Racconti della creazione e del peccato: storia o mito?
Inviato: mercoledì 8 ottobre 2014, 11:40
Caro Gianni, ci motivi validi per credere che i racconti della creazione e del peccato di Adamo ed Eva sono da considerare dei racconti storici?
Da quello che scrivono alcuni studiosi sembrebbe che tali racconti non sono da considerare come dei fatti storici. Ecco quello che scrive un'ordinario di teologia biblica:
" La Bibbia prende spesso la forma del racconto. Ma ogni racconto è storico nel senso che è la cronaca di un avvenimento. Solo i fondamentalisti più accaniti considerano storici i racconti della creazione del peccato di Adamo ed Eva. Non lo sono più dei miti mesopotamici, dai quali alcuni loro elementi sono desunti, quando Israele si è trovato in contatto con popoli tra cui erano ben conosciuti. Ciò non significa che tali testi siano privi di valore, e anche di valore storico: essi sono la testimonianza del modo in cui gli israeliti, in una certa epoca (dopo l'esilio di Babilonia), si sono rappresentati ciò che comunque era e rimane non rappresentabile, cioè l'origine del mondo e dell'uomo, come pure del male e della morte. Considerare questi racconti come storia nel senso in cui oggi noi la intendiamo, senza saper riconoscere il loro genere letterario, equivale semplicemente non saperli leggere. Attraverso il linguaggio abituale delle rappresentazioni mitiche, utilizzato dagli autori biblici, quello che il lettore moderno ha imparate a percepire è il contenuto, la teologia che esse esprimono: l'affermazione dell'esistenza del Dio unico, creatore di un mondo essenzialmente buono, ma anche il dramma di un'umanità segnata dalla violenza dalla morte, perché si abbandona alla gelosia che è l'origine di tutto il male che ognuno può vedere oggi all'opera nel mondo. Questi racconti sono veri non nel loro modo, per così dire, esteriore di raccontare, ma nel loro modo di dire la verità di Dio e dell'uomo. Credere che siano veri letteralmente equivale a non capire quello che intendono esprimere. Sarebbe come se io pensassi che chi mi dice di aver dovuto ingoiare un rospo abbia fisicamente inghiottito questa specie di anfibio".- Prof.Roland Meynet.
Chi crede nella storicità di questi racconti è o non è fondamentalista?
Da quello che scrivono alcuni studiosi sembrebbe che tali racconti non sono da considerare come dei fatti storici. Ecco quello che scrive un'ordinario di teologia biblica:
" La Bibbia prende spesso la forma del racconto. Ma ogni racconto è storico nel senso che è la cronaca di un avvenimento. Solo i fondamentalisti più accaniti considerano storici i racconti della creazione del peccato di Adamo ed Eva. Non lo sono più dei miti mesopotamici, dai quali alcuni loro elementi sono desunti, quando Israele si è trovato in contatto con popoli tra cui erano ben conosciuti. Ciò non significa che tali testi siano privi di valore, e anche di valore storico: essi sono la testimonianza del modo in cui gli israeliti, in una certa epoca (dopo l'esilio di Babilonia), si sono rappresentati ciò che comunque era e rimane non rappresentabile, cioè l'origine del mondo e dell'uomo, come pure del male e della morte. Considerare questi racconti come storia nel senso in cui oggi noi la intendiamo, senza saper riconoscere il loro genere letterario, equivale semplicemente non saperli leggere. Attraverso il linguaggio abituale delle rappresentazioni mitiche, utilizzato dagli autori biblici, quello che il lettore moderno ha imparate a percepire è il contenuto, la teologia che esse esprimono: l'affermazione dell'esistenza del Dio unico, creatore di un mondo essenzialmente buono, ma anche il dramma di un'umanità segnata dalla violenza dalla morte, perché si abbandona alla gelosia che è l'origine di tutto il male che ognuno può vedere oggi all'opera nel mondo. Questi racconti sono veri non nel loro modo, per così dire, esteriore di raccontare, ma nel loro modo di dire la verità di Dio e dell'uomo. Credere che siano veri letteralmente equivale a non capire quello che intendono esprimere. Sarebbe come se io pensassi che chi mi dice di aver dovuto ingoiare un rospo abbia fisicamente inghiottito questa specie di anfibio".- Prof.Roland Meynet.
Chi crede nella storicità di questi racconti è o non è fondamentalista?