Studenti Biblici, C. T. Russell, stilò una sua cronologia biblica (in cui sono presenti degli errori). Poi, mischiando passi biblici che nulla hanno a che fare tra loro, fu dedotta una “regola” che portò a un lasso di tempo di 2.520 anni. Tale periodo fu fatto terminare nel 1914 della nostra èra con una interpretazione all’americana secondo cui in quell’anno doveva esserci la fine. Poi, risalendo indietro di 2.520, si arrivò al 607 a. E. V., come presunta data della distruzione di Gerusalemme e come presunto punto di partenza dei presunti 2.520 anni. A quel punto occorreva confrontarsi con la storia e con i dati astronomici che smentivano il 607 a. E. V..
Normalmente, quando si fa un’ipotesi che poi non regge alle evidenze certe, l’ipotesi si abbandona. Il corpo dirigente della Watchtower che guidò il gruppo deviato noto come Testimoni di Geova, che aveva deviato dagli Studenti Biblici (tuttora attivi), invece di riconoscere l’errore dichiarò sbagliata l’affermazione storica ( :-O ). Per difendere il loro calcolo sbagliato basato su premesse bibliche sbagliate, negò i fatti storici e astronomici; e continua a farlo.
Questo atteggiamento è totalmente sbagliato su tre livelli: biblico (la Watchtower non ha tra le sue fila alcun biblista), storico e astronomico. In più, ci sono stati tentativi da parte della società americana di imbrogliare le carte (come nel caso del Newton). I pochi Testimoni che si sono presi la briga di andare a fondo per cercare la verità, sono stati espulsi in malo modo. Tra questi alcuni hanno pubblicato dei libri documentatissimi che mostrano tutti gli errori e le manipolazioni dei dirigenti della società con sede a Brooklyn (libri che ai Testimoni è vietato leggere).
Se poi si va alla prova dei fatti, la storia che c’è dietro è altrettanto triste. Nel 1914 non giunse la fine (le precedenti date si erano mostrate tutte errate ed erano state spostate in avanti, fino al 1914). Di fronte a questo ennesimo plateale errore, si corse ai ripari dicendo che la fine del 1914 era non la fine ma l’inizio della fine e che la venuta di Yeshùa c’era stata, solo che era stata invisibile (!). Si improvvisarono perfino grecisti dando un senso tutto loro alla parola greca parusìa. In tal modo sono riusciti ad ingannare generazioni di Testimoni, per non parlare del disastro che hanno combinato con la loro ennesima falsa previsione per il 1975. Il tempo intanto passava e dovevano fare i conti con la durata dell’ultima generazione che sembrava proprio non essere l’ultima. Se le sono inventate tutte (e continuano a farlo) per allungare ulteriormente la generazione. Quest’anno scadono 100 anni dal 1914. E loro, imperterriti, anziché riconoscere l’errore e scusarsi con i loro adepti, continuano a farneticare facendo le solite applicazioni all’americana di versetti biblici. Io la chiamo presunzione e arroganza, oltre che ignoranza biblica.
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psychiatricred
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Re: XGianni

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Con me sfondi una porta aperta, perchè non ho mai ben capito come ragionino. Da una parte assumono sbagliata la lista dei sovrani babilonesi, dall'altra la utilizzano, perchè essi sostengono l'affidabilità storica e biblica del 538 a.C. e da lì contano per il loro 607 a.C., almeno così mi pareva di aver capito (la tua spiegazione mi sembra un po' diversa e sicuramente è più affidabile).
Se però sostieni l'inattendibilità di quella lista, come puoi dare per storicamente certo il 538 a.C.? Tra l'altro la Bibbia non lo conosce, la Bibbia calcola l'editto nel 447 a.C. perchè colloca l'esilio nel 517 a.C. (calcolo Daniele). Spero che anche tu non mi obbietti che quella data non è storica, perchè lo so da me: è biblica.
Del resto che l'impianto cronologico biblico sia sostenibile lo prova anche il fatto che io ho seguito quel metodo di ricerca che tu stesso hai riassunto: prima si crea un percorso cronologico; poi lo si verifica ala luce dei dati storici e astronomici. Quello io ho fatto e non reputo un caso che, collocando ad esempio la dedicazione del secondo tempio nel 418 a.C., io incroci alla perfezione il dato storico che vede tale anno come "sesto di Dario" (secondo) come vuole Esdra, che non specifica di quale Dario si tratti.
La WT ha invece creato la più classica delle macedonie: un po' storico e un po' biblico partorendo quel 607 a.C. che se uno va a ben guardare non ha ragion d'essere nè in un verso, nè nell'altro. Almeno io ho seguito un percorso cronologico biblico in purezza, che talvolta -è vero- crea voragini rispetto a quello storico, ma altre volte -e non può essere un caso- lo incrocia alla perfezione, come quel 418 a.C., senza contare che è la stessa scienza (Newton) che ha messo in discussione i cardini cronologici del periodo storico di cui stiamo parlando. Ciao
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Re: XGianni

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Come arrivi all’anno 418 a. E. V.? Dai miei calcoli “il terzo giorno del mese di Adar, il sesto anno del regno di Dario” (Esd 6:15) corrisponde al 5/6 marzo del 515 a. E. V..
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Re: XGianni

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Stasera sarò più particolareggiato, ma per ora rifletti su questo punto: Giovanni al cap. 2 scrive che ci sono voluti 46 anni per il naos, cioè per S. Sanctorum. Poco prima aveva descritta la cacciata dei mercanti dal hieros, cioè dall'area del tempio e dunque conosceva benissimo la differenza dei due termini: l'uno è il tempio in senso stretto; l'altro l'area del tempio.
Si crea un problema: Flavio ci dice che occorsero 18 mesi per il naos, mentre Giovanni 46 anni. Come è possibile far coincidere le due fonti? Gli storici dicono che Giovanni alludesse all'area del tempio, ma abbiamo visto che l'apostolo usa naos e non hieros e dunque la spiegazione non tiene.
Allora rimane aperto il problema: possibile che, viste le dimensioni del tempio, siano occorsi 46 anni? L'unica soluzione è considerare l'editto di A. Serse che blocca i lavori al tempio di cui ci parla Esdra. Questo editto fa scivolare la cronologia del secondo tempio ad Artaserse, per cui non rimane che calcolare il suo primo anno di regno secondo il range suggerito dagli storici, cioè 465-475 a.C. Io dato, sempre e comunque, 471 a.C. (anche per il XX° di questo re considero il 471 a.C., cioè per il calcolo della ricostruzione delle mura e tutto fila molto meglio della datazione attuale che è costretta ad assumere 52 giorni letterali) per cui il VII° di Artserse, anno in cui rientrano cantori e leviti per il tempio (Esdra 7,7-10) fu il 464, a cui tolgo i 46 anni di Giovanni e ottengo 418 a.C., sesto di Dario secondo anche per gli storici. A me pare che il contesto dei calcoli e del ragionamento siano solidi: c'è quel naos che guida tutta la ricostruzione: Giovanni non ha usato la parola a casaccio.
Fai pure le domande che credi: questo è un abbozzo.
noiman
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Re: XGianni

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http://www.messiev.altervista.org/cronoester.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Può essere interessante.
Shalom
Noiman
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